Con il passare delle gare, la McLaren MCL39 sta confermando una tendenza ormai evidente: quando le temperature salgono e l’asfalto si fa più abrasivo, la monoposto di Woking diventa imprendibile per tutti, rifilando distacchi davvero impensabili all’inizio dell’ultima stagione di questo regolamento tecnico. Una combinazione di fattori che abbiamo incontrato soprattutto a Miami, al Montmelò (Spagna) e in questo ultimo appuntamento corsosi in Austria. Ancora una volta, la MCL39 ha saputo coniugare grip meccanico, gestione gomme e bilanciamento aerodinamico in modo praticamente perfetto.
Nessuna sorpresa: era prevista una vittoria McLaren con distacco
Non aver centrato il podio nel GP del Canada resta solamente un lontano ricordo (ma da non dimenticare) dopo la prestazione austriaca di entrambe le MCL39, sempre considerando che, se a Montreal si erano combinati tutti i fattori positivi per la Mercedes, in Austria tutto è andato chiaramente nella direzione della McLaren. “Sicuramente il Red Bull Ring è un circuito che esalta le caratteristiche della nostra monoposto” ha infatti ammesso Andrea Stella. Certamente, una vittoria papaya con distacco era molto prevedibile, dopo quanto di buono mostrato a Miami e in Spagna, e così è avvenuto.

Nel primo GP in terra americana, Piastri rifilò ben 37 secondi al terzo classificato, la Mercedes di Russell. In Spagna, se Verstappen avesse corso con la stessa strategia del duo papaya, avrebbe chiuso con 25 secondi circa di distacco. Charles Leclerc in Austria è riuscito a far meglio, chiudendo a 21 secondi da Norris e mostrando come la SF-25 abbia comunque fatto un buon passo in avanti rispetto soprattutto al disastroso fine settimana di Miami, dove chiuse dietro alla Williams di Albon, a 57 secondi dalla P1. Il segreto McLaren? Quella enorme capacità di gestire gli pneumatici con il caldo e con asfalti piuttosto aggressivi, che mandano in surriscaldamento soprattutto il treno posteriore. La MCL39 è una vettura che fa lavorare gli pneumatici Pirelli in maniera efficiente senza stressarli eccessivamente. A differenza di altri team che soffrono il riscaldamento, come Ferrari, o il surriscaldamento, come Mercedes, la McLaren riesce a entrare rapidamente nella finestra di temperatura ottimale ma senza bruciare le gomme nei lunghi stint di gara.
McLaren esulta: gli aggiornamenti hanno funzionato
Tutte le altre squadre stanno ancora cercando di carpire il vero segreto tecnico della MCL39 in queste condizioni, non tanto utile per questa stagione, con i due mondiali ormai avviati velocemente verso Woking, quanto per la prossima stagione. “Questo dominio a temperature così elevate fa spavento, a volte erano anche da mezzo secondo ad un secondo più veloci delle Ferrari dietro di loro. Non ci è chiaro come dovremmo recuperare e ci stiamo riflettendo da un po‘”ha affermato Helmut Marko. Ciò che ha impressionato in Austria gli avversari, è anche la capacità della MCL39 di poter seguire un’altra vettura (a pochissimi secondi) senza aver problemi di temperature dei freni e soprattutto del motore, oltre a non surriscaldare eccessivamente gli pneumatici a causa della normale perdita di carico aerodinamico generata dalla scia turbolenta delle vettura davanti. Non è un caso che i team concorrenti stanno cercando anche di capire come a Woking possano tenere la carrozzeria così chiusa in appuntamenti molto caldi, perdendo quindi molto meno in efficienza rispetto alle altre squadre.

E, come anticipato qualche settimana fa, tra l’Austria e Silverstone avrebbe dovuto debuttare il pacchetto aerodinamico più interessante sulla MCL39 rispetto a quanto portato in pista finora. Entrambe le meccaniche sono state evolute, e sappiamo quanto la meccanica possa sbloccare del potenziale su queste monoposto ad effetto suolo e molto sensibili nell’aerodinamica. Sotto l’occhio dei rivali c’è soprattutto la modifica della sospensione posteriore, con l’obiettivo di migliorare la maneggevolezza nelle curve di alta velocità. “Mi piace portare all’attenzione che abbiamo portato molte novità per questo Gran Premio: un’ala anteriore nuova, delle nuove prese d’aria anteriori e anche delle modifiche al telaio. Tanto lavoro per cercare di migliorare la macchina che era già molto competitiva.” ha voluto subito far notare nel post gara un Andrea Stella molto soddisfatto del lavoro svolto nelle mura del McLaren Technology Centre, dopo alcune novità, soprattutto quella del diffusore portato in Arabia, che non avevano dato i risultati sperati. Le nuove componenti dovrebbero aiutare maggiormente Piastri e Norris in quel di Silverstone, circuito che non dovrebbe esaltare la MCL39 come Spielberg. Il pacchetto sarà completato nel GP di casa, con l’arrivo previsto di altri aggiornamenti e dove i rivali si aspettano, tra Silverstone e SPA, di poter avere qualche chance in più di lottare con la vettura papaya (tempo permettendo). A Woking però hanno costruito una macchina che, nelle giornate più dure, non solo resiste…ma va all’attacco. E nell’ultimo anno di regolamenti, tutto ciò è sempre abbastanza clamoroso.



