Stella spiega le difficoltà di Piastri e dove Norris sta facendo la differenza

Ott 26, 2025

Jacopo Moretti

È servito tornare su un tracciato “anomalo” come quello di Città del Messico per rivedere la McLaren nella sua forma migliore. Mentre i rivali inseguivano l’equilibrio tra grip e gestione degli pneumatici, sul liscissimo asfalto dell’autodromo dedicato ai fratelli Rodriguez la scuderia di Woking ha avuto il coraggio di compiere una scelta netta. E il giro monstre di Lando Norris in qualifica è stata la conferma che il team cercava.

LA SCELTA MCLAREN E LA DIFFERENZ SU RED BULL:

In Messico, si sa, l’altitudine alza i battiti e spegne la potenza delle appendici aerodinamiche, stringendo ancor più la finestra di utilizzo degli pneumatici. In sostanza, avere le gomme di qualche grado fuori temperatura significa ritrovarsi improvvisamente fuori ritmo. Ed è qui che la McLaren ha fatto la differenza, gestendo alla perfezione l’asse posteriore. Per farlo, ha scelto di andare in una direzione opposta rispetto ai rivali di Red Bull.

Se gli ingegneri di Milton Keynes, scottati dai long run tutt’altro che promettenti del venerdì, hanno scelto di ammorbidire il preciso anteriore della RB21 nella speranza di salvaguardare il retrotreno, a Woking hanno fatto l’opposto. Ala anteriore più carica e una monoposto precisissima in inserimento curva. Una scommessa rischiosa, favorita, però, dalle eccellenti doti di gestione degli pneumatici, specie al posteriore, della vettura inglese.

NORRIS IN STATO DI GRAZIA, PIASTRI IN AFFANNO. IL COMMENTO DI STELLA

L’azzardo degli ingegneri McLaren si è presto rivelato un importante asso nella manica, con Norris inarrivabile in qualifica. Per stessa ammissione dell’inglese, l’ultimo tentativo del Q3: “mi ha riportato alle sensazioni di Montecarlo. Non capita spesso di sentire che tutto è come deve essere, che la macchina risponde alla perfezione. Ho preso qualche rischio solamente in frenata, e quando ho visto il mio tempo finale non potevo crederci”. Una magia che però non è stato in grado di replicare il leader del mondiale, Oscar Piastri. L’australiano da qualche GP è parso appannato e un eventuale successo del suo coinquilino di box sarebbe un duro colpo in ottica mondiale.

E proprio sulla differenza tra i due piloti papaya ha voluto soffermarsi anche il team principal di Woking, Andrea Stella. “Il giro di Lando è stato perfetto, in ogni curva, credo che fosse davanti in ogni settore – ha spiegato l’ex Ferrari – la nostra macchina oggi funzionava bene in quasi tutte le condizioni e lui ha saputo sfruttarla al meglio. Oscar, invece, perdeva qualche millesimo in ogni curva. Insomma, nessun particolare errore, ma piccoli distacchi che, accumulati su un tracciato dallo scarso grip, hanno comportato la grande distanza in termini cronometrici (+ 0.588) tra i due. Credo sia anche una questione di sensazioni – ha confermato Stella – quando la pista diventa più scivolosa, devi essere preciso ovunque, come abbiamo visto anche ad Austin. Lando c’è riuscito benissimo, Oscar deve lavoraci, ma sono certo che ci arriverà presto”.

STELLA: “PIASTRI AL SUO TERZO ANNO IN F1 MA IMPARA ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE”

Le difficoltà di Piastri si riflettono, poi, anche sul passo gara, dove Norris ha mostrato di avere un buon vantaggio nel corso di tutte le sessioni di libere: Quando gli pneumatici sono usurati e la vettura tende a scivolare Lando va sempre bene – spiega Stella – in qualifica si sono verificate condizioni simili, ecco spiegato il distacco. Oscar è un pilota che predilige una vettura con tanta trazione”. Ma attenzione, Non bisogna dimenticare che Oscar è al suo terzo anno in F1. Sta imparando alla velocità della luce, per cui non ho dubbi che elaborerà le informazioni e le metterà presto in pratica”.

Al netto del sabato deludente, secondo il team principal di Orvieto il passo della McLaren permetterà così a Piastri di recuperare posizioni in gara: “Entrambi i piloti hanno mostrato un ottimo passo e non ho dubbi che Oscar riuscirà a risalire. È importante prima di tutto per la squadra ma anche per il suo campionato. Per quanto riguarda noi, abbiamo saputo comprendere bene la vettura e il pacchetto attuale. E, in effetti, la MCL38 vista finora a Città del Messico è sembrata inarrivabile. Se sarà il degrado a decidere la corsa, Piastri e Norris avranno un vantaggio non indifferente. Ma attenzione alla partenza. Norris ha una grande occasione, partendo dalla pole, ma il lungo rettilineo iniziale non assicura che sarà l’inglese ad entrare per primo nel Foro Sol. E se davanti dovesse esserci la Ferrari, superare la rossa in pista non sarà semplice,

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