Strapotere Cadillac nelle qualifiche della 24 Ore di Le Mans, con il marchio americano che ha monopolizzato la prima fila della 93^ edizione grazie alla Pole Position in 3:23.166 di Alex Lynn ed al secondo tempo di Earl Bamber, rispettivamente alla guida delle Jota #12 e #38 nell’ultima sessione della Hyperpole. Grande gioia, quindi, per General Motors e per il team diretto da Dieter Gass, capaci di portare Cadillac per la prima volta in Pole a Le Mans piegando Mathieu Jaminet sulla Porsche Penske #5, auto sulla quale si è staccata la ruota posteriore sinistra nel primo turno della Hyperpole.
BMW E PORSCHE SEGUONO CADILLAC, HYPERPOLE AMARA PER FERRARI
Le prime sei posizioni hanno visto protagoniste le LMDh: nella scia di Jaminet, infatti, si accodano Dries Vanthoor (BMW-WRT #15), Nick Tandy al volante della Porsche Penske #4 e la BMW-WRT #20 di Sheldon van der Linde, l’ultimo con un ritardo dalla vetta inferiore al secondo. Inserendo due 963 nelle prime tre file Porsche è riuscita a riprendersi dalla batosta del mercoledì, quando la #6 di Estre/L. Vanthoor/Campbell è stata squalificata per non aver rispettato il peso minimo, perdendo la possibilità di svolgere la Hyperpole e venendo spostata al 16° posto.
Qualifica decisamente frustrante per Ferrari, in Top10 con una sola 499P, la #50 affidata ad Antonio Fuoco nella sessione decisiva. Il pilota di Cariati non è riuscito a far meglio del 3:24.213, estremizzando la guida di una 499P più nervosa anche rispetto alla Qualifiche di mercoledì sera, quando, ad esempio, Antonio Giovinazzi ha portato la #51 in terza posizione con un tempo quasi identico alla Pole Position di Lynn.
Nella Hyperpole, invece, la Hypercar di Maranello ha perso velocità e solamente la #50 ha passato il taglio della prima sessione. Sia la #51 sia la #83 targata AF Corse hanno mancato l’obiettivo Top10 e sabato dovranno schierarsi in 11^ e 13^ posizione. Vedremo se nel corso della lunga maratona francese le 499P riusciranno a tornare nelle posizioni di vertice, ma ad ora si sta confermando quanto detto da Antonello Coletta, che prima di partire per Le Mans ha pronosticato una 24 Ore molto più combattuta e difficile degli anni passati.
QUALIFICHE COMPLICATE PER TOYOTA
Tornando alla griglia, Cadillac ha festeggiato non solo la prima fila, ma anche l’ottavo posto artigliato da Felipe Drugovich sulla #311 di Whelen/AXR, team regolarmente impegnato nell’IMSA. Il brasiliano campione F2 nel 2022 ha preceduto l’Alpine di Frederic Makowiecki, mentre la Toyota GR010 #8 non ha registrato alcun tempo a causa di un forte bloccaggio di Buemi a Mulsanne, episodio dopo il quale la Hypercar giapponese ha sofferto una foratura tornando lentamente ai box. Questo episodio si è aggiunto alla deludente prestazione della Toyota #7, eliminata nelle Qualifiche 1 del mercoledì sera e costretta a partire dalla 17^ casella. La foratura della #8 ed il potenziale non sfruttato dalla #7, a detta di Mike Conway beffata dal traffico non hanno comunque destabilizzato il morale in Toyota Gazoo Racing, convinta di poter lottare per le posizioni di vertice come affermato da Kobayashi, pilota della #7 e Team Principal.
IN LMP2 POLE PER TDS, DRUDI TRASCINA UN’ITALIA PROTAGONISTA IN LMGT3
Quanto alle LMP2, gran Pole Position di Mathias Beche sull’Oreca di TDS Racing, in gara nella classe Pro-Am. Lo svizzero ha battuto di circa tre decimi la Inter Europol Competition #43 di Tom Dilmann, con la seconda fila ottenuta da Louis Delétraz (AO by TF #199) e Ben Hanley (United Autosports #23), seguito a ruota dal compagno di squadra Pietro Fittipaldi.
Tripudio italiano nella Hyperpole della LMGT3, sessione dopo la quale il tricolore si è imposto a partire dall’eccezionale 3:52.789 stampato da Mattia Drudi, in Pole Position alla guida della Aston Martin #27 di The Heart of Racing, l’unica auto in grado di abbattere il muro del 3:53. Come detto, l’Italia può ritenersi ampiamente soddisfatta perché al secondo posto si è classificato Alessio Rovera, portacolori Ferrari AF Corse #21, mentre il terzo è stato occupato da Valentino Rossi, sempre in pista con la BMW M4 GT3 Evo del Team WRT. Tanta Italia anche tra le squadre: oltre a Ferrari e AF Corse, nelle prime file ha fatto capolino anche Iron Lynx, la cui Mercedes AMG #61 affidata a Maxime Martin ha siglato la quarta prestazione, battendo in extremis la Porsche Manthey #92 di Richard Lietz, cinque volte vincitore della 24 Ore di Le Mans.
A questo punto non resta che attendere il via della 93^ edizione, previsto per le ore 16:00 di sabato 14 giugno.
24 ORE LE MANS 2025: LA GRIGLIA DI PARTENZA