Alpine fanalino di coda anche in Ungheria, ma sullo sfondo qualcosa si muove

Ago 9, 2025

Jacopo Moretti

Ancora impegnata all’Hungaroring per la due giorni di test Pirelli, il GP d’Ungheria è stato avaro di soddisfazioni per l’Alpine. Fanalino di coda della classifica finale (con la sola Haas di Bearman alle spalle grazie al ritiro dell’inglese), Franco Colapinto e Pierre Gasly lasciano il tracciato magiaro con la consapevolezza di “essere semplicemente troppo lenti”, come spiega laconicamente il francese dopo la corsa. Il problema sembra essere la A525, monoposto ormai incapace di tenere il passo delle rivali di centro-gruppo negli sviluppi al punto da convincere proprio Gasly (e la squadra) di “volersi concentrare esclusivamente sul 2026”.

GASLY: “IN UNGHERIA SONO EMERSI I NOSTRI PUNTI DEBOLI”

Che il francese sia ormai innervosito dai recenti risultati è evidente. Domenica, durante la corsa, è stato decisamente più duro del solito nella battaglia con Carlos Sainz Jr., al punto da rifilare una vera e propria sportellata alla Williams dello spagnolo. “Una battaglia normale – ha poi cercato di spiegare Gasly – semplicemente non volevo cedere la mia posizione così facilmente e ci siamo toccati”. Proseguendo l’analisi della corsa, il dieci ha poi spiegato di “non poter essere soddisfatto da un risultato simile. Una gara senza condizioni particolari come quella di oggi ha messo in evidenza i nostri punti deboli”. Insomma, poco da salvare. “Le battaglie, quelle sì – spiega Pierre – io sono qui per correre, non certo per arrendermi e devo dire che mi sono divertito. Ora con la squadra è giusto prendersi qualche settimana di pausa dopo il duro lavoro. Puntiamo a tornare in forma”.

FOTO da: @AlpineF1Team – X

ALPINE, LO SVILUPPO DELLA MONOPOSTO 2026 È GIÀ A PIENO REGIME

L’obiettivo, si sa, è ormai la prossima stagione, con la scuderia di Enstone che ha già interrotto i piani di sviluppo della A525 per dedicarsi alla monoposto 2026. “Voglio concentrarmi sul 2026 – ammette Gasly – l’intenzione è quella di lavorare bene con il team per preparare al meglio la prossima stagione. Per farlo voglio concentrarmi sulla mia guida, ogni sessione, volta per volta. Guardando in generale, l’obiettivo deve necessariamente essere quello di trovarci in una posizione ben migliore rispetto a quella di questa stagione il prossimo anno”. Insomma, di questo 2025 pare che ci sia ben poco da salvare, come del resto evidente da una classifica costruttori dove il team francese è triste fanalino di coda con soli 20 punti raccolti in 14 appuntamenti iridati.

COLAPINTO FRENATO AI PIT STOP: “ABBIAMO SBAGLIATO ENTRAMBE LE SOSTE”

Non è andata meglio a Franco Colapinto, finalmente davanti al compagno di squadra in qualifica – così come in gara – ma comunque lontano dalla zona punti. “Oggi non è stata una giornata semplice – spiega l’argentino – è stato un GP complicato per la squadra. Devo ammettere che comunque a tratti il ritmo è stato buono e sto ritrovando fiducia nella macchina”. A rallentare Colapinto ci ha però pensato la stessa squadra, con ben due soste lente che hanno deluso il 22enne di Pilar: “quelle perdite di tempo in pitlane ci sono costate molto. Abbiamo riscontrato problemi in entrambe le soste, il che è strano visto che ultimamente siamo andati molto bene con i gambi gomme. Ora non ci resta che riposare e arrivare a Zandvoort pronti per ripartire al meglio”.

Ancor più critico rispetto ai propri piloti Flavio Briatore, che dopo il GP d’Ungheria ha parlato di un “risultato finale deludente e un fine settimana in grado di esporre le debolezza della vettura”. Secondo il manager di Verzuolo, la stagione della scuderia francese “sinora è stata piuttosto difficile, ma comunque non possiamo che provare a ribaltare i verdetti nel resto del campionato”. Obiettivo complicato, specie considerando che “la nostra attenzione è già rivolta al 2026. Intendiamo sfruttare le opportunità offerte dai nuovi regolamenti e ad Enstone stiamo facendo buoni progressi sul progetto per il prossimo anno. Mi aspetto che tutti tornino dalla pausa estiva con grande determinazione”.

RENAULT, CAMBIO AL VERTICE, ECCO PROVOST: “F1 È PARTE INTEGRANTE DI ALPINE E LE COSE NON CAMBIERANNO”

Nel frattempo, ai vertici societari di Renault Francois Provost ha preso il posto di Luca De Meo nel ruolo di amministratore delegato del gruppo che detiene il 76% di Alpine.  Proprio l’uscente manager italiano era stato tra i principali fautori dell’arrivo di Briatore in squadra, come della scelta di abbandonare la produzione “in proprio” di motori per affidarsi a Mercedes a partire dal prossimo anno. Con diverse voci sullo sfondo – tra cui quella che vedrebbe un interesse dell’ex Red Bull Christian Horner ad acquisire una partecipazione, nonché un ruolo, nel team – Provost ha ribadito l’impegno in F1 di Alpine durante la presentazione dei risultati finanziari. “La Formula Uno è parte integrante della strategia pensata per il marchio Alpine. Non ho certo intenzione di cambiare questa cosa. Ora intendiamo fare buoni passi avanti, specie in ottica 2026 quando ci sarà il cambio regolamentare”.

Autore

RIPRODUZIONE VIETATA. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge