Allison supporta Kimi “Mercedes peggiorata, i piloti ne pagano le conseguenze”

Lug 29, 2025

Paolo D’Alessandro

Il weekend del Gran Premio del Belgio non ha portato sorrisi in casa Mercedes. Al termine di tre giorni complicati, è stato lo stesso James Allison, Direttore Tecnico, a fare il punto della situazione nel consueto Debrief post-gara, analizzando le criticità affrontate a Spa-Francorchamps e le possibili soluzioni da trovare, con anche un meeting andato in scena a Brackley con i piloti, Lunedì.

Mercedes: l’assetto scarico e i problemi di bilanciamento che penalizzano i piloti.

Spa è stato un weekend difficile per noi – ha ammesso Allison –. Abbiamo iniziato con il piede sbagliato sin dal venerdì con le Qualifiche Sprint. La Sprint Race è stata poi condizionata da ciò che è successo il giorno prima. Siamo migliorati nel corso del weekend, ma sicuramente non lo ricorderemo con piacere”. Durante le Qualifiche del Venerdì abbiamo visto Kimi Antonelli protagonista di un testacoda con conseguenze escursione sulla ghiaia La macchina di Kimi era molto danneggiata: sia l’ala anteriore che il fondo ne hanno risentito. George Russell ha preso anche lui dei pezzi di ghiaia, ma dai dati non abbiamo visto nulla di preoccupante. La macchina semplicemente non era nella giusta finestra di bilanciamento ed era difficile da guidare.” Il tecnico inglese ha spiegato che, non potendo fare molto in regime di parco chiuso, si è potuto solo cercare di mitigare i problemi intervenendo sul carico anteriore. La Sprint Race è stata poi di conseguenza compromessa dalle posizioni di partenza ed una W16 non in finestra.

Nonostante le previsioni di pioggia, Mercedes ha puntato su un assetto piuttosto scarico, cercando di esaltare le caratteristiche di velocità di punta. Abbiamo scelto un assetto piuttosto scarico rispetto ai nostri avversari, con un’ala posteriore più piccola. Questo ci ha dato forza sui rettilinei, ma ci ha resi poco competitivi in tutte le curve, non solo nel secondo settore. Una scelta che ha i suoi pro e contro. In generale, ci mancava passo”. Allison ha parlato anche delle difficoltà incontrate in fase di sorpasso, un problema generale e non solo di Mercedes, non facilitate dalle caratteristiche aerodinamiche di Spa: Superare è diventato sempre più difficile con queste macchine. A Spa usiamo ali da basso carico, il che riduce l’effetto DRS. Nonostante i lunghi rettilinei, non c’è un grande guadagno nell’aprire il flap mobile, e questo rende più difficile superare”.

La gara di SPA purtroppo non ha visto Kimi Antonelli uscire da un momento negativo che sta affrontando. Tutto il team sta supportando il giovane italiano e lo stesso Allison tende lui una mano, rivelando discorsi avvenuti all’interno della squadra. “Tutto il team sta performando al di sotto delle aspettative in questo momento. Kimi non ha colpe: glielo abbiamo detto chiaramente. Abbiamo sbagliato in alcune fasi dello sviluppo e lui, come George, ne sta pagando il prezzo. La macchina non è veloce quanto dovrebbe essere, e questo complica tutto, soprattutto per un rookie. Dobbiamo migliorare la macchina, e questo aiuterà sicuramente anche Kimi. Sappiamo quanto impegno ci sta mettendo: adesso tocca a noi”. Riguardo la strategia a due sosta utilizzata in gara, Allison ha spiegato che a quel punto Mercedes aveva poco da perdere Kimi ha guidato bene, ha superato alcune macchine ma non sarebbe comunque riuscito a rientrare in zona punti. L’unica possibilità era montare gomme fresche e provare ad avere un vantaggio. Ci abbiamo provato, non c’era molto da perdere”.

Allison “Gli altri sono migliorati O noi siamo peggiorati? Dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato nello sviluppo”

Guardando al confronto con gli avversari, il Direttore Tecnico ha sottolineato:Non solo la Ferrari è migliorata, anche gli altri. Ma se tutti migliorano allo stesso livello, forse sei tu ad aver fatto un passo indietro. Non servono i tempi per capirlo: basta ascoltare i commenti dei piloti. Soffriamo di instabilità in frenata e nelle curve veloci, e la macchina fatica a girare nel veloce. A inizio anno era una macchina più facile da settare. Abbiamo cercato di migliorare, ma non ci siamo riusciti. La parte positiva? Sappiamo cosa abbiamo fatto: questo rende più facile capire dove abbiamo sbagliato e come correggere. Fa male, ma è meglio che non avere idea di dove stia il problema”.

Infine, uno sguardo fiducioso ma realistico verso l’Ungheria e la pausa estiva: Dobbiamo lavorare in maniera efficiente e stiamo investigando per capire dove possiamo aver sbagliato, così da migliorare sin dal prossimo weekend. Se saremo fortunati, potremo andare in pausa un po’ più rinfrancati. Non saremo felici, ma potremo guardare al futuro con un po’ più di fiducia. Altrimenti, continueremo a studiare e analizzare per progredire gara dopo gara”.

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