Il quarto posto ottenuto al Red Bull Ring pareggia il miglior risultato stagionale di Lewis Hamilton con la Ferrari, escludendo la magica Sprint di Shanghai. Il britannico ha pagato ancora qualcosa sul passo gara rispetto a Charles Leclerc, ma navigando sempre tra i 3 e i 10 secondi di ritardo dal compagno di squadra. Davanti ai microfoni il sette volte iridato è apparso sorridente e soddisfatto del suo weekend, in attesa di affrontare la prossima settimana la sua prima volta a Silverstone da pilota del Cavallino Rampante.
Hamilton: “L’aggiornamento ha avuto un’influenza maggiore del previsto”
A rendere particolarmente soddisfatto Hamilton è soprattutto l’impatto avuto dagli aggiornamento portati dalla Ferrari in Austria: “È stato un weekend molto positivo grazie al lavoro della squadra, che ha portato alcuni aggiornamenti. Sulla carta non sembravano poter incidere molto, invece è stato davvero un piccolo passo avanti. Ha avuto un’influenza maggiore sulle nostre prestazioni. Essere la seconda squadra più veloce questo fine settimana, senza nemmeno essere a un minuto di distanza dalla McLaren, è positivo e ci permette di ottenere punti davvero importanti. Sono decisamente contento“.

Si è parlato molto del lift and coast chiesto con insistenza a Leclerc nella prima parte di gara. Anche Hamilton ha dovuto prestare attenzione alla gestione dei freni, ammettendo che questo particolare rimane un problema per l’attuale Ferrari che lo ha anche penalizzato in qualifica: “Per quello che mi riguarda, in qualifica abbiamo trovato un problemino che abbiamo avuto nell’ultimo giro che ci è costato costato un decimo. Ero a meno di un decimo di secondo in qualifica (da Leclerc ndr) e abbiamo trovato un problema con i freni. Quindi è lì che ho perso il decimo e questo è positivo. Devo solo trovare un po’ di ritmo per la gara, ma lasciatemi migliorare. In gara fatico ancora un po’ con questa macchina, c’è stato sottosterzo, soprattutto ad alta velocità. Questi freni sono costantemente un problema e ho dovuto gestirli. Considerando questo, siamo arrivati più vicini rispetto rispetto a quanto siamo mai arrivati, per cui dobbiamo continuare a spingere, continuare ad attaccare. Credo che possiamo continuare a migliorare“.
La battaglia con Russell e la speranza di una Safety Car
Parlando ancora della sua gara, Hamilton ha raccontato la sua battaglia con George Russell nel primo giro, quando il pilota della Mercedes lo ha scavalcato nelle prime curve prima di venire superato di nuovo in curva 6: “È stata una battaglia molto accesa con George. Ho perso alcune posizioni in curva 1 in partenza e poi ho lottato per tornare davanti, prendendomi grossi rischi all’esterno. Penso che da parte mia, ho faticato con l’equilibrio in gara, ho faticato a mantenere quel ritmo e ho perso un po’ troppo terreno, è qualcosa su cui devo lavorare. È un equilibrio molto, molto difficile da gestire in gara“.

Hamilton in qualche fase di gara è tornato sotto a Leclerc, arrivando a meno di tre secondi di distacco in occasione del secondo stint. Il britannico ha ammesso di aver sperato in una neutralizzazione per giocarsi le sue chance di ottenere il primo podio con la Ferrari: “Giusto per avvicinarmi un po’ di più e provare a vedere se riuscivo a compensare – ha detto a riguardo – Sapevo che se ci fossimo fermati nello stesso momento, il distacco sarebbe rimasto lo stesso. Continuerò a lavorarci, sento di aver fatto progressi questo fine settimana“.
Il britannico aveva anche provato via radio a chiedere di posticipare la sua seconda sosta, forse sperando in un’unica sosta per restare davanti a Leclerc, ma la sua idea è stata seccamente bocciata dal suo ingegnere di pista Riccardo Adami che lo ha richiamato ai box. Nessuna tensione comunque: dopo la bandiera a scacchi, il messaggio via radio di Hamilton conteneva solo complimenti: “Ottimo lavoro, sono davvero orgoglioso di voi ragazzi. Continueremo a spingere. Oggi non sono riuscito a tenere il ritmo, dobbiamo scoprire cosa è successo. Comunque, grazie“.



