McLaren: la doppietta di Silverstone dimostra la maturità a 360°

Lug 8, 2025

Loris Preziosa

Sebbene la McLaren abbia lasciato il proprio GP di casa a punteggio pieno, con la doppietta siglata da Lando Norris e Oscar Piastri a Silverstone, la costruzione del weekend è stata diversa rispetto a quanto era avvenuto nella tappa precedente in Austria. Se al Red Bull Ring il dominio papaya era stato evidente sin dal venerdì, in Gran Bretagna la McLaren ha dovuto affrontare diverse insidie, da una ricerca del setup ottimale non così veloce nelle libere, alla presenza di avversari più vicini al sabato, senza dimenticare le condizioni avverse della domenica. Per questo mix di fattori la doppietta maturata a Silverstone assume un rilievo importante, dimostrando la forza del team a 360°. Un risultato che permette alla scuderia di poter gestire meglio le eventuali situazioni ‘piccanti’ che potrebbero venirsi a creare fra i due piloti nella seconda metà di campionato, che si inaugurerà in Belgio.

Norris: “ho vinto a Monaco e a Silverstone, ora mi manca solo il titolo mondiale”

Dopo la vittoria conquistata in Austria, Lando Norris ha bissato il successo in quel di Silverstone, ottenendo quello che nel post gara ha definito il secondo risultato più importante della carriera. “Questo era al secondo posto nella lista dei successi che voglio ottenere, al terzo c’era Monaco, ora manca soltanto la vittoria del titolo mondiale, che è al primo posto della lista,” ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport al termine della corsa. Il pilota britannico ha costruito il suo weekend con qualche difficoltà in meno in termini di feeling in macchina rispetto al compagno, concretizzando in pista quell’extra-boost offerto dalla propria gara di casa. Nel giro secco del Q3 è stato beffato però per soli 15 millesimi dal compagno, che ha staccato il biglietto per la prima fila alle spalle di un magico Verstappen. Nel corso della gara a fare la differenza è stato però Norris, uno dei pochi piloti a non commettere errori. La mancanza di sbavature è stata un aspetto cruciale in una corsa segnata dalle insidie e dai continui cambi delle condizioni meteo e il podio conquistato da un impeccabile Nico Hulkenberg lo ha dimostrato. “In una gara come questa c’erano parecchie cose a cui pensare, il bagnato, l’asciutto, i pit-stop, non commettere errori, non uscire fuori pista, non danneggiare la macchina, non ricevere penalità… Ho cercato di restare in lotta fino alla fine e ce l’ho fatta.”

McLaren Silverstone

Piastri: “sapevo che il team non mi avrebbe ridato la prima posizione”

Chi non è stato perfetto invece è Oscar Piastri che, dopo essersi guadagnato la leadership della corsa su Verstappen sembrava avere in mano le redini della corsa. Un’ingenuità commessa in regime di Safety Car gli è costata una penalità di 10 secondi, che ha ridotto considerevolmente le sue possibilità di vittoria. Prima della ripartenza, l’australiano ha frenato sull’hangar straight, riducendo la sua velocità di oltre 160 km/h, con Verstappen alle sue spalle che è arrivato a mettere il muso della Red Bull davanti alla McLaren numero 81. La sanzione commisurata dalla direzione gara ha regalato il primo posto a Norris e la timida richiesta di Piastri di ‘annullarla’ in pista è stata rigettata dal suo box. “Non penso che la penalità sia corretta, potremmo scambiarci di posizione e tornare a gareggiare liberamente,” aveva affermato in un team radio dopo la penalità. Al termine della corsa il pilota di Melbourne ha però aggiunto: “sapevo quale sarebbe stata la risposta, ma volevo un barlume di speranza e quindi l’ho chiesto. Alla fine però Lando non ha commesso errori e quindi forse non sarebbe stato neanche troppo corretto nei suoi confronti.”

McLaren Silverstone

Nel caos della corsa emerge la maturità della McLaren

Dopo la bandiera a scacchi il Team Principal Andrea Stella ha spento ogni possibile discussione ancor prima del nascere, affermando: “diciamo sempre ai nostri piloti di fare le loro osservazioni apertamente, perché non vogliamo portare avanti incomprensioni dopo la gara. Saremo poi noi a fare le dovute valutazioni, ma vogliamo che ci sia un dialogo aperto perché crediamo che sia il modo migliore per arrivare uniti alla fine del campionato.” Quel che è certo è che ora Piastri vede Norris negli specchietti, dopo che grazie alle due vittorie consecutive il britannico si è portato a sole otto lunghezze dalla leadership della classifica mondiale. Indipendentemente da chi la spunterà, la McLaren si prepara ad affrontare la seconda metà di campionato uscendo da Silverstone ulteriormente rafforzata.

Nel weekend britannico, la scuderia di Woking è cresciuta sessione dopo sessione sul fronte prestazionale, ma a far la differenza è stata la consistenza. A differenza di quanto era accaduto in Austria, in Gran Bretagna gli avversari ci sono stati. Dopo un inizio di weekend nell’anonimato, in casa Red Bull un compromesso più estremo sul fronte del setup ha messo Verstappen nelle migliori condizioni per potersi esaltare sul giro secco al sabato, salvo poi trovarsi penalizzato sul bagnato alla domenica. In casa Ferrari invece, dopo le attese alimentate da una buona SF-25 sull’asciutto è arrivato un altro giro a vuoto in qualifica, che ha tolto alla McLaren il miglior rivale del weekend, condannato poi ulteriormente dalla pioggia in gara. Di contro invece, il miglior pacchetto della griglia si è esaltato alla domenica, coadiuvato dalla mancanza di errori e dalla giusta esecuzione da parte della squadra, che in una gara segnata dal caos ha potuto dimostrare la propria maturazione anche negli aspetti non strettamente correlati alla pura performance.

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