Hamilton, ecco il nome del nuovo ingegnere: c’è un piano dietro la scelta Ferrari

Lug 30, 2025

Piergiuseppe Donadoni, Paolo D’Alessandro

Al termine del fine settimana di Spa, dopo una ottima rimonta ed una gara terminata in P7 partendo dalla pit lane, Lewis Hamilton ha rivelato che c’erano altre due novità per lui nel tredicesimo appuntamento stagionale, oltre alla nuova sospensione posteriore che la Ferrari aveva testato al Mugello e fatto esordire ufficialmente proprio sul circuito di Spa Francorchamps. La prima di cui abbiamo già avuto modo di parlare in un articolo ed in un video dedicato, riguarda l’impianto frenante e delle nuove pastiglie testate ed utilizzate già da qualche gara da Charles Leclerc. La seconda è quella relativa ad un cambio avvenuto nel suo team di lavoro.

Parlando del setup tra sospensione e impianto frenante, nonché dei problemi che stava avendo ad inizio weekend, Hamilton ha fatto sapere che c’è stato anche un cambio di ingegnere nella sua squadra. “Penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro la notte per correggere alcune cose e fare del fine tuning. La macchina nella main race era molto migliore e mi sono divertito a farmi strada nel gruppo. Non è un cambiamento semplice a stagione in corso lavorare con un nuovo ingegnere, ma è qualcuno che conosco da molti anni e che in effetti viene dal mio vecchio team, anche se da un ruolo diverso. L’inglese ha detto che si stanno conoscendo di nuovo, con un apprendimento molto veloce e i cambiamenti visti sulla SF-25 dal venerdì al sabato lo testimoniano. “Abbiamo fatto un ottimo lavoro e saremo sempre più forti”.

Charles Leclerc nei box di SPA. Sulla sinistra il suo Perfomance Engineer, Johannes Hatz,

Abbiamo già riportato come Johannes Hatz sia rimasto il Perfomance Engineer di Charles Leclerc ed anche nel weekend belga era nel suo lato del box. L’ex Racing Bulls è arrivato l’anno scorso ed è rimasto sempre nel lato del garage numero 16. AutoRacer può invece confermare che l’ingegnere a cui fa riferimento Lewis Hamilton è Luca Diella e può rivelare che era presente nel box del sette volte campione del mondo già a Silverstone. L’Ex Trackside Performance Engineer di Mercedes ha lavorato per il team anglo-tedesco dal 2019 fino all’addio dall’ex team campione del mondo ufficiale avvenuto a febbraio 2025 dove è arrivato il passaggio in Ferrari. Dopo un iniziale periodo in cui si ha fatto parte principalmente del test team di Maranello, da poco gli è stata data la carica di Performance Engineer della vettura di Hamilton.  E’ curioso e non causale che il nuovo ingresso nella squadra del sette volte campione del mondo sia un profilo che già conosce e dalle importanti conoscenze motoristiche, dato che negli anni scorsi ha infatti lavorato con Lewis nel ruolo di Perfomance Engineer lato Power Unit. Abbiamo parlato spesso dei problemi di Hamilton nell’adattamento alla SF-25 specialmente in frenata – e da qui anche la voglia di testare nuovi settaggi e/o soluzioni, alcune anche approvate come nel caso delle nuove pastiglie – e con la gestione della Power Unit Ferrari, soprattutto con il diverso utilizzo del freno motore. Qualcosa di cui ha parlato anche Carlos Sainz, che ha fatto il viaggio opposto, visto che la Williams è motorizzata Mercedes.

E’ chiaro che Lewis Hamilton stia cercando di trovare il giusto punto d’incontro tra le proprie abitudini, esigenze in macchina e le diverse metodologie di lavoro di casa Ferrari. Un punto d’incontro naturale da trovare tra due filosofie diverse (quella anglosassone ed italiana) nel tentativo di formare quello che è il “suo” team di lavoro. Si è parlato poi molto di Riccardo Adami e di un rapporto che va migliorando con l’esperienza e il passare delle gare, ma dietro le quinte il sette volte campione del mondo, oltre i dossier di cui ha parlato (fatti anche da Leclerc), che altro non sono che indicazioni per la squadra su caratteristiche richieste per le monoposto del futuro – sta prendendo altre decisioni concordate con Vasseur e D’Ambrosio per essere sempre meglio integrato all’interno del mondo Ferrari e per accelerarne il suo adattamento, con un unico obiettivo: tornare a vincere il prima possibile. E avere nel suo team un uomo di fiducia, che conosce da tanti anni e soprattutto con molta esperienza proprio in tema di Power Unit, che potrà dargli una mano a migliorare nei suoi più importanti punti deboli, è uno dei tanti tasselli per provare a raggiungere l’obiettivo.

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