McLaren riconosce la superiorità di Verstappen: “soffriamo a basso carico”

Set 9, 2025

Loris Preziosa

In una stagione in cui la McLaren sta dominando gran parte dei weekend, nel Tempio della Velocità la scuderia di Woking ha recitato il ruolo di chi un dominio lo ha subito. Dopo lo straordinario timbro di Max Verstappen in qualifica, il campione del mondo si è imposto sulle vetture papaya anche in gara, che hanno chiuso la corsa brianzola a venti secondi dal leader della Red Bull. Al termine del GP d’Italia, il leitmotiv manifestato degli uomini McLaren è quello di un pacchetto che sul tracciato a minor carico della stagione non si è esaltato come invece è accaduto su piste meno atipiche. Fra le tematiche prese in considerazione nel post gara, anche quella del team order in seguito al problema al pit-stop di Norris e il testa a testa della partenza che ha visto protagonisti il britannico e Verstappen.

Piastri sull’ordine di scuderia: “decisione corretta per il bene della squadra”

La stagione europea si è chiusa con un dominio di Max Verstappen, che ha fatto suo un weekend i cui pronostici della vigilia non pendevano certamente dalla sua parte. A Monza si è così spezzata la striscia di cinque vittorie consecutive targate McLaren, di cui quattro doppiette. A prevalere fra i due piloti di Woking è stato Lando Norris, non dopo momenti di incertezza, come il pit-stop di sei secondi causato da un errato fissaggio della gomma anteriore sinistra. Un episodio che ha momentaneamente ceduto il secondo posto della corsa ad Oscar Piastri, che però non si è tirato indietro dal restituire la posizione al britannico dopo aver ricevuto l’ordine dal muretto. “Decisione corretta? Penso di sì”, ha dichiarato il pilota australiano ai microfoni di Sky Sport dopo aver chiuso al terzo posto. “A volte i team order sono a tuo favore, altri no, quindi penso che la decisione sia stata corretta. Chiaramente ne discuteremo, ma Lando ha perso una posizione non per colpa sua e in una squadra ci sono tante persone che devi proteggere oltre ai piloti, questo è molto importante per noi.”

Norris: “Verstappen aggressivo al via? Senza erba avremmo rischiato l’incidente, ma ha meritato la vittoria”

Se da un lato c’è un Piastri che ha perso soltanto tre lunghezze in ottica classifica, dall’altro c’è un Norris che sin dai primi metri del GP se l’è dovuta vedere con i muscoli di un Verstappen che ha messo in pista tutta la sua cattiveria agonistica. Fra i due c’è stato un incontro ravvicinato ancor prima di giungere alla staccata della Prima Variante, con l’olandese che ha allargato la traiettoria costringendo Norris a mettere due ruote sull’erba. “In questi casi, lui sa che c’è l’erba e che quindi può spingere da quella parte”, ha affermato il britannico a Sky Sport. “Se ci fosse stato un muro però saremmo finiti entrambi fuori, causando magari anche un incidente molto grosso. Alla fine non sono io a decidere e chiaramente ho la mia opinione, però è stata comunque una bella gara, come mi aspettavo.” Spostando il suo focus sulle prestazioni in pista, Norris ha riconosciuto la superiorità messa in pista da Verstappen, affermando come non si sarebbe potuto fare nulla di diverso nella domenica di Monza. “Sono riuscito a prevalere nei primi giri e sono contento di questo, ma lui ha vinto la gara. Oggi non eravamo abbastanza veloci e hanno meritato di vincere loro,” ha concluso il britannico.

Norris Verstappen

Stella: “soffriamo i tracciati a basso carico, dobbiamo migliorare per Baku e Las Vegas”

Il Team Principal Andrea Stella si è soffermato in primis sul lato prestazionale di ciò che si è visto nella domenica di Monza. Secondo l’ingegnere italiano la configurazione a bassissimo carico non si è ben sposata con la MCL39 e, sebbene il circuito brianzolo sia unico nel suo genere, la tappa nel Tempio della Velocità può rappresentare uno spunto su cui lavorare in vista del finale di stagione. “Verstappen ha meritato di vincere, è stato più veloce in qualifica e in gara. Dobbiamo accettare che quando andiamo su livelli di ala posteriore più scarica non siamo la macchina più efficiente dal punto di vista aerodinamico. Da qui a fine stagione ci sono Baku e Las Vegas che sono di questo tipo, vediamo se riusciamo a lavorarci, ma Red Bull è stata superiore e hanno vinto meritatamente.” Il numero uno del muretto McLaren ha poi spiegato le condizioni che hanno portato alla scelta di estendere il primo stint fino alle battute finali, per poi montare le gomme Soft per gli ultimi otto giri di gara. “Max era più veloce, quindi ha potuto superare Lando e aprire il gap, ma ha spinto subito surriscaldando le gomme e perdendo performance, per questo si è fermato prima di noi. Lando era più veloce all’inizio, ma meno a fine stint. Inoltre, il bilancio era diverso rispetto alle libere, c’era più degrado al posteriore che all’anteriore e non c’era graining, per cui le gomme sono durate più del previsto.”

Stella ha poi commentato così il team order nei confronti di Piastri al giro 49: “non è soltanto una questione di correttezza ma anche di coerenza con i nostri principi,” ha dichiarato alla stampa. “Inoltre, bisognava considerare che la sequenza con cui abbiamo effettuato i pit-stop, prima Oscar e poi Lando, non aveva l’intenzione di invertire le posizioni, ma solo coprirci su Leclerc. Poi abbiamo atteso anche eventuali bandiere rosse o altro, per questo abbiamo fermato prima Oscar. Tutto ciò, insieme al pit-stop lento, ha portato allo swap per poi lasciarli liberi di gareggiare.”

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