L’ultima gara prima della sosta estiva, sul circuito dell’Hungaroring, è stata interessante anche dal punto di vista strategico e degli pneumatici, con alcune scelte diverse tra i vari team e i piloti. Purtroppo il circuito ancora una volta conferma come sorpassare sia difficile, anche a causa delle turbolenze e del DRS. Una volta che si sono creati trenini DRS, è molto complicato per chiunque recuperare posizioni. E’ quasi tempo delle ‘vacanze’, ma ci sono ancora pochi giorni di lavoro e qualche squadre è ancora a Budapest per i test Pirelli che inizieranno domani.
Uno sguardo alla gara con le parole di Mario Isola
Il vincitore della gara, Lando Norris, ha sfruttato a suo vantaggio una partenza deficitaria e usato la strategia a singola sosta per vincere, ‘beffando’ Oscar Piastri che – insieme a Charles Leclerc – ha seguito la strategia consigliata a 2 soste. Nei 70 giri dell’Hungaroring abbiamo visto utilizzate tutte e tre le mescole. C’è stato un solo ritiro, quello di Ollie Bearman; gli altri piloti si sono divisi equamente tra chi ha seguito il piano delle due soste (nove piloti) e chi una sosta sola (10). Lo stint più lungo è stato di Esteban Ocon che ha coperto 55 giri cn la Hard, mentre con la gomma Media sono arrivati a 40 tornate Gabriel Bortoleto e Liam Lawson. In Red Bull hanno fatto anche uno stint con la Soft di 17 giri con Yuki Tsunoda. “Sulla carta, la doppia sosta era più veloce ma il calo delle temperature rispetto alle libere di venerdì (circa una decina di gradi in meno) ha chiuso leggermente la forbice fra le due opzioni, anche perché il degrado termico è risultato inferiore, per tutte e tre le mescole, rispetto a quanto si era visto due giorni fa.” ha dichiarato Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli.

“Onestamente, pensiamo che la doppia sosta sia stata comunque la strategia migliore – basta guardare il distacco accumulato da Alonso, quinto, rispetto a Russell. L’eccezione è stata Norris, che ha optato per la sosta singola una volta trovatosi in quinta posizione dopo il primo giro: la poca differenza di prestazione fra Medium e Hard e l’evidente difficoltà di effettuare sorpassi fra vetture con un passo di gara abbastanza simile hanno pagato il rischio di provare una strategia contro pronostico, anche perché in quel momento non aveva molto da perdere.” un pensiero, quello di Isola, che segue quello espresso da Frederic Vasseur nel dopo gara.

Prima della sosta, un ultimo test per le mescole 2026: ecco scuderie e piloti impegnati
Come avevamo anticipato, la Ferrari rimarrà a Budapest per disputare i test Pirelli di questa settimana. Non sarò però l’unica squadra a prendervi parte. Mario Isola spiega tutto: “Martedì 5 e mercoledì 6 ci saranno ancora due giorni di test dedicati allo sviluppo delle gomme 2026. Il menù prevede la validazione delle costruzioni – la cui omologazione deve essere completata entro il 1° settembre – e lo sviluppo delle mescole più morbide, in particolare quelle dalla C3 alla C5. A supportarci saranno nella prima giornata la McLaren con Norris e la Racing Bulls con Lawson, nella seconda la Ferrari con Leclerc mentre l’Alpine sarà in pista entrambi i giorni (il primo con Aron, il secondo con Colapinto ad alternarsi con Gasly)”.



