Sarà un GP Italia particolare per Carlos Sainz, giunto all’ultimo gara davanti ai tifosi italiani con la tuta della Ferrari. Lo spagnolo ha analizzato le recenti difficoltà della Ferrari dimostrandosi cautamente ottimista per il prosieguo della stagione, prima di tracciare un bilancio della sua esperienza con la scuderia di Maranello.
Sainz: “A Zandvoort non è stato un problema di bouncing”
La Ferrari si presenta a Monza con una SF-24 profondamente rinnovata, ma anche sulla scia dello strano weekend di Zandvoort. Disastrosa al sabato, la vettura di Maranello è rinata alla domenica, consentendo a Sainz e Charles Leclerc di recuperare un totale di 8 posizioni su una delle piste più difficili per i sorpassi.
Cercando di dare una spiegazione a quanto accaduto nel weekend del GP Olanda, Sainz ha dichiarato: “Il bouncing da più fastidio in qualifica, perché si va più veloce, si mettono più G e quindi il fondo salta di più rispetto alla gara. Il problema di Zandvoort non è stato il bouncing, ma tanti altri problemi in qualifica che non ci hanno fatto massimizzare il potenziale. In gara invece lo abbiamo fatto e siamo andati anche più veloce delle aspettative. A Zandvoort è andata male il sabato, se guardiamo le ultime gare eravamo a circa 2 decimi da McLaren. E la gara più o meno è andata così, decimo più decimo meno. Quello che non c’entra nulla è stata la qualifica. Abbiamo analizzato e ci sono delle teorie, ma per sapere il motivo esatto, dovremmo tornare a Zandvoort nelle stesse condizioni e capire se va meglio. Monza è molto diversa, una delle piste più particolari del calendario“.

Parlando delle differenze tra sabato e domenica, Sainz ha ricordato come la SF-24 rispetto alle vetture degli ultimi anni sia volutamente una monoposto molto più adatta alla gara che alla qualifica: “A Spa non eravamo messi male, in linea con gli altri weekend. La macchina è l’opposto dell’anno scorso ed era l’obiettivo di lavoro, anche se poi forse abbiamo esagerato con lo spostamento verso la gara, ma questo è un’altra questione“.
Il bouncing è un problema che attanaglia la Ferrari fin dall’esordio dell’attuale regolamento tecnico, entrato in vigore nel 2022: “Penso che i miei feedback siano stati presi in considerazione, ma è ovvio che come pilota vuoi sempre di più con gli aggiornamenti – ha detto Sainz a riguardo – Io mi lamentavo del bouncing dal 2022 perché mi dà fastidio. E che nel 2024 ci sia ancora mi dà fastidio perché so che senza di questo potrei andare più veloce, ma non vuol dire che non mi ascoltino. Questo è quello che vorrei, ma se si può fare o no è un’altra cosa“.
L’inseguimento alla McLaren e i due decimi decisivi
Da questo weekend si apre una fase molto importante per la Ferrari. Gli aggiornamenti diranno che il Cavallino Rampante potrà tornare a lottare per la vittoria nell’ultima parte di stagione, anche se Leclerc ha messo le mani avanti riguardo agli effetti delle novità sulla pista di Monza. Sulla possibilità di vincere nei prossimi gran premi, Sainz ha detto: “Tutto dipenderà se la macchina potrà farlo. Se siamo come nelle ultime 8 gare, avremo poche possibilità di vincere. Conta la performance della macchina. Hamilton e George possono vincere a Spa e poi fare quella gara a Zandvoort, perché dipende dalla macchina. Queste 4 squadre sono ad un livello alto e c’è solo 1-2 decimi tra di noi, come piloti non possiamo fare molta differenza. Vediamo gli aggiornamenti. Io sogno qualche vittoria“.

