La Red Bull esce dal GP di Spagna con un solo punto raccolto da Max Verstappen, con il pilota olandese che si trova ora a -49 da Oscar Piastri, leader del mondiale piloti davanti a Lando Norris (-10), dopo essere riuscito ad ottimizzare tutto il primo terzo di stagione. L’obiettivo di arrivare in Spagna con un distacco al massimo di una vittoria (25 punti) era infatti stato centrato, ma gli errori commessi dalla Red Bull stessa e poi da Max Verstappen hanno cancellato quanto di buono era stato fatto fino a quel momento.
Red Bull migliore di Miami ma ha pagato (ancora) una gestione gomme peggiore rispetto alla McLaren
Nel primo terzo di questa stagione si è sempre notato in maniera molto evidente come la McLaren faccia una differenza sempre più importante man mano le temperature della pista aumentano. I massimi distacchi li abbiamo visti nelle sessioni diurne del Bahrain e di Jeddah, nonché nel caldo fine settimana di Miami, per poi riconfermarsi in Spagna dove il Gran Premio si è corso con ben 50°C di asfalto. E’ chiaro che soprattutto per questo, è inutile trarre delle conclusioni definitive su quanto e come abbia inciso la nuova direttiva tecnica sulla MCL39, poiché il vantaggio in determinate condizioni è ben più grande di quanto la direttiva poteva spostare in termini cronometrici. C’è però da sottolineare come, rispetto al GP di Miami dove la McLaren aveva annichilito la concorrenza rifilando la bellezza di 37 secondi in 57 giri (oltre 6 decimi giro medi) alla prima Mercedes, 40 alla prima Red Bull e addirittura 57 secondi alla prima Ferrari, gran parte dei concorrenti si siano avvicinati nel GP di Spagna. “E’ chiaro che abbiamo la macchina migliore in media, e sembriamo più forti in gara che in qualifica, ma è altrettanto chiaro che gli altri stanno recuperando terreno. I nostri distacchi in gara erano probabilmente molto più ampi all’inizio dell’anno rispetto ad ora.” ha confermato Lando Norris. Prendendo proprio il GP di Spagna, Piastri poteva contare su un vantaggio di soli 6 secondi nei confronti di Verstappen, 22 sulla Ferrari di Leclerc e 25 sulla Mercedes di Russell prima che entrasse la Safety Car.

Il passo in avanti più importante lo ha fatto la Red Bull, anche considerando che il gap avrebbe comunque potuto sicuramente aprirsi, perfino raddoppiarsi, nell’ultimo stint di gara. Non è un caso, visto che la Ferrari sta correndo ormai dal Bahrain con la stessa specifica di vettura, la Mercedes sembra essere quella che ha pagato maggiormente nel bilanciamento l’introduzione di ali anteriori più rigide, mentre il team di Milton Keynes è migliorato molto rispetto alle primissime gare stagionali grazie al pacchetto introdotto tra Jeddah, Miami e Imola. Un passo in avanti che comunque ancora non basta per mettere davvero in difficoltà la McLaren quando c’è da mantenere sotto controllo il più possibile le temperature dell’asse posteriore. Non è un caso che in casa Red Bull siano molto concentrati sul cercare di portare in pista (nel brevissimo periodo) il prima possibile un nuovo aggiornamento nella zona dei corner ruota, per cercare di effettuare un nuovo e più importante passo in avanti nella gestione delle gomme.
Ma Red Bull è delusa: pensavano di essere più vicini alle McLaren in Spagna
La strategia a 3 soste è una conseguenza di ciò, anche se non era il piano A del team anglo austriaco ma è stata decisa nella primissima parte di gara, quando le McLaren giravano 4 decimi più forti della RB21 di Verstappen. Un gap più importante del previsto da parte degli uomini Red Bull, che vedevano in Barcellona come un circuito dalle caratteristiche ‘amiche’, seppur con le difficoltà delle alte temperature da gestire, che vedevano quindi la McLaren partire da favorita. “In queste condizioni normalmente non possiamo ancora battere la McLaren, ed è per questo che abbiamo optato per una strategia a tre soste, ma la cosa preoccupante è che pensavamo di essere più vicini“ ha fatto sapere Helmut Marko alla TV austriaca ORF. “Il gap maggiore del previsto non è tanto da associare a come la direttiva tecnica ha colpito la McLaren, che è in linea con quello che si aspettavamo, quanto per una RB21 che ha sottoperformato rispetto alle attese.” ci ha fatto sapere una fonte vicina alla squadra di Christian Horner

Anche la McLaren è rimasta sorpresa dal fatto che il team di Milton Keynes fosse così lontano, soprattutto in qualifica. “Pensavamo che sarebbero stati una minaccia per noi questo fine settimana” – ha detto Oscar Piastri – “Probabilmente siamo stati un po’ più veloci del previsto rispetto alla Red Bull, perché erano con noi ma più per strategia che per velocità pura”. Tuttavia, in casa McLaren son ben consci che gli avversari, su altre tipologie di piste e diverse condizioni ambientali, potranno nuovamente avvicinarsi e addirittura essere anche migliori, com’è stato il caso di Imola dove a Woking pensavano di essere un pò più veloci ed invece ne sono usciti da seconda forza, dietro il duo Verstappen-RB21. Pertanto, la buona prestazione nel GP di Spagna non è una garanzia per le gare future, seppur il regalo della Red Bull e di Max Verstappen abbiano permesso al team di Woking di allungare ulteriormente in entrambi i mondiali.



