Mercedes ingannata dalla vittoria in Canada: “Convinti fossimo sulla strada giusta”

Ago 18, 2025

Loris Preziosa

La Mercedes è andata in vacanza dopo una prima parte di campionato a due facce. Ad un inizio dalle buone premesse, si è contrapposta una fase non poco delicata dove, anche a causa di sviluppi che non hanno dato i frutti desiderati, il team ha vissuto un calo prestazionale non indifferente. A farne i conti sono stati anche i piloti, soprattutto Andrea Kimi Antonelli, che dopo un debutto in grande spolvero si è trovato a fronteggiare le difficoltà sul fronte dell’interpretazione della vettura. La soddisfazione più grande dei primi 14 GP è stata senz’altro la tappa in Canada, dove George Russell ha siglato l’unico successo stagionale. Una vittoria che però, paradossalmente, ha dato speranze sulla bontà di un pacchetto che è stato successivamente abbandonato per inefficacia. Il Team Principal Toto Wolff ha tracciato il bilancio della prima parte di stagione Mercedes in un video rilasciato nei giorni scorsi sui canali ufficiali della scuderia di Brackley.

Toto Wolff e il paradosso della vittoria in Canada: “ci ha dato motivo di credere che la direzione fosse giusta”

Il 2025 della Mercedes non ha finora invertito il trend intrapreso sin dall’introduzione dell’attuale ciclo tecnico nel 2022. La stella a tre punte ha vissuto una prima parte di stagione a due facce. Nel primo quarto di campionato la Mercedes era parsa complessivamente la seconda forza in campo alle spalle della McLaren. Con l’avvento della stagione europea e complice una sospensione posteriore aggiornata che non ha soddisfatto le aspettative, il team ha compiuto passi indietro. “Questa stagione è stata un po’ un mix di prestazioni,” ha dichiarato Toto Wolff nel bilancio di metà stagione pubblicato dalla scuderia nei giorni scorsi. “Siamo partiti bene e abbiamo ottenuto molti podi. In qualifica eravamo davanti e poi in qualche modo la performance ci è sfuggita di mano. Questo si correla abbastanza bene con un aggiornamento che abbiamo fatto.”

L’unica vera e propria soddisfazione per il team corrisponde al GP del Canada, quando George Russell ha centrato il primo e finora unico successo dell’anno e Kimi Antonelli ha conquistato il suo primo podio della carriera in F1. “Con la macchina aggiornata abbiamo dominato a Montreal e questo ci ha dato molte ragioni per credere che la traiettoria fosse giusta. Poi nei due mesi successivi abbiamo visto le nostre prestazioni deteriorarsi. Siamo così tornati alle componenti precedenti e all’Hungaroring si è visto che il ritmo era piuttosto forte. Speriamo di poter continuare così nella seconda metà dell’anno.”

Mercedes Russell Antonelli

Su Russell: “non potevamo desiderare pilota numero uno migliore”. E su Antonelli: “gli alti e bassi fanno parte della curva di crescita”

Guardando all’interno del box di Brackley, una delle note positive sta nella figura di Russell, che nonostante gli up and down prestazionali ha massimizzato il potenziale della W16, andando spesso oltre ciò che la vettura poteva offrire. “Già l’anno scorso con Lewis aveva iniziato ad andare davvero forte,” ha commentato Wolff nel descrivere la parabola ascendente del pilota britannico. “Concretizza anche quando la vettura non è in bolla, si può sempre contare su di lui, non potevamo desiderare un pilota numero uno migliore.” Dopo un luglio travagliato a causa delle voci (sfumate in Ungheria) di un possibile arrivo di Verstappen, Russell attende ora la conferma in Mercedes, quantomeno per la prossima stagione.

Chi ha accusato maggiormente il colpo del calo prestazionale è il debuttante Antonelli. “Kimi è partito molto forte sul bagnato a Melbourne, con una gara fantastica. Non abbiamo mai dubitato delle sue prestazioni, ma sapevamo che ci sarebbero stati alti e bassi,  fa parte della curva di crescita,” ha commentato il numero uno del garage Mercedes in merito al talento maturato nella sua Academy. Con l’introduzione della sospensione aggiornata Antonelli ha perso feeling sul fronte della guidabilità. Dopo lo step-back tecnico di Budapest, il bolognese ha però lasciato trasparire sensazioni rassicuranti per la seconda parte di stagione. “Non dobbiamo dimenticare che ha 18 anni e ha ancora molto da imparare,” ha aggiunto Wolff. “In alcune giornate commetterà degli errori e in altre sarà brillante, è del tutto normale.”

Mercedes

Che seconda parte di stagione sarà per la Mercedes?

Fra due settimane in quel di Zandvoort riprenderà un rush di 10 gare che condurrà verso l’ultima bandiera a scacchi di questo ciclo tecnico, per poi dar spazio ad uno dei cambi regolamentari più imponenti della storia della F1. La W16 che si è vista a Budapest lascia ben sperare Toto Wolff, ma determinante nella corsa al secondo posto nei costruttori sarà anche il livello che esprimerà la Ferrari, che sembra mantenere una posizione di vantaggio in termini di performance nonostante le noie ungheresi. “Penso che siamo ben posizionati per lottare duramente. La macchina ha finalmente ripreso il ritmo e i piloti sono in buone condizioni,” ha affermato un Toto Wolff che ha però lo sguardo puntato in gran parte sul 2026. “Finalmente saluteremo le auto ad effetto suolo con cui non abbiamo fatto bene e poi avremo un motore completamente nuovo. Siamo concentrati sul progetto da molto tempo. Un piccolo gruppo di lavoro aveva il compito di far funzionare la macchina di quest’anno nel miglior modo possibile, mentre ricerca e sviluppo sono focalizzati sul prossimo anno. Le 2.000 persone che non fanno parte della squadra corse a Brixworth e a Brackley sono tutte pronte per il 2026.”

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