Dalle polemiche nei primi giri allo swap tardivo: la frustrante gara Mercedes

Ott 28, 2025

Chiara Scaccabarozzi

La gara in Messico ha regalato scintille dal primo all’ultimo giro: già in curva 1 della prima tornata si è capito che non sarebbe stato risparmiato nessuno con una lotta aperta che ha coinvolto i due piloti Ferrari e Verstappen e che scatenato polemiche da parte dei piloti che stavano alle loro spalle. Russell, insieme ad Alonso, ha subito criticato la gestione delle penalità da parte della commissione, soprattutto dopo un’uscita di pista di Verstappen che l’ha fatto scivolare in settima posizione nei primi giri. La frustrazione del britannico aumenta a gara in corso, quando ha invocato uno swap con Antonelli, arrivato troppo tardi, che gli ha impedito di poter lottare con Bearman per la quarta posizione. In Messico la gestione gara macchinosa e lenta da parte della Mercedes ha impedito ai piloti di lottare al massimo delle loro capacità in un momento in cui potevano ambire alla P4. Invece, i due alfieri delle Frecce d’Argento si sono dovuti accontentare di un sesto e un settimo posto, superati nelle battute finali anche da Piastri. Con questi risultati, la scuderia di Brackley ha perso la seconda posizione in classifica Costruttori ai danni di Ferrari.

LE PRIME POLEMICHE IN PARTENZA: “È COME UNA GARA DI TOSAERBA”

Le polemiche iniziano già dalla partenza con una lotta senza esclusioni di colpi in curva 1 che ha obbligato Verstappen e Leclerc a tagliare sul prato per evitare il contatto. L’olandese è stato nuovamente protagonista di un’altra bagarre con il vecchio rivale Hamilton, da cui è scaturita una penalità di 10 secondi per il britannico dopo una sua escursione sull’erba. Spettatore non pagante dei duelli è stato Russell, che dalla quarta posizione di partenza è subito scivolato in quinta e poi in settima proprio a causa di questi tagli di pista. “Non capisco come tre piloti possano tagliare la prima curva e continuare semplicemente nella posizione in cui sono entrati”, ha affermato il britannico che già in gara aveva chiesto uno scambio di posizioni con Verstappen, “È come se ti permettessero di rischiare tutto e poi, se sbagli, ti dessero una carta ‘esci gratis di prigione’. Quando Max e Lewis si sono scontrati, Lewis ha ricevuto una penalità, giustamente, ma Max era fuori pista ed è rientrato. Per me era il posto sbagliato al momento sbagliato e ho perso tre posizioni”.

In diversi circuiti questo problema è stato ovviato con la sostituzione dell’erba con la ghiaia, che impedisce l’immediato ritorno in pista senza conseguenze per le monoposto. Alla luce di quanto visto negli ultimi anni, e non solo, Russell invoca un cambio: “Ovviamente ero piuttosto frustrato, ma tutto è nato dal primo giro. In definitiva dipende dal circuito e qui c’è questa carta ‘esci gratis di prigione’. Se ci fosse la ghiaia, nessuno si comporterebbe così. L’abbiamo visto quasi ogni anno che siamo venuti qui. L’anno scorso è stato Carlos, l’anno prima Charles e 10 anni fa Lewis. È come una gara di tosaerba. Qualcosa deve cambiare lì. Non dovrebbe funzionare così.”

GLI ORDINI DI SCUDERIA DELLA DISCORDIA

Dopo i primi giri dove ha perso diverse posizioni, Russell è chiamato alla rimonta per ottenere il miglior piazzamento possibile, soprattutto in ottica Costruttori dove la Mercedes si gioca il secondo posto con la Ferrari, che l’ha sorpassata grazie alla P2 e alla P8 ottenute da Leclerc e Hamilton. Qualcosa però non è andato come avrebbe dovuto nel team di Brackley, la cui gestione degli ordini di scuderia ha fatto innervosire il britannico. Nella sua lotta con Hamilton, Verstappen ha costretto Russell a uscire in curva 5; Bearman e Antonelli hanno così approfittato del lungo per sorpassarlo, facendolo scivolare quindi in settima posizione. Dopo essere rimasto in pista per tre giri in più rispetto al compagno di squadra, al 32° il 27enne comincia a vedere gli scarichi dell’italiano e si riesce a portare in zona DRS.

Dopo altri due giri, inizia la discussione con la squadra: Russell, più veloce di Antonelli, vuole uno scambio di posizioni per mettersi a caccia di Bearman. Lo scambio di battute nei team radio diventa sempre più incalzante, fino a culminare in un: “Ho una f******a McLaren nel c**o. Vuoi che la lasci passare?” , quando vede Piastri avvicinarsi sempre più. Il tanto atteso scambio arriva al giro 41, quando diventa evidente come Kimi non sarebbe stato in grado di avvicinarsi a Bearman.

Il ‘prezzo’ dello swap per il britannico è di restituire la posizione al compagno di squadra nel caso in cui non fosse riuscito a guadagnare posizioni. E così è stato: il britannico non è riuscito a far meglio, subendo addirittura il sorpasso di Piastri. Ero nel treno DRS dietro Kimi quando lui era dietro Ollie e ho visto che era in difficoltà. Stava scivolando e io mi sentivo bene”, ha spiegato Russell, Pensavo di poter attaccare Ollie, che non aveva il DRS, ma credo che abbiamo aspettato troppo. Abbiamo impiegato sei o sette giri prima di decidere di invertire le posizioni e, a quel punto, la mia macchina, i miei freni e le mie gomme si stavano surriscaldando. O lo facciamo subito o non lo facciamo affatto”. A pochi giri dalla fine, Antonelli ha ricordato al box del contro-swap, avvenuto puntuale. Il bolognese termina così la gara in sesta posizione e Russell in settima. Interpellato dai media, il britannico aggiunge: “Di solito lavoriamo come una squadra e lottiamo per la seconda posizione in campionato. Dobbiamo sederci e parlare come una squadra: non sto lottando contro Kimi in un campionato o in una lotta, stiamo lottando contro Ferrari e Red Bull per il secondo posto in campionato, e abbiamo concluso al sesto e settimo posto. Le cose sarebbero potute andare diversamente”.

Risultato che non fa contento nessuno dei due piloti. Anche Antonelli, infatti, non è soddisfatto della posizione in cui è arrivato. La frustrazione aumenta se si pensa che la Mercedes è scesa al terzo posto nella classifica Costruttori, un punto dietro la Ferrari. “P6 un po’ deludente. All’inizio ho commesso un errore: ho bloccato il posteriore in curva 1 e sono andato dritto, perdendo la posizione a favore di Bearman“, ha detto Antonelli, “Poi è stata una gara molto dura. Eravamo tutti sullo stesso treno, molto vicini gli uni agli altri. Abbiamo provato a scambiarci le posizioni con la squadra, ma purtroppo non ha funzionato. È così che stanno le cose. Ora cerchiamo di andare avanti.”

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