WEC | Austin: Porsche è tornata, vittoria su Ferrari e Peugeot, beffa AF Corse in GT3

Set 8, 2025

Matteo Pittaccio

Porsche Penske ha portato a casa la vittoria di un’imprevedibile e caotica Lone Star Le Mans, tornando al successo nel WEC ad un anno dall’ultimo acuto. Laurens Vanthoor, Matt Campbell e Kevin Estre sono stati i primi a passare sul traguardo, conquistando un trionfo nato dalla perfetta gestione delle condizioni meteo. La gara, infatti, è rimasta congelata in regime di Safety Car per pioggia, poi si è passati alla bandiera rossa per una svista della Direzione Gara, rea di aver mandato in pista due Safety Car.

Partita ufficialmente con quattro ore restanti, la 6 ore di Austin ha visto Ferrari e Porsche Penske lottare per le prime posizioni, con il marchio di Weissach ad avere la meglio grazie all’attacco aggressivo di Estre su Pier Guidi nella ripartenza avvenuta a due ore dalla fine. In quel momento i due si sono anche toccati e la Ferrari #51 ha rimediato la foratura dell’anteriore sinistra, mentre Estre ha artigliato un primo posto mai più mollato. Il contatto è stato investigato, ma la direzione gara non ha preso provvedimenti. Evidente la differenza fatta dall’equipaggio numero 6 nei momenti decisivi, soprattutto rispetto all’auto gemella di Christensen, Andlauer (in testacoda durante la SC ma competitivo nel primo stint) e Jaminet, solamente decima al traguardo.

FERRARI MANCA LA VITTORIA, MA LE CLASSIFICHE SORRIDONO

Nonostante il mancato successo, a rendere giustizia agli sforzi Ferrari ci hanno pensato Nicklas Nielsen, Antonio Fuoco e Miguel Molina, secondi al traguardo al termine di una gara vissuta costantemente in battaglia. Regolata la Cadillac-Jota #12, costretta per di più ad uno splash&go nel finale, la 499P #50 ha battuto la Peugeot #94 di Stoffel Vandoorne, superato con successo da Molina dopo l’ultima, rapida sosta.

Un secondo posto utilissimo anche per il morale dopo la squalifica di Le Mans e il mancato arrivo in zona punti ad Interlagos. Quanto alla #51 del trio Pier Guidi/Calado/Giovinazzi, la posizione al traguardo è stata la quinta, utile a tutelare la leadership nel Mondiale Piloti, anche se le possibilità di lottare per la vittoria sembravano più che concrete. Più complessa del previsto la corsa della #83, partita dalla Pole ma solo settima alla fine. Le difficoltà sono iniziate a metà gara e poi ci si è messo anche un contatto causato da Farfus, in lotta con Drudi, in curva 15. Tra questo problema ed un ritmo altalenante sul bagnato più pesante la gara ha offerto poche gioie al team di Piacenza.

Ferrari WEC

Fonte: Ferrari Hypercar – X

PEUGEOT, FINALMENTE IL PODIO

Tra le due 499P si è piazzata Peugeot con entrambe le 9X8. Finalmente un risultato concreto per Peugeot, capace di fare la differenza nelle condizioni miste del finale di gara. La pista via via più asciutta, ma non adatta alle slick per le Hypercar, ha messo in risalto la LMh francese, sul podio con Vandoorne/Jakobsen/Duval e al quarto posto con di Resta/Jensen/Vergne. Senza dubbio il miglior risultato complessivo per Stellantis da quando corre con la 9X8.

Sensazioni opposte, invece, per Cadillac e Jota, le cui chance di podio si sono sgretolate nell’ultimo stint: la #12 di Lynn/Nato/Stevens ha, come detto, imboccato la corsia box a pochi minuti dalla fine scendendo all’ottavo posto dopo aver lottato aspramente con Molina per la seconda piazza. La #38 di Bamber/Bourdais/Button ha fatto leggermente meglio, archiviando la Lone Star Le Mans al sesto posto. Alla luce di questi risultati, del 2° e del 5° posto delle Ferrari, Cadillac ha però perso terreno nel Mondiale Costruttori, per la gioia di Maranello.

