La Williams frena nelle ultime gare, ma il team non è preoccupato

Lug 14, 2025

Loris Preziosa

Dopo un primo quarto di stagione in grande spolvero, la scuderia di Grove si è resa protagonista di una battuta d’arresto non indifferente in termini di performance e risultati. Nelle ultime cinque gare la Williams ha ottenuto un complessivo di otto punti e quella che sembrava una solida quinta piazza in classifica costruttori, inizia ora a scricchiolare. La striscia positiva della Sauber, culminata con il podio di Nico Hulkenberg a Silverstone, ha rilanciato le prospettive del team elvetico, mentre di contro la scuderia capitanata da James Vowles sta faticando a piazzarsi nei primi dieci con la stessa solidità di inizio stagione. Il Team Principal ha dichiarato apertamente in più occasioni che il focus principale della squadra è il 2026, un aspetto che probabilmente nella fase centrale del campionato sta iniziando ad incidere maggiormente rispetto a qualche mese fa.

Williams, la quinta posizione scricchiola? Sauber a -18 punti in classifica costruttori

Sin dall’inizio del campionato gli uomini di casa Williams avevano espresso in più battute che il 2025 sarebbe stato un anno di transizione, in vista del cambio regolamentare 2026. Quest’ultimo rappresenta infatti per la scuderia britannica un nuovo anno zero, per rilanciarsi e tornare ai fasti di un tempo. Sin dai test prestagionali e per tutto il primo quarto di stagione la Williams ha però dimostrato di poter dire la propria con prepotenza, grazie ad un progetto FW47 che si è dimostrato il migliore del midfield in questa fascia di campionato. Con l’avvento della stagione europea qualcosa però è cambiato. Dopo i 14 punti ottenuti ad Imola, nelle cinque gare successive (da Monaco a Silverstone) la Williams ha intascato soltanto otto punti. Nelle ultime tappe è emerso un deficit di performance rispetto alle prime fasi di campionato, che ha fatto regredire la scuderia di Grove nella direzione degli altri avversari del midfield, complicando la rincorsa alla top ten, sia in qualifica che in gara.

Williams

Fino al GP di Spagna la Williams rappresentava mediamente il benchmark del midfield sia sul fronte delle prestazioni sul giro secco, che su quelle nei long run. Invece, tracciando una media delle prestazioni a partire dalla tappa di Barcellona, per quanto riguarda la qualifica il team britannico si è visto messo alle spalle da Aston Martin, Alpine e Racing Bulls. Trend molto simile anche sul fronte gara, dove le performance Williams sono state sopravanzate da quelle di Aston Martin, Racing Bulls e soprattutto Sauber.

Il quinto posto in classifica costruttori, che fino a qualche settimana fa sembrava essere in una posizione solida, ora si trova insidiato proprio da un avversario come la Sauber. La scuderia elvetica da Barcellona in poi ha risalito il gruppo a livello prestazionale, concretizzando con un super Nico Hulkenberg, sempre in top ten dal GP di Spagna. A separare Williams e Sauber ci sono attualmente 18 punti, ma il trend opposto instradato dai due team e il fatto che ci sia ancora metà campionato da disputare, lascia pensare ad un possibile avvicendamento in classifica fra le due squadre. La rimonta costruita dalla Sauber impressiona ancor di più andando ad osservare i dati delle due squadre a confronto. Nei primi otto GP, il deficit medio della scuderia capitanata da Mattia Binotto rispetto alla Williams ammontava a circa sette decimi sia in qualifica che in gara. Ad oggi invece, sul giro secco la Sauber ha dimezzato il distacco (pagando circa tre decimi e mezzo) e in gara il ritmo medio espresso è superiore a quello della Williams di circa un decimo.

Williams Sainz

Le possibili cause della frenata Williams

Un aspetto che si può inserire nelle valutazioni è legato alle Direttive Tecniche sulle ali anteriori e sul fondo, entrate in vigore rispettivamente in Spagna e in Canada, che potrebbero aver ostacolato il percorso della Williams. C’è poi l’aspetto legato al 2026, che non può non essere messo al centro delle valutazioni. Sin dall’inizio del campionato, James Vowles ha ribadito più volte la priorità della squadra verso la vettura dell’anno venturo, sottolineando come gli sviluppi che la Williams avrebbe portato in pista nel corso della stagione sarebbero stati esigui. Ciò potrebbe spiegare la frenata Williams nei confronti della precedentemente menzionata Sauber, che grazie al recente pacchetto evolutivo ha compiuto degli step in avanti sul fronte prestazionale. C’è poi il neo legato a Carlos Sainz, che nelle ultime gare ha faticato maggiormente rispetto al compagno in termini di confidenza in macchina. Lo spagnolo ha ottenuto soltanto un punto nelle ultime quattro gare, anche in seguito a qualifiche sottotono. L’aspetto del giro secco sembra essere infatti la cartina tornasole di questo tipo di difficoltà e i numeri non mentono. Il suo ultimo accesso al Q3 risale al GP di Imola, mentre fra Barcellona e Spielberg è stato protagonista di tre eliminazioni consecutive in Q1. Un altro fattore che ha tediato la Williams nell’ultimo periodo è quello dell’affidabilità, che ha causato un doppio zero in Austria e un altro ritiro per Alex Albon in Canada.

Williams Vowles

Nessuna preoccupazione per Vowles sul presente: “sono contento di dove siamo ora, il 90% del team è concentrato sul 2026”

Lo scorso weekend il Team Principal della scuderia britannica era presente al Festival di Goodwood, dove ha potuto guidare la storica Williams FW14B del 1992, con cui Nigel Mansell ha conquistato il titolo mondiale. Per l’occasione, il numero uno del muretto Williams ha parlato anche del presente. “Il gruppo è ravvicinato e sono contento di dove siamo, soprattutto per questo motivo. Il nostro obiettivo è ancora il 2026 e stiamo lavorando sulla macchina da questo inverno. Potrei dire che il 90% del team sia focalizzato sul ’26, eppure il 2025 è stato un passo in avanti e questo è ciò che mi incoraggia,” ha dichiarato Vowles, che dunque non si è detto preoccupato della frenata delle ultime gare. “Sono incoraggiato dal nostro futuro perché siamo sulla strada giusta per raggiungere i nostri obiettivi. Quando dico che non mi interessa il presente non significa che non vada ad ogni weekend con la voglia di ottenere il massimo dei punti, infatti Silverstone è stato un mix di gioia e frustrazione. Ma si tratta di un programma a lungo termine in cui vogliamo tornare davanti e vincere. Fino a quando non saremo lì, non sarò soddisfatto.”

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