Analisi FP2: Ferrari rincorre McLaren, quanto è reale la competitività della SF-25?

Lug 4, 2025

Andrea Vergani

Nel venerdì del GP d’Inghilterra Ferrari è la sorpresa di giornata: la SF-25 si è rivelata positiva in simulazione di Qualifica e Gara avvicinandosi ai tempi McLaren nei primi 120 minuti del fine settimana e continua a migliorare dopo il weekend austriaco. In classifica generale c’è Lando Norris in prima posizione, seguito dal duo Ferrari a qualche decimo di distanza. Dopo la vittoria a Spielberg il pilota di casa sembra avere più fiducia nella monoposto, aiutato dalle modifiche alla sospensione anteriore presenti sulla MCL39 da Montreal, mentre Piastri sta affrontando il primo momento di difficoltà della stagione. Nelle FP2, la gomma morbida è stata un po’ difficile per me. Credo che il potenziale ci sia e anche i long run sono sembrati piuttosto buoni”, ha commentato l’australiano di ghiaccio. Il Gran Premio di casa del compagno è una tappa cruciale, la prima di tante nell’estate bollente della scuderia di Woking: oggi Norris ha mantenuto un vantaggio importante, starà a Piastri rispondere domani e domenica per proteggere la leadership del Mondiale. Più indietro Ferrari, Red Bull e Mercedes vogliono giocare un ruolo importante a Silverstone e mettere in difficoltà il duo papaya: oggi le condizioni hanno giocato a sfavore della RB21 e W16, ma domani tutti e tre i team hanno il potenziale per contendersi le prime posizioni.

Ferrari: da dove nasce la competitività vista a Silverstone? E dove mancano gli ultimi decimi rispetto a McLaren?

Avevamo sottolineato come le caratteristiche del tracciato inglese potevano essere più adatte ai pregi della Rossa di Maranello e il primo giorno ha dato alcune conferme a riguardo: entrambi i piloti sono stati competitivi in fasi diverse delle due sessioni, qualcosa che non si vedeva dai venerdì di Melbourne e Shanghai. L’asfalto ultra-liscio del circuito nel Northamptonshire è venuto incontro alla SF-25 nascondendo le limitazioni meccaniche ormai ben note: il primo indicatore di questo è la fiducia mostrata da Lewis Hamilton alla guida. Lo stesso era accaduto a Mercedes nel 2024, che aveva ottenuto Pole e vittoria con Russell e Hamilton rispettivamente. Proprio come accadde alla W15, gli assetti molto rigidi hanno limitato le perdite nelle sezioni più lente del circuito; nonostante ciò, è proprio nei tratti più lenti del primo e terzo settore dove McLaren accumula un vantaggio non trascurabile. In simulazione di Qualifica la MCL39 fa una grande differenza sulla SF-25 nel tratto di curva 3-4 e guadagna marginalmente anche a Brooklands-Luffield e alla Vale Chicane. Nel confronto Leclerc – Norris c’è una differenza di tre decimi nei rispettivi giri più veloci mentre Hamilton perde solitamente qualcosa in meno nel lento ma fa più fatica nei tratti veloci del secondo settore.

I riferimenti del giro secco trovano riscontro nel passo gara, dove McLaren mantiene un vantaggio di circa un decimo al giro accumulato interamente nel primo settore del tracciato. Se le temperature di domenica si abbasseranno sarà cruciale gestire il graining e non incorrere negli errori commessi oggi a causa di un warm-up troppo aggressivo. Per ora le paure di perdita di prestazione rispetto ai rivali per via dell’impossibilità di abbassare la macchina quanto gli altri non hanno trovato riscontro nella giornata di venerdì e questo è un altro segnale positivo per Ferrari e il nuovo fondo. Domani vedremo ancora questa Ferrari? Solo il tempo lo dirà, perché le temperature più basse e il rischio pioggia (più indirizzato verso domenica) mescoleranno le carte e potranno riportare in vita Red Bull e Mercedes. I piloti e Fred Vasseur non hanno nascosto il bisogno di trovare gli ultimi decimi di prestazione nella notte, qualcosa che a Ferrari spesso non è riuscito quest’anno perché limitata dai soliti problemi con cui ancora convive la monoposto. Leclerc intanto continua ad essere molto positivo in vista del weekend: “C’è ancora un po’ di lavoro da fare sulla macchina: in configurazione da qualifica non siamo ancora a posto” ha dichiarato il monegasco dopo le FP2.

Red Bull inverte la rotta: Verstappen ha il miglior long run della griglia! Mercedes continua a soffrire

Non è insolito vedere una Red Bull a due facce nel fine settimana e specialmente nelle prime sessioni del venerdì, ma c’è un’inversione di tendenza rispetto agli altri weekend: la RB21 si è comportata molto male nelle simulazioni di qualifica, penalizzata da un sottosterzo cronico che ha comportato perdite specialmente nelle prime curve del tracciato. Tra Farm e il complesso di Brooklands-Luffield, Verstappen ha accumulato quasi tutto il ritardo rispetto a Norris proprio per quel sottosterzo molto fastidioso. “Non c’è bilanciamento. È stato molto difficile solamente completare le curve. In generale, è stata una giornata piuttosto negativa per noi”, sono stati i commenti del campione in carica. Ma sul finale di sessione con le temperature in calo la monoposto di Milton Keynes è tornata in vita: appartiene a Max Verstappen il miglior long run di giornata completato sullo stesso decimo di Lando Norris e circa un decimo migliore di quello di Charles Leclerc, che ha completato 11 giri contro i 7 dei suoi rivali. Soprattutto nel primo e secondo settore, dove perdeva nel giro secco, la RB21 è stata la migliore nel breve stint di fine sessione e questo da speranza. Helmut Marko ottimista a fine sessione: Ci siamo migliorati tanto dalle FP1 alle FP2, ma non abbiamo ancora il giusto equilibrio, in alcune curve c’è un forte sottosterzo. Ma stranamente nei long run sembravamo molto più competitivi. Se troviamo nei dettagli la cura contro il sottosterzo allora penso che saremo in forma”. Gli indizi suggeriscono una Red Bull più forte nella giornata di domani dopo il lavoro della notte e grazie a condizioni più affini ai punti di forza della vettura.

L’exploit canadese è un lontano ricordo per Mercedes: rispetto a McLaren manca mezzo secondo di prestazione anche sul circuito di casa. Le curve più prolungate del circuito di Silverstone mettono in crisi la W16 in Qualifica e Gara ed è qualcosa con cui Antonelli e Russell devono fare i conti da inizio stagione: quattro dei cinque decimi di ritardo complessivo sono accumulati nel tratto di Brooklands-Luffield e poi alla Stowe, curve totalmente diverse tra loro ma che hanno in comune un ampio raggio che costringe i piloti a stare in appoggio. Specialmente in uscita da quelle due curve le frecce d’argento fanno molta fatica. Le temperature, vicine ai 40°C in pista, e il forte vento nella giornata di oggi hanno messo in difficoltà la W16 su un tracciato non totalmente ideale per le sue caratteristiche. “Ci sono aree chiare su cui lavorare questa sera e su cui migliorare la mia guida, quindi sono entusiasta di vedere quali miglioramenti riusciremo a fare durante la notte”, ha dichiarato Kimi Antonelli. “Domani è previsto un clima leggermente più fresco, il che dovrebbe aiutarci”. Il pilota italiano è stato il più in forma del duo Mercedes nelle FP2, diversi decimi più veloce di George Russell in simulazione di qualifica e di gara.

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