A cinque ore dall’inizio della 93^ 24 Ore di Le Mans è Ferrari ad occupare la vetta della classifica con tutte e tre le hypercar schierate, vantando innanzitutto il primo posto con la 499P #50 al momento guidata da Miguel Molina, che ha raccolto la testa dopo la rimonta di Nielsen e Fuoco, compagni di equipaggio. Alla leadership il Cavallino aggiunge anche la seconda e terza posizione, mantenute rispettivamente dalla #51 di Alessandro Pier Guidi e dalla #83 di Ye Yifei, passati sulla Porsche Penske #6 al termine di un’intensa battaglia che ha visto protagonisti Kubica, Giovinazzi e Laurens Vanthoor.
L’unico neo Ferrari in queste prime quattro ore di Le Mans si ritrova nella penalità di 5 secondi che Kubica dovrà scontare al prossimo pit stop, comminata per non aver rispettato la procedura nella Slow Zone causata dall’incidente di Gianmarco Levorato, a muro nella zona di Tertre Rouge dopo il distaccamento della ruota posteriore sinistra.
GRANDE GESTIONE PER HANSON, CHE ESTRE NEL PRIMO STINT
Degno di nota il lavoro di Phil Hanson, a cui è spettato il compito di guidare la AF Corse #83 nelle prime fasi. L’inglese ex-Jota ha unito un buon passo all’eccezionale gestione dell’energia, allungando di addirittura tre giri rispetto agli equipaggi avversari, strategia che ha poi consentito a Kubica di avvicinarsi ed artigliare il podio.
Quarta posizione per la Cadillac Jota #12 di Alex Lynn, le cui soste sono anticipate di qualche minuto rispetto ai diretti avversari. Fresco del giro veloce, invece, Raffaele Marciello, determinato a farsi valere sulla BMW-WRT #15 al momento quinta in classifica con cinque secondi di vantaggio sulla Porsche Penske #6 di Matt Campbell, appena entrato nell’abitacolo della macchina partita dal fondo per la squalifica ricevuta dopo le qualifiche (auto sottopeso). Fenomenale il primo stint di Kevin Estre, autore di una lunga serie di sorpassi prima di cedere il posto a Laurens Vanthoor. Buon ritmo anche per la Porsche #5, che però ha appena ricevuto un drive-through per aver violato il regolamento in regime di Slow Zone, scendendo in 13^ piazza.
TOYOTA A DUE VOLTI A LE MANS, DELUSIONE ALPINE E PEUGEOT
A due volti anche la corsa di Toyota Gazoo Racing, da una parte non così distante dalla Top5 con la GR010 #8 di Buemi/Hartley/Hirakawa, dall’altra più in difficoltà con la #7 di Conway/de Vries/Kobayashi, trio rallentato da uno squarcio alla fiancata sinistra rimediato nelle prime fasi della gara.
Affanno totale per le squadre di casa, Alpine e Peugeot: la prima ha ricevuto due penalità per equipaggio, tutte dovute al superamento dei limiti di velocità ai box, mentre Peugeot fa fatica con il passo e, per di più, ha visto la #93 di Paul di Resta rientrare in pit lane per riparare i danni causati nella prima ora da un contatto con le barriere alle curve Porsche.
IN LMP2 COMANDA INTER EUROPOL COMPETITION
In classe LMP2 svetta la Inter Europol Competition, prima con alla guida un Nick Yelloly seguito da Oliver Gray, portacolori VDS Panis Racing. Terzo posto per la Iron Lyn – Proton #9 affidata a Reshad de Gérus, che precede il leader della classe Pro/Am Dane Cameron, in gara con i colori AO by TF Sport. Brivido in piena Slow Zone per Lorenzo Fluxa (APR #25), la cui Oreca del team Algarve Pro Racing si è danneggiata all’altezza del passaruota anteriore destro per via di un’incomprensione con la gemella #45 all’inizio dell’Hunadieres.
VALENTINO ROSSI LEADER IN LMGT3, RICCARDO PERA ALL’ATTACCO
Passando alla LMGT3 Valentino Rossi ha l’onore di dirigere il gruppo sulla BMW M4 #46, già guidata nelle prime quattro ore da Kelvin van der Linde e Ahmad al Harthy. Il campione di Tavullia vanta 11 secondi di margine sulla Porsche Manthey 1st Phorm del velocissimo Riccardo Pera, il cui ritardo dalla vetta sta rapidamente scendendo. Podio di classe per ora completato dalla Ferrari AF Corse #21 di Heriau, tornato in macchina dopo aver iniziato con non poche difficoltà la gara in mezzo a piloti più competitivi. AF Corse, infatti, ha deciso di schierare gli amatori nel primo stint, svolto da Heriau sulla #21 e da Flohr sulla #54, soffrendo all’inizio per poi recuperare terreno nelle fasi successive.
Siamo in pieno tramonto a Le Mans e, all’inizio della sesta ora, aspettiamo una notte molto dura e combattuta considerando che i distacchi siano particolarmente compatti in tutte le categorie, Hypercar in primis, dove la Top10 è racchiusa in soli 50 secondi.