La prima sessione di prove libere del GP Austria ha visto la Mercedes, vincitrice lo scorso anno, subito a suo agio sul tracciato adagiato sulle colline della Stiria. Red Bull e McLaren non sono lontane, anche se la scuderia di casa nelle prime fasi ha incontrato non pochi problemi in staccata. Problemi ben più grossi per la Ferrari, con Lewis Hamilton costretto a più soste dentro al box per diversi problemi tecnici che ne hanno ostacolato il lavoro: per il Cavallino Rampante un inizio in salita.
Giovani piloti e aggiornamenti in pista: problemi in staccata per la Red Bull
Dopo la pioggia mista grandine caduta giovedì sul Red Bull Ring, le FP1 del GP Austria si sono disputate sotto un sole estivo, con temperatura dell’aria di 24 gradi e asfalto sopra i 40. Hanno partecipato a questa prima sessione due giovani piloti in sostituzione dei titolari: Alex Dunne per la McLaren al posto di Lando Norris e Dino Beganovic per la Ferrari a fare le veci di Charles Leclerc. Una presenza tutt’altro che priva di importanza per i due, chiamati a testare le novità portate da McLaren e Ferrari in Stiria: il britannico è sceso subito in pista con griglie di sensori aerodinamici provando due diverse soluzioni di ala anteriore, mentre lo svedese classe 2004 si è messo al volante della SF-25 che qui presenta un nuovo fondo e altre piccole novità.

Griglie di sensori anche per Lewis Hamilton nei primi minuti di sessione, mentre George Russell è stato il primo a mettersi in mostra salendo al comando con il tempo di 1:06.537 realizzato con gomma dura, poi abbassato a 1:06.139. Tanti bloccaggi per la Red Bull nelle prime fasi, in particolare con Max Verstappen in curva 1 e curva 3: la RB21 presenta qui a sua volta un fondo aggiornato simile a quello della Ferrari. Anche il suo compagno Yuki Tsunoda è apparso in difficoltà, protagonista a sua volta di un bloccaggio in curva 3 con escursione nella via di fuga. Le difficoltà a prendere le misure in frenata sul circuito sede del GP Austria non sono esclusiva dei piloti del team di casa: anche Oliver Bearman è stato protagonista di un lungo in curva 1, mentre Alex Albon è uscito largo nella curva prima del rettilineo finale.
Hamilton perseguitato dai problemi tecnici, mentre la Mercedes spinge
Dopo 20 minuti di sessione, e appena un giro completato senza le griglie di sensori, sulla Ferrari di Lewis Hamilton è emerso un problema al cambio che ha costretto il britannico a rientrare ai box, con i meccanici che si sono messi subito al lavoro sulla sua SF-25. L’inconveniente è costato al sette volte iridato poco meno di 10 minuti di sessione, salvo essere costretto a una nuova sosta pochi minuti dopo con problemi che paiono essere di natura idraulica. Nel frattempo in pista si è cominciato a spingere con mescole più morbide: Russell con la Soft scende a 1:05.776, precedendo di due decimi Carlos Sainz su Media e di tre Kimi Antonelli con mescola a sua volta morbida. Il numero 63 si migliora ancora a metà sessione, scendendo a 1:05.542: ricordiamo che la pole position del GP Austria 2024 era stata fatta segnare da Verstappen con il tempo di 1:04.314. Da segnalare in questa fase un sorprendente errore di Fernando Alonso, giratosi in testacoda nell’ultima coda mentre stava per terminare un out lap.

All’inizio dell’ultimo terzo di sessione anche altri attesi protagonisti migliorano le loro prestazioni: Verstappen e Piastri, su gomma Soft, si fermano a 6 e 15 centesimi dal tempo di Russell, seguiti dal sorprendente Dunne, dall’Alpine di Pierre Gasly e dalla Sauber di Gabriel Bortoleto. La scuderia svizzera a sua volta porta in Austria diverse novità per cercare di prolungare il momento positivo che l’ha rilanciata nel mondiale Costruttori. Tra i tanti errori visti in questa prima ora di prove si aggiunge quello di Esteban Ocon, finito fuori in curva 1 ma senza conseguenze.
FP1 CLASSIFICATION
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— Formula 1 (@F1) June 27, 2025
L’ultimo quarto d’ora è stato dedicato alle prime simulazioni di passo gara, tranne per Hamilton in ritardo sulla tabella di marcia come confermano i soli 20 giri completati, una decina in meno rispetto alla maggior parte degli altri piloti. Il britannico è rientrato in pista negli ultimi 10 minuti con gomma Soft, riuscendo quantomeno a entrare in top 10 mentre il cielo sul Red Bull Ring è andato coprendosi, con qualche goccia di pioggia a disturbare i piloti. Anche sul passo gara la Mercedes ha ben impressionato, girando con costanza sull’1:09 basso, imitato con un po’ di minor costanza da McLaren e Red Bull.



