Dopo aver monopolizzato le prove libere in Ungheria, arriva il primo colpo di scena per la McLaren: nelle qualifiche all’Hungaroring vengono battute da Leclerc che scatterà dunque dalla prima casella al fianco di Piastri. Norris partirà dalla terza piazza, a soli 41 millesimi da Charles. È un risultato inatteso, che ha lasciato con l’amaro in bocca i due piloti papaya, mentre ha sorpreso anche lo stesso monegasco della Ferrari, in difficoltà a inizio sessione e poi abile a sfruttare il cambiamento delle condizioni meteo. Al termine delle qualifiche, i due rappresentanti di Woking e il team principal Stella si sono detti condizionati dal vento improvviso che è sceso a Budapest. Se entrambi sono consapevoli del vantaggio prestazionale delle due MCL39, temono però il rivale in rosso, indicato ovviamente come possibile vincitore.
PIASTRI: “VENTO HA CAMBNIATO TUTTO. NON MI ASPETTAVO DI ESSERE DIETRO LECLERC”
Il vantaggio che la McLaren ha mostrato nelle libere rispetto agli avversari è stato polverizzato nelle qualifiche, dove Piastri e Norris hanno accusato l’aumento del vento in pista e non sono riusciti a migliorare i primi tentativi nel Q3, rimanendo rispettivamente secondo e terzo. “Il vento ha cambiato tutto. Sembra patetico magari dare la colpa al vento, però è cambiato di 100° dal Q1 al Q3 e questo ha cambiato totalmente la percezione di tutte le curve. Il mio primo giro nel Q3 è stato tremendo. Mi sembrava che il secondo fosse molto migliore, ma poi è stato ancora più lento. È difficile da valutare in queste condizioni”, spiega Piastri al termine della sessione. Con l’incredibile pole Leclerc non può non essere tra i favoriti per la vittoria: “Non sarà facile battere Charles: è stato veloce per tutto il weekend e sul passo gara è molto vicino a noi come prestazioni, sul giro secco sulla carta era più indietro, ma oggi ha fatto un lavoro migliore rispetto a noi. Non mi aspettavo di essere secondo dietro la Ferrari, quindi sarà una gara divertente.”

NORRIS: “LECLERC HA RISCHIATO DI PIÙ, MA NOI ERAVAMO LENTI”
Ancora una volta il meteo ha condizionato quanto abbiamo visto in pista. Nel sabato di Ungheria, le qualifiche sono iniziate col sole, ma verso la fine della sessione dei nuvoloni hanno coperto il circuito e il vento è aumentato. Con il primo tentativo messo in pista, Norris ha conquistato il terzo tempo nel Q3 e a causa delle forti raffiche non è riuscito a migliorarlo. Nulla da togliere a Leclerc, che ha trovato la prima pole stagionale. “Charles ha fatto un buon lavoro nell’ultimo giro”, spiega Lando al termine della sessione, “Probabilmente ha rischiato un po’ di più in queste condizioni, il vento è cambiato molto e sembrava davvero punirci più duramente. Pensavamo di aver fatto dei buoni giri alla fine, ma eravamo lenti”. In campionato il britannico è a 16 lunghezze dal leader Piastri; non deve lasciarsi sfuggire quindi nessuna occasione per poter recuperare terreno e la pioggia prevista per domenica potrebbe cambiare ancora le carte in tavola: “La gara di domani dipenderà dal meteo, ma voglio andare avanti e vincere. Se vincerò recupererò anche dei punti. In gara in genere abbiamo un vantaggio, ma se c’è qualcuno che potrebbe renderci la vita difficile è proprio Charles, perché non era molto più lento di noi in generale. Qui è difficile passare, c’è bisogno di un grosso vantaggio.”
STELLA: “CONDIZIONI DIPENDENTI DAL VENTO: NE ABBIAMO PAGATO IL PREZZO”
“Dopo aver visto le prestazioni della vettura nelle prove libere e anche in Q1 e Q2, non vedevamo l’ora di provare a monopolizzare la prima fila sulla griglia di partenza”, afferma Andrea Stella dopo le qualifiche a Budapest, dove però qualcosa è andato storto nel Q3, “Ma oggi le condizioni erano molto strane, molto dipendenti dal vento. C’è stato un cambiamento dal Q2 al Q3 e devo dire che ne abbiamo pagato il prezzo”. Il team principal della McLaren ha ipotizzato un eccesso di cautela dei suoi due piloti, che non sono riusciti a migliorare le loro MCL39, al contrario di Leclerc con la sua SF-25: “Penso che anche i nostri piloti siano stati un po’ cauti, perché non si sapeva mai che tipo di grip si sarebbe trovato in ogni curva. Quindi siamo andati quattro decimi più lenti rispetto al Q2, mentre Leclerc è andato più veloce e ha meritato la pole position: complimenti a lui e complimenti alla Ferrari”.

Stella ha poi spiegato nel dettaglio come le prestazioni in pista possono cambiare a seconda della direzione del vento, sottolineando come averlo contro possa essere destabilizzante per un pilota mentre guida: “Le monoposto di Formula 1 sono macchine aerodinamiche e avere vento contrario, a favore o laterale influisce notevolmente sull’aderenza in curva, e per i piloti questo non è visibile. Quindi, mentre forniamo ai piloti alcuni riferimenti sulla direzione del vento, in giornate come questa e soprattutto in Q3, il vento era molto forte e molto variabile. Dipende un po’ dalla quantità di rischio che si vuole correre, e poi bisogna apportare alcuni adattamenti in base al comportamento del vento.”