TOYOTA, BMW E ALPINE LE GRANDI DELUSE. ASTON MARTIN KO NEL FINALE

La gara texana è da dimenticare in fretta sia per Toyota Gazoo Racing, BMW e Alpine. Nelle difficoltà la squadra giapponese ha comunque portato a casa un ottavo posto con la GR010 #8 di Buemi/Hartley/Hirakawa, mentre la #7 è precipitata quando Lopez (sostituto dell’infortunato Conway) si è insabbiato in curva 14 dopo esser già incappato in un testacoda nello stesso giro.

Passando ad Alpine, gara andata storta dal momento in cui Makowiecki ha perso il controllo per acqua planning della A424 #36 in curva 2, sbattendo e rovinando specialmente il posteriore. L’auto gemella non ha fatto meglio dell’undicesimo posto, precedendo l’unica BMW arrivata al traguardo. Poco da fare per Il marchio bavarese supportato da WRT, a partire dal ko tecnico della #20, parcheggiata da René Rast in regime di Safety Car per un problema al sistema di isolamento dell’ibrido, a quanto pare danneggiato dalla quantità di acqua depositata sulla M Hybrid V8. Il dodicesimo posto della #15 di Marciello/Magnussen/D. Vanthoor non ha salvato il bilancio di un weekend deludente.

Grande rammarico anche per Aston Martin, le cui Valkyrie LMh hanno alzato bandiera bianca a 15 giri dalla fine dopo aver corso per più stint in top10, riscontrando però molti problemi nella gestione delle temperature delle gomme, anche quelle da bagnato.

Wec austin

Fonte: United Autosports – X

 

FERRARI PRIVATA DEL SUCCESSO IN LMGT3, VINCE MCLAREN E ROSSI VA A PODIO

In LMGT3 colpi di scena a non finire, anche dopo la bandiera a scacchi. Negli ultimi giri è successo di tutto: Ben Barker (Ford Proton #77) e Richard Lietz (Porsche Manthey #92) sono rimasti in pista con le gomme da bagnato, mentre gli altri hanno puntato sulle slick. Sfruttando il vantaggio prestazionale, Davide Rigon ha inanellato una serie di sorpassi che lo hanno proiettato verso la vittoria nonostante un problema al cambio.

Tuttavia, il primo posto ottenuto al traguardo si è trasformato in una terza posizione per la penalità di cinque secondi comminata per il contatto con Barker in curva 11. In questo modo è stata promossa sul gradino più alto la McLaren United Autosports #95 di Gelael/Sato/Leung, che hanno così regalato a Woking la prima vittoria nel WEC. Rigon, Castellacci e Flohr hanno anche perso il secondo posto, appannaggio della BMW WRT #46 di Kelvin van der Linde, Valentino Rossi e Ahmad Al Harthy, tornati sul podio dopo cinque mesi di astinenza.

Degno di nota il lungo confronto tra Rossi e Pera su una pista molto bagnata, sicuramente tra i momenti più emozionanti di tutta la gara. Il pluricampione del Motomondiale ha dimostrato un buon passo, anche se il drive-through per aver violato le procedure in VSC ha spedito la #46 fuori dalla zona punti. Senza commettere errori e trainato dal grande ritmo di van der Linde, il team è riuscito recuperare a salire sul podio.

Valentino Rossi WEC

Fonte: BMW M Motorsports – X

MANTHEY SBAGLIA, MA GUADAGNA IN CLASSIFICA

La decisione di rimanere sulla mescola da bagnato non ha pagato né per la Ford Proton #77, passata anche dalla McLaren United Autosports #59 e dalla Aston Martin THOR #27, né per la Porsche Manthey #92. I due equipaggi appena citati hanno lasciato Austin al sesto e settimo posto, anche se al team di punta Porsche, composto da Lietz/Pera/Hardwick non è andata così male in ottica campionato. Questo perché a cinque giri dalla fine AF Corse ha chiamato ai box la 296 #21 di Rovera/Mann/Heriau, crollati al dodicesimo posto e fuori dai punti.

WEC | LONE STAR LE MANS, RISULTATI

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