Lando Norris, McLaren MCL38, leads Oscar Piastri, McLaren MCL38, and Carlos Sainz, Ferrari SF-24
Parlando dell’andamento della stagione, con l’altalena di prestazioni tra i team che inseguono la McLaren, Sainz ha sottolineato come la Ferrari si trovi anche a dover gestire una maggior pressione da parte di media e tifosi: “Sono sicuro che quando la Mercedes fa 1-2 e il turno dopo 7-8 non è un dramma, ma qui in Ferrari sì. Non so se dipenda da voi giornalisti o cosa, ma sembra sempre che finisca il mondo. In realtà succede per tutti, tutti portiamo aggiornamenti e a volte funzionano o no. Quello che mi è chiaro è chi capisce meglio le macchine: prima era la Red Bull, ora è la McLaren. Noi altri team facciamo fatica a trovare anche quei 1-2 decimi che ci mancano per essere con la McLaren. Cosa possiamo fare questo weekend, non so dirlo fino a quando non proverò gli aggiornamenti. Essere ottimista invece sì, dico che eravamo forti a Zandvoort in gara ed eravamo forti anno scorso qui“.
L’ultima Monza in Rosso
Il GP Italia 2024 sarà anche l’ultima occasione per Sainz di gareggiare da pilota della Ferrari davanti ai tifosi italiani. Un weekend speciale reso ancora più particolare dal suo trentesimo compleanno che cadrà proprio domenica: “Malinconia? Sì e no – ha detto lo spagnolo – No perché compio 30 anni indossando la tuta Ferrari, a Monza, con probabilità di podio o vittoria. E quindi sfrutto questo momento e me lo godo, è la cosa più importante per me nella vita. Ho vinto delle gare ed ho fatto 4 anni con Ferrari. Non c’è malinconia, né delusione per la mia ultima. C’è più la voglia di sfruttarla. Soprattutto perché non so se avrò altre occasioni o no. Il regalo che vorrei farmi? La vittoria“.

Sainz vuole godersi questo ultimo bagno di folla in Rosso e con il pensiero torna al suo esordio al volante della Ferrari, nell’inverno del 2021: “I weekend di F1 diventano quasi una routine, ma ora ho provato a fermarmi un po’ e godermi tutte le sensazioni e i momenti con i tifosi. Dalla pole position dell’anno scorso e dal podio, oltre alla vittoria di Singapore, penso che i tifosi mi supportino ancora di più, la connessione è diventata ancora più forte e provo a godermela il più possibile. Ho capito quanto fosse speciale Ferrari con il primo test a Fiorano, quando ho messo su la tuta rossa, sono salito sulla macchina rossa e c’era mio padre emozionato con me. Questo è un ricordo che non dimenticherò mai. Poi la prima Monza, la pole l’anno scorso, le persone che gridano il mio nome. Lo racconterò ai miei figli e nipoti, cosa facevo io anni prima, cosa ho provato. I tifosi mi supportano e si fanno sentire, mi lasciano anche delle lettere e mi dicono delle belle parole, mi augurano il meglio e mi seguiranno in Williams. Questo viene da tifosi che amano e sono appassionati di Ferrari ed avere queste parole verso un pilota è proprio un bel sentimento da ricevere“.
Le migliori prestazioni in Ferrari e le valutazioni della gente
Guardando ancora al suo quadriennio in Ferrari, Sainz ritiene che molte delle sue migliori prestazioni sia rimaste nascoste dal risultato finale non esaltante: “Non so se Monza e Singapore 2023 sono state le mie prestazioni migliori, sono state sicuramente le più visibili per il risultato. Ma avevamo una macchina veloce. Però ricordo weekend dove ho performato a livelli altissimi ma ero quinto sesto e non nelle posizioni da podio. Dipende tutto da quanto è veloce la macchina. Sono sempre ottimista ma realista prima dei weekend. Ho bei ricordi dell’anno scorso, so che sarà difficile fare la pole o vincere, ma possiamo avere un buon weekend“.
Lo spagnolo non ha sfigurato nell’esperienza al fianco di Leclerc, anche se tra gli appassionati pare godere di minor considerazione rispetto ai top driver dell’attuale F1. Sainz però ritiene che nel paddock il suo valore sia chiaro, motivo per cui la Williams ha deciso di investire su di lui a partire dal prossimo anno: “Penso che la gente che mi deve valutare bene, mi valuta bene. Mi sento valutato bene dai piloti, dai team principal e le squadre e da chi conosce questo sport. Per questo non mi sono mai sentito sottovalutato. Il mio talento e i miei punti di forza si vedono ogni anno su 24 gare e sono in grado di dimostrarlo“.



