Lamborghini sospende il programma LMDh: i motivi del fallimento della SC63

Ago 8, 2025

Matteo Pittaccio

Il programma Lamborghini LMDh arriva al capolinea: la casa di Sant’Agata ha deciso di riportare ai box per il momento la SC63, concentrando tutte le risorse sulla Temerario GT3, il cui esordio è previsto nel 2026. Il comunicato ufficiale fa riferimento ad una pausa una volta completata la Petit Le Mans, ultimo round dell’IMSA, ma allo stato attuale delle cose risulta molto difficile immaginare una futuro concreto per il prototipo sviluppato sulla base del telaio Ligier. I problemi strutturali e gestionali hanno condizionato sia la fase di gestazione sia l’impegno in pista, criticità accentuate dalla brutta fine della collaborazione con Iron Lynx e dal successivo ridimensionamento del progetto, attivo solamente nelle gare endurance dell’IMSA con il supporto di Riley Motorsports.

Lamborghini SC63 Lmdh

Fonte: Lamborghini Media

LAMBORGHINI CONGELA IL PROGRAMMA SC63: LA VIDEO-ANALISI

Nel nuovo video pubblicato sul canale YouTube approfondiamo quindi le motivazioni che hanno portato ad una vera e propria débâcle, dopo la quale Lamborghini Squadra Corse ha deciso di ripartire focalizzandosi sull’ambiziosa Temerario, il cui compito sarà dare seguito all’onorata carriera agonistica della Huracàn GT3. Un vero peccato, però, mettere da parte la SC63, specialmente considerando la notevole crescita di una categoria, Hypercar o GTP, grazie alla quale l’interesse dell’endurance ha raggiunto livelli molto alti.

Purtroppo, sin dai primi test la LMDh ha accusato problemi, a partire dall’incidente di Le Castellet. Il programma di lavoro ha sofferto dei ritardi e, poco dopo il debutto nel WEC e nell’IMSA, Lamborghini ha perso Giorgio Sanna, ex-Responsabile della Squadra Corse, sostituito dall’esperto Maurizio Leschiutta, in arrivo dal programma LMDh di BMW. La pista non ha dato conforto tra prestazioni molto lontane rispetto alle altre LMDh e continue noie tecniche, specialmente di tipo meccanico. Nel mentre sono emersi i primi dissapori tra Lamborghini e Iron Lynx, sfociati in contese legali, poi è arrivata la decisione di abbandonare il WEC (l’obbligo di schierare due auto in Hypercar non ha aiutato) per proseguire solamente nelle tappe di durata dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship.

LA PISTA HA ANTICIPATO LA DECISIONE: STOP ALLA SC63 E FOCUS SULLA TEMERARIO

Quest’anno le cose non sono andate meglio, tanto che la 24 Ore di Daytona è terminata dopo appena un’ora. Giusto il 7° posto nella 6 Ore di Watkins Glen, addirittura comandata nella caotica fase sul bagnato, ha offerto un po’ di morale al marchio bolognese. Tuttavia, non riuscendo a trovare dei partner per il prossimo futuro, Lamborghini si è ritrovata costretta a congelare il progetto, chiudendo così un capitolo decisamente amaro.

LamborghinI Temerario GT3

Fonte: Lamborghini Media

Un vero peccato anche per i piloti coinvolti: alla guida della SC63 si sono alternati Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli, Edoardo Mortara, Romain Grosjean, Daniil Kvyat e Matteo Cairoli, quest’ultimo rimasto in Lamborghini nel solo 2024. Profili, questi, tra i più validi nel panorama motoristico, ma purtroppo castrati dalle spinosità della vettura.

La speranza è che la formazione guidata da Leschiutta possa ritrovare le giuste credenziali per farsi valere nelle serie GT di tutto il mondo con la Temerario, sviluppata seguendo i feedback di Marco Mapelli e del già citato Caldarelli. Quanto ai prototipi, teoricamente si tratta di una pausa, ma è logicamente difficile pensare ad un nuovo coinvolgimento della piattaforma SC63. Piuttosto, l’estensione dell’omologazione dei regolamenti Hypercar/GTP al 2023 potrebbe far pensare ad una ripartenza da un foglio bianco, ma qui si entra nel campo della teoria.

Autore

RIPRODUZIONE VIETATA. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge