Il capolavoro di Max Verstappen in qualifica a Monza ha negato alla McLaren una prima fila tutta papaya. La scuderia di Woking stava per ottenere il miglior risultato possibile al termine di una sessione molto combattuta e tutt’altro che semplice, con Lando Norris a lungo in difficoltà e costretto a salvarsi in extremis da una clamorosa eliminazione nel Q2. Più lineare la prestazione di Oscar Piastri, a cui però è mancato qualcosa per puntare al bersaglio grosso. I due piloti della McLaren si aspettano battaglia anche in gara, soprattutto con un Verstappen che venerdì ha dimostrato un ritmo competitivo nei long run.
Norris: “Non no ho mai avuto il ritmo fino al giro finale”
La qualifica di Norris è stata piuttosto movimentata. Il britannico non è mai apparso a suo agio fino all’ultimo tentativo del Q3, quando è riuscito momentaneamente a battere il miglior tempo realizzato da Verstappen: “È stata una qualifica piuttosto negativa. Il mio giro finale credo sia stato il mio migliore con un distacco di circa sei decimi. È impressionante che io sia riuscito a migliorare così tanto – o probabilmente è impressionante che io abbia fatto un lavoro così pessimo prima. Ovviamente, volevamo la P1, ma non credo che possiamo essere delusi per una P2“.

Parlando dei problemi incontrati fino a quel momento, il pilota della McLaren ha aggiunto: “Semplicemente, ho preso tutti i cordoli possibili che non volevo prendere e ho avuto dei bloccaggi quando non avrei dovuto. Quindi non ero proprio nel ritmo. Non è che lo abbia mai veramente avuto questo weekend. Finora ho avuto la sensazione di aver fatto qualche giro decente e di avere qualche buon punto di forza qua e là, ma non sono riuscito a tornare in carreggiata in qualifica fino all’ultimo giro. Ma quello è anche l’unico giro che mi serve, quindi sono contento di esserci riuscito“.
In vista della gara, Norris non potrà concentrarsi solo sul battere il compagno di squadra e rivale per il titolo Oscar Piastri, ma dovrà anche vedersela con un redivivo Verstappen, apparso competitivo come mai negli ultimi gran premi e su un livello completamente diverso rispetto alla deludente Monza del 2024: “Tutti sanno che il nostro passo gara è probabilmente un punto di forza maggiore di quello in qualifica. Lo abbiamo dimostrato molte volte. Ma, come ha detto Max, loro sono migliorati molto rispetto allo scorso anno. Penso che all’inizio del weekend non ci aspettassimo che la Red Bull fosse così forte. Ma non appena abbiamo fatto i primi run, è stato chiaro che avessero fatto dei buoni passi avanti rispetto alla scorsa stagione. Il suo passo gara era buono venerdì, non troppo diverso dal nostro“.
Piastri: “Mi è mancato qualcosa alla fine”
Più lineare è stata la qualifica dell’altra McLaren, quella di Oscar Piastri, in grado di trovare quel ritmo cercato a lungo da Norris molto più in fretta: “Penso che la Q1 sia stata un po’ faticosa, ma poi in Q2 e Q3 mi sono sentito abbastanza a mio agio. È stato un giro solido, senza essere eccezionale, ma credo che per noi sia stato comunque chiaro che la concorrenza è molto più serrata questo fine settimana, con anche alcuni team e vetture inaspettati. Quindi non è stata una grande sorpresa per noi, ma sento di avercela fatta abbastanza bene, solo che alla fine mi è mancato qualcosa. Penso che in Q1 sia stato un po’ difficile trovare il ritmo, ma in Q2 e Q3 sono stato piuttosto soddisfatto. Sento di aver fatto dei buoni giri, puliti e migliorati a ogni uscita. Ci sono un paio di curve che probabilmente mi piacerebbe ripetere, ma credo sia raro uscire da una qualifica senza quella sensazione. Quindi sono piuttosto soddisfatto“.

Guardando alle possibilità di vittoria nel GP Italia, Piastri si è detto ottimista, sottolineando come saranno diversi i fattori che entreranno in gioco: “Penso di essere abbastanza fiducioso. È generalmente un nostro punto di forza, ma venerdì non sembrava il massimo rispetto a tutti gli altri. Quindi aspettiamo e vediamo. È una pista in cui le scie fanno una grande differenza. La partenza può essere piuttosto caotica. Quindi penso che ci saranno diversi fattori in gioco oltre al ritmo puro“.



