La prima volta di Lewis Hamilton a Monza da pilota della Ferrari ha avuto una premessa davvero deludente, con il precoce ritiro arrivato nel GP Olanda che ha prolungato il momento negativo del britannico, già a secco di punti a Budapest nell’ultimo appuntamento prima della sosta estiva. Il GP Italia, con tutto l’entusiasmo e il calore dei tifosi della scuderia di Maranello, è l’ideale per lasciarsi alle spalle le negatività e il sette volte iridato ne ha già sperimentato i benefici nel bagno di folla avuto nell’evento di mercoledì a Milano. Nell’incontro del giovedì con la stampa, l’ex pilota della Mercedes è apparso determinato a rendersi protagonista di un bel weekend, dichiarandosi pronto anche a sacrificarsi per aiutare il compagno di squadra Charles Leclerc.
Hamilton: “A Zandvoort è stata dura, ma stiamo facendo progressi ed è la cosa più importante”
Anche se a Zandvoort la sua gara è finita nel peggiore dei modi, Hamilton dal weekend olandese si è portato via una sensazione positiva che neanche il ritiro ha cancellato: “Credo che la sensazione generale del weekend sia stata migliore. Ho avuto il tempo di riflettere, durante la pausa, su tante cose diverse che sono successe durante la prima parte della stagione. In quel weekend, come approccio eravamo molto più felici, ero molto più felice della macchina, ovviamente non del risultato. Non ero felice dopo la gara, ovviamente il risultato non era quello per cui avevamo lavorato tutti e voglio davvero dare il massimo per le persone che ci hanno supportato così tanto durante tutto l’anno, ci ispirano davvero e ci tirano su, in una situazione che non avevo mai sperimentato prima. E poi il modo in cui la mia squadra si presenta ogni singolo weekend, è davvero stimolante. Quando hai una brutta giornata come quella, è davvero dura per il cuore. Ma penso che sia anche molto importante guardare il quadro generale e penso che stiamo facendo progressi, che è la cosa più importante“.

La volontà del sette volte iridato è quella di lasciarsi completamente alle spalle le difficoltà che hanno caratterizzato i primi mesi della sua esperienza con la Ferrari: “Penso che nella vita sia meglio non soffermarsi sul passato. È meglio concentrarsi solo sul cercare di migliorare andando avanti. Questa prima metà di stagione non è stata sicuramente quella che speravamo. Penso che se riusciamo a superare quello che abbiamo passato in questa prima metà dell’anno o in questa stagione, non c’è niente che non possiamo superare. Quindi, ci sono molti, molti aspetti positivi da trarre da tutto ciò“.
Le aspettative per la gara di Monza
Di sicuro il GP Italia è già iniziato non nel migliore dei modi per Hamilton che dovrà scontare una retrocessione di 5 posizioni sulla griglia di partenza dopo aver ignorato una doppia bandiera gialla durante i giri di schieramento a Zandvoort. Un duro colpo, in parte ammortizzato grazie all’affetto ricevuto già mercoledì dai tifosi: “Penso che le probabilità di podio siano minime, semplicemente perché ho una penalità di cinque posizioni. Sono tornato a casa domenica sera e ho ricevuto la notizia di questa penalità ed è stato davvero difficile da accettare perché era già stata una giornata dura ed è stato un altro colpo. Quando hai una penalità all’inizio del weekend sei già un po’ sulla difensiva, ma ieri ho avuto questa esperienza con tutti i tifosi in città, cosa che non mi aspettavo, so che sosterranno davvero la squadra questo weekend, quindi sono estremamente determinato a provare a recuperare da qualsiasi situazione io sia. Vedremo quanto in alto potrò arrivare da lì“.
Sulla penalità, Hamilton non è d’accordo con la decisione presa dagli steward, ma non vuole neppure fare troppa polemica: “Sono rimasto davvero scioccato. Ma è quello che è. Ovviamente non è tutto bianco e nero. Se guardate il rapporto, ho alzato il piede, ma secondo loro non abbastanza. Prendere la penalità e i punti di penalità è piuttosto severo, ma imparerò da questa esperienza. Non ha senso lamentarsi. Andrò avanti“.

