Prima di arrivare in Cina, Andrea Stella aveva chiaramente affermato come il circuito di Shanghai si potesse non adattare cosi bene alla MCL38. “Ci sono troppi tratti di bassa velocità e tante curve a gomito quindi andremo in Cina per limitare i danni” aveva fatto sapere il team principal McLaren. Un qualcosa che è stato poi ripetuto anche dopo la qualifica della gara principale e dallo stesso Lando Norris a fine gara, quando ha accennato al gap che si aspettava di prendere dalla Ferrari, ossia la bellezza di 35 secondi, più di mezzo secondo al giro. Ed invece, in modo sorprendente anche per il team stesso e grazie anche ad una prestazione sottotono del team italiano, la sua MCL38 è stata l’unica a tener testa alla Red Bull RB20 di Checo Perez, con Max Verstappen che ha svolto, per l’ennesima volta, un altro mestiere.
Stella: “La P2 di Norris un risultato inaspettato perché credevamo di essere più in linea con quanto visto nella Sprint”
La mancanza del GP di Cina dall’ormai lontano 2019, oltre alla presenza della prima Sprint stagionale e un asfalto con alcune ‘stranezze’, lasciavano pensare a possibili sorprese. “Avevamo molti dubbi riguardo a cosa avremmo trovato in Cina perchè non ci correvamo da molti anni” – ha affermato Andrea Stella – “Sulle piste su cui abbiamo corso l’anno scorso, soprattutto se ci andiamo con le stesse mescole, non è difficile anticipare pre weekend cosa potrebbe accadere ma questo non era il caso della Cina”. Un fine settimana del tutto eccezionale e con quindi delle opportunità, di cui aveva parlato proprio l’ingegnere e ormai manager italiano dopo il GP di Suzuka.

Tuttavia, la Sprint Race non aveva mostrato grosse sorprese, con Max Verstappen saldamente in testa e una Ferrari come seconda forza in aria libera, seppur le difficoltà nel riscaldamento degli pneumatici avevano limitato entrambe le SF-24. “Non pensavamo di andare così forte nella Main Race perché, in tutta onestà, avete visto nella Sprint che non avevamo un passo gara a livello della Ferrari” – ha fatto sapere Andrea Stella – “Quello era in linea con quanto ci aspettavamo prima di arrivare in Cina, quindi siamo rimasti un po sorpresi del nostro ritmo nella gara domenicale”. La McLaren aveva dimostrato di essere più lenta della Ferrari nella Sprint, soffrendo un forte surriscaldamento del posteriore che ha comportato un consumo importante. “Si è parlato molto del possibile graining all’anteriore ma il problema da gestire in Cina era l’overheating al posteriore” ha infatti fatto sapere l’ingegnere italiano.
Le condizioni della pista e il freddo hanno aiutato la McLaren MCL38
In questo inizio di stagione, la McLaren ha mostrato delle buone qualità nel riscaldamento degli pneumatici e nel loro sfruttamento in qualifica. La gomma nuova permette proprio alla MCL38 di azzerare i suoi più importanti punti deboli mentre quando si parla di passo gara, la prestazione viene un pò a mancare nei confronti della Ferrari, soprattutto se le temperature sono elevate, senza dimenticare però come la MCL38 non sia mai stata mediamente troppo lontana dalla SF-24, certamente più vicina di quanto la vettura di Maranello lo fosse rispetto a Max Verstappen. Quest’oggi però, la vettura orange è stata seconda forza indiscussa, su un pista non troppo calda (30°C di asfalto in gara) e che soprattutto non metteva molta energia negli pneumatici. “Penso che le condizioni della pista e il freddo, il fatto che non ci fosse il sole, ci abbiano aiutato a tenere sotto controllo la temperatura delle gomme posteriori e quindi abbiamo potuto sfruttare la forza della vettura, come in qualifica.” ha spiegato Stella. Tuttavia, di grande importanza sono state anche le modifiche di setup effettuate tra la Sprint e la qualifica, che addirittura avrebbero dovuto penalizzare quest’ultima per una prestazione migliore in gara, grazie ad una maggiore protezione del treno posteriore. “Siamo rimasti davvero sorpresi della nostra prestazione in qualifica dopo i cambiamenti di assetto che avevamo apportato perchè avrebbero dovuto penalizzarci sul giro secco” ha confermato l’ingegnere italiano.

Non c’è stata quindi alcuna soluzione miracolosa per la super prestazione della MCL38 in Cina, bensì tanti piccoli ma importanti e positivi fattori che hanno determinato una incredibile seconda posizione di Lando Norris, ottenuta anche grazie all’ingresso al momento giusto della Safety Car, chiamata per via del problema al motore sulla Sauber di Bottas, che ha permesso al pilota inglese di guadagnare così molti secondi su Checo Perez. “La safety car è stata utile per guadagnare la posizione su Perez ma direi che eravamo già molto competitivi anche prima della safety car.” ha giustamente affermato Andrea Stella, visto che il passo su Medium era già da seconda forza. Il secondo pilota della Red Bull è finito dietro alla Ferrari di Leclerc durante la sua seconda sosta e questo, secondo il team campione del mondo, non ha permesso al proprio pilota di gestire al meglio gli pneumatici nella prima fase dello stint, dovendo attaccare il monegasco; e non permettendogli così di riprendere Norris una volta superato il ferrarista.



