Ferrari con aggiornamenti a Spa: come il meteo incide sull’uso della Power Unit

Lug 23, 2025

Paolo D’Alessandro

Il Gran Premio del Belgio a SPA Francorchamps è il penultimo appuntamento della Formula 1 prima della pausa estiva. Per la Ferrari si tratta di un fine settimana importante perché la SF-25 scenderà in pista con l’importante aggiornamento tecnico rappresentato dalla nuova sospensione posteriorein un weekend sprint e ricco di incognite, tra cui il meteo.

Ferrari non abbandona (ancora) il 2025: SPA prima tappa per una seconda parte di campionato migliore

Lo sviluppo della nuova sospensione posteriore testimonia l’impegno costante della squadra nello sviluppo della SF-25, come confermato dal Team Principal Frédéric Vasseur: “Il Gran Premio del Belgio è la prima tappa del doppio appuntamento finale prima della pausa estiva. Abbiamo lavorato duramente in fabbrica per portare un pacchetto di aggiornamento aggiuntivo per la SF-25. Pertanto, un punto focale questo fine settimana sarà quello di assicurarci di massimizzarne il potenziale fin dall’inizio.” E sarà necessario farlo in tempi ristretti: essendo un weekend Sprint, ci sarà una sola sessione di prove libere prima della Sprint Qualifying che segnerà l’inizio del primo regime di parco chiuso e poi la Sprint Race di sabato. Oltre alla nuova sospensione, la Ferrari a SPA avrà a disposizione anche due configurazioni di ali anteriori e posteriori da medio-basso carico ma tutto dipenderà dal meteo. Non ci sarà molto margine d’errore: “Come sempre in un fine settimana Sprint, partire col piede giusto con una sessione di prove libere fluida sarà la chiave per il resto del weekend. I margini tra i team sono molto ridotti al momento, quindi ogni piccolo dettaglio può fare la differenza, quindi rimarremo concentrati su noi stessi per dare il massimo in ogni fase del fine settimana, su una pista in cui anche il meteo potrebbe giocare il suo ruolo.”

Dal punto di vista tecnico, Spa è una vera e propria sfida per le power unit

Con i suoi 7,004 km, Spa è il circuito più lungo del calendario e tra i più tecnici e impegnativi soprattutto per la power unit. A raccontarlo è Roel Sourbron, ingegnere del gruppo ICE della Scuderia Ferrari HP, che conosce bene i segreti delle Ardenne, essendo belga di origine, seppur la sua zona di nascita è più vicina al circuito di Zolder, circa 1 ora da SPA. Il suo sogno era di diventare ingegnere di Formula 1 e dopo la laurea in Olanda e il master a Cranfield, è arrivato in Ferrari nel 2012, coronando un sogno.“Il circuito è il più lungo del mondiale. La caratteristica più importante per la power unit sono i due lunghi rettilinei dalla curva 1 alla 6 e poi quello di Blanchimont. In entrambi i casi, i piloti tengono il piede giù per oltre 20 secondi, chiedendo alla PU il massimo del potenziale.” Sfruttare pienamente questi tratti richiede erogazione fluida, gestione termica e massima efficienza: “È fondamentale ottimizzare l’energia e il carburante per questi rettilinei senza compromettere il resto del giro. Il consumo è elevato, ma il tempo sul giro è sensibile al peso, per questo bisogna essere scrupolosi con il quantitativo di benzina: essere sicuri di avere il giusto quantitativo, ma essere più leggeri possibili.”

Come da tradizione, le condizioni meteo a Spa possono cambiare in pochi minuti, anche tra settori diversi del tracciato. Questo ha ripercussioni dirette anche sulla gestione della power unit: In condizioni di freddo e umidità, i componenti sono sottoposti a pressioni di combustione molto elevate. E poi c’è la sfida dell’altitudine e della pressione atmosferica: Spa presenta un dislivello di oltre 100 metri e il punto più alto è a 461 metri. Serve uno sforzo extra del turbo, come in Messico, per mantenere le prestazioni.” In caso di pioggia, cambia tutto: “Le curve ad alta velocità non si affrontano più a pieno carico. L’accelerazione deve essere fluida, e diventano centrali la guidabilità e la modulazione della potenza.”

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