Proprio la situazione venutasi a creare con la penalità apre alla possibilità che Hamilton sacrifichi parte della sua qualifica, in particolare il Q3, per dare una mano a Leclerc nella ricerca della pole position. Uno scenario che il britannico non ha escluso: “Non abbiamo discusso della possibilità di dare la scia. So che la Ferrari lo faceva molti anni fa. Ricordo che, quando ho iniziato, Kimi (Raikkonen) e Felipe (Massa) lo facevano spesso. Può essere utile, ma in passato mi sembrava che ci fosse più rischio e spesso bisognava sacrificare un pilota per questo. Quindi non sono sicuro che lo faremo, ma se significasse portare Charles in pole, allora sarei felice di interpretare quel ruolo“.
La sfida di riuscire a vincere con la Ferrari e il rapporto con l’Italia
Nonostante le difficoltà, proprio l’arrivo in Italia sembra aver dato nuove motivazioni a Hamilton: “Quando sei abituato a fare le cose in un certo modo e cerchi di adattarti a una situazione così diversa, alcune cose sono migliori e altre non sembrano adatte a te. Abbiamo avuto problemi con la macchina e ho visto questa squadra sotto la lente d’ingrandimento come ero io in passato, ma qui è molto più duro. Penso che dipenda dalla passione e da ciò che la gente si aspetta, ma alla fine è una squadra, con esseri umani appassionati, con una storia incredibile, con più successi di qualsiasi altra scuderia. Quello che posso dire è che con la passione di tutti, credo davvero in ciò che potremo realizzare e in ciò che realizzeremo insieme. So che faremo grandi cose qui, ne sono certo. Continueremo a tenere la testa alta e spingere. So che la gente non è contenta, forse per i risultati che abbiamo ottenuto o per la stagione che abbiamo fatto finora, ma io non vivo la mia vita in base a ciò che pensano gli altri o per compiacerli. Vivo con passione e penso che sia lì che io e le persone in questa squadra siamo allineati, perché abbiamo così tanto fuoco nei nostri cuori e tanta grinta. Penso che dobbiamo solo continuare a infilare tutto questo con attenzione in tutto ciò che facciamo andando avanti. Credo davvero che vi renderemo orgogliosi“.

Dopo la sosta estiva, Hamilton è apparso avere un approccio molto filosofico alle difficoltà di quest’anno e questo approccio prosegue anche a Monza: “Penso che la vita sia come una montagna russa. Stiamo lavorando per raggiungere la vetta di questa montagna che stiamo scalando e non voglio davvero preoccuparmi del domani. Voglio essere presente e godermi queste esperienze. Come ieri, ho mandato a mia madre delle foto dell’evento, perché nessuno della mia famiglia crederà a quello che sto vivendo. Penso che nella vita spesso le persone si adagino, si sentano troppo a loro agio, dimenticandosi di quella sensazione perché è passato chissà quanto tempo. Adoro il fatto che io la stia provando proprio ora. Questo fine settimana voglio assorbire assolutamente ogni singolo momento e creare un bel ricordo della mia prima volta qui a Monza. Questo è il mio obiettivo“.
Di sicuro, il primo GP Italia con i colori della Ferrari non farà che aumentare il feeling di Hamilton con il Belpaese: “Sono venuto qui nel 1997 per la prima volta, il cibo era tutto. Quando vedi la cultura, quando vedi come vivono gli italiani, con tanta intensità e tanto orgoglio, è molto diverso da quando cresci in Inghilterra, è semplicemente una cultura molto diversa e non c’è la passione che vedi qui. Io adoro questo, e poi se sei davvero fortunato puoi andare in campagna e vedere questi piccoli, fantastici villaggi o le fattorie con i mattoni rossi“.



