Hamilton fa discutere: “Limitare le ali flessibili è la direzione sbagliata”

Mag 30, 2025

Luca Manacorda

I primi due gran premi di questa tripletta di gare europee hanno visto Lewis Hamilton ottenere le migliori prestazioni dell’anno, eccezion fatta per l’exploit della Sprint del GP Cina. A Imola il britannico ha sfiorato il podio chiudendo in quarta posizione, mentre a Monte Carlo ha terminato al quinto posto dopo essersi visto retrocedere di tre posizioni sulla griglia di partenza dal quarto tempo realizzato in qualifica. Barcellona, con il suo layout da sempre molto sfidante e indicativo, dovrà fornire conferme sui progressi messi in mostra dal britannico nel suo difficile rapporto con la SF-25.

Hamilton: “Le condizioni climatiche non sono il problema”

A Barcellona è atteso un weekend di sole e temperature gradevoli, con l’asfalto che potrebbe raggiungere valori elevati nel pomeriggio. Condizioni che, si è già visto, sembrano ideali per la McLaren, mentre per quanto riguarda la Ferrari Hamilton non ritiene che incidano così tanto sulle prestazioni della SF-25, così come il fatto che si utilizzeranno le tre mescole più dure della gamma preparata da Pirelli per questa stagione.

Hamilton

Il sette volte iridato ha spiegato di aspettarsi conferme dei recenti progressi, al di là di quello che sarà il clima: “La temperatura non credo sia il problema. Perché siamo stati ad esempio in Bahrain, dove fa caldo e le qualifiche non sono state comunque ottime. Siamo stati in zone più fresche come la Cina, anche se forse era ancora piuttosto calda, non ricordo bene. Non credo però che il clima sia una condizione chiave. Dipende solo da come estraiamo le prestazioni su superfici particolari e se le sblocchiamo con le diverse mescole. Quindi spero che, dopo i progressi fatti nell’ultima gara sull’utilizzo delle gomme, da questo fine settimana possa andare meglio. Altrimenti, continueremo a lavorarci“.

Nuova Direttiva Tecnica sulle ali flessibili: Hamilton giudica negativamente la novità

A Barcellona esordisce la nuova Direttiva Tecnica sulla flessibilità delle ali, una novità sul cui peso anche Hamilton – alla pari di Charles Leclerc – non si sbilancia troppo. Il britannico è più interessato a cercare di estrarre quel potenziale che la SF-25 ha dimostrato in certe fasi di avere, anche se sembra sempre complicato riuscire a trovarlo: “Abbiamo compiuto dei passi avanti e stiamo lavorando intensamente per ottimizzare il pacchetto a nostra disposizione. Non so se le nuove regole sulla flessibilità delle ali anteriori cambieranno i valori in campo. Di sicuro noi dobbiamo focalizzarci su noi stessi perché sappiamo che se facciamo tutto bene il potenziale della vettura è buono“.

Hamilton

Di sicuro il sette volte iridato non si è detto entusiasta della novità, secondo lui diretta conseguenza delle lacune delle attuali normative: “L’ala flessibile è stata un cerotto per una regolamentazione tecnica mal progettata, direi. Questo fine settimana sarà interessante, perché l’ala anteriore avrà meno flessibilità, avremo più avantreno ad alta velocità e meno a bassa velocità e sarà interessante vedere come questo influenzerà i diversi team. Alcuni team probabilmente hanno fatto un lavoro migliore di altri, non ho davvero idea di come influenzerà tutti noi“.

Hamilton conserverà un ricordo positivo di questa soluzione tecnica utilizzata fino allo scorso weekend: “Le ali flessibili sono state positive quando sono state introdotte. Alcune squadre sono state veloci ad adattarle, altre molto lente. Ricordo quando ero alla Mercedes e l’abbiamo introdotta l’anno scorso, più o meno in questo periodo, ed è stato positivo per noi. Hanno reso questa generazione di auto molto più piacevole da guidare. Quindi sta andando nella direzione sbagliata, questo è certo. Ma immagino che si tratti più di assicurarsi che sia meglio controllato“.

Nessun problema con Riccardo Adami: “Sono stronzate”

Il weekend di Monte Carlo di Hamilton è stato macchiato da alcuni episodi che hanno messo nuovamente in discussione il rapporto tra il sette volte iridato e il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami. Sabato, un’errata comunicazione tra i due ha di fatto provocato la penalizzazione per impeding ai danni di Max Verstappen, mentre domenica ci sono stati un paio di scambi di messaggi che non hanno fatto altro che alimentare le supposizioni su una collaborazione che stenta a decollare.

A riguardo, Hamilton è stato netto: “Ci sono un sacco di speculazioni. Voglio dire, la maggior parte sono stronzate. Voglio dire, in definitiva abbiamo un ottimo rapporto. È fantastico lavorare con lui. È una persona fantastica che lavora sodo. Lo siamo entrambi e non sempre riusciamo a fare le cose per bene ogni fine settimana. Abbiamo dei disaccordi? Come in tutte le relazioni, ma li superiamo. Siamo entrambi sulla stessa barca, vogliamo entrambi vincere un campionato insieme. Stiamo entrambi lavorando per far crescere la squadra. Quindi, tutto quello è solo rumore e non ci prestiamo molta attenzione“.

Il sette volte iridato ha dato anche una spiegazione riguardo al fatto che Adami dopo la bandiera a scacchi non abbia risposto alla sua domanda “Sei arrabbiato con me?“: “C’erano aree in cui abbiamo avuto problemi con la radio durante la gara. Non ho ricevuto tutte le informazioni che volevo e questo ha creato problemi, in particolare anche in qualifica“.

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