Le Ferrari SF-24 scenderanno in pista a Las Vegas con una configurazione aerodinamica di base profondamente diversa poiché dotate di due specifiche di fondo diverso. Come anticipato da AutoRacer.it gli uomini di Diego Tondi hanno lavorato ad un fondo sperimentale in ottica 2025, e lo hanno portato in questo terzultimo appuntamento per un’approfondita raccolta dati e di verifica di correlazione con la galleria del vento.
Il fondo sperimentale è il primo elemento sviluppato nella nuova galleria del vento
A margine della sosta estiva, la Ferrari aveva aggiornato la propria galleria del vento. Le strutture di Maranello sono già all’avanguardia, ma questi strumenti necessitano poi di aggiornamenti software costanti, così come l’implementazione di nuove metodologie e materiali per simulazioni e analisi sempre più accurate. L’aggiornamento ha riguardato nel particolare il tappeto presente nella galleria del vento, allargando la superficie dove il modello viene posate e investito dalle potenti correnti d’aria che simulano il flusso che si ritrova quando la vettura scende in pista. La McLaren in questo senso è molto avanti, con un tappeto largo che permette di studiare la monoposto in galleria con importanti angoli di imbardata, offrendo così un range di analisi più ampio. La Ferrari però non rimane ferma e si è attrezzata di conseguenza.
Questo tipo di aggiornamenti richiedono di conseguenza uno stop all’utilizzo della stessa galleria, che a Maranello hanno deciso di fermare una volta completate gli ultimi sviluppi arrivati poi a Monza e Singapore. Ripresa l’attività in galleria, il lavoro si è focalizzato soprattutto sulla macchina 2025 ed in particolare poi su questo fondo sperimentale che farà il suo debutto a Las Vegas. In America ne è presente un solo esemplare, montato sulla vettura di Carlos Sainz, e il suo scopo è puramente di raccolta ed analisi dati.
Ferrari verifica la correlazione dati con la galleria aggiornata e studia la strada di sviluppo 2025
Nella prima sessione di prove libere Carlos Sainz svolgerà questo importante lavoro di raccolta dati, portando in pista il nuovo fondo e svolgendo un programma di lavoro personalizzato studiato ad HOC dalla Ferrari. Non si andrà alla ricerca della perfomance o di specifici guadagni in punti carico, ma si verificherà che le modifiche apportare in galleria del vento, mostrino in pista i cambiamenti che si sono potuti vedere nel mondo virtuale. La parte più rilevante è quella di assicurarsi che vi sia una correlazione galleria-pista ideale, così da non avere sorprese indesiderate. Con queste vetture è inoltre importante anche sapere con più certezza possibile il punto di innesco del porpoising ed evitarlo, riuscendo però ad aggiungere carico, guadagnare perfomance e non perdere guidabilità sulla monoposto.

Fondo sperimentale Ferrari – Illustrazione di Rosario Giuliana
Il nuovo fondo è facilmente riconoscibile poiché ha una struttura radicalmente diversa nella zona del marciapiede, nello slot aperto davanti alle ruote posteriori ed una forma diversa anche nella rampa del diffusore. E’ un elemento molto diverso da quello che invece, contemporaneamente, porterà in pista Charles Leclerc, che sarà focalizzato esclusivamente sul preparare al meglio il Gran Premio di Las Vegas. Le soluzioni presenti sul fondo sono una prima versione di un fondo studiato per la vettura 2025, ma in una versione molto primordiale. Già oggi, a Maranello, sta girando in galleria del vento un fondo diverso da quello che Ferrari proverà qui a Las Vegas, proprio perché l’intento non è valutarne l’impatto prestazionale, ma analizzare se la strada seguita è quella giusta e se la galleria del vento assicura dati in uscita corrispondenti al mondo reale, un qualcosa che ha spesso messo in crsi le squadre di F1 con le vetture ad effetto suolo.