Hamilton: “Contento che sia finita”. E non si presenta dagli steward

Ago 3, 2025

Luca Manacorda

Questa volta neppure la domenica ha raddrizzato il fine settimana negativo di Lewis Hamilton, come era invece accaduto la scorsa settimana a Spa. Il sette volte iridato ha chiuso il GP Ungheria dodicesimo, ossia nella stessa posizione da cui era partito, bloccato nel traffico e con una strategia a una sosta che non ha portato nessun vantaggio. Nel dopogara il britannico non ha fatto nulla per nascondere il suo stato d’animo, andandosene addirittura senza presentarsi dagli steward per discutere dell’episodio con Max Verstappen avvenuto al giro 30  in curva 4. Di certo non il modo migliore per andare in vacanza, anche se forse la sosta estiva arriva come un vero salvagente per lasciarsi alle spalle due weekend negativi e cercare di ripartire a fine mese con nuove motivazioni.

Hamilton: “Stagione molto peggiore rispetto a qualunque altra”

Come detto, Hamilton si è presentato ai microfoni molto abbattuto e ancora una volta con scarsa voglia di parlare dopo questo fine settimana da dimenticare: “Non potevo fare molto di più. È stato piuttosto brutto. Non sentivo davvero di poter fare progressi, ero bloccato dov’ero“. Il dodicesimo posto è il peggior piazzamento del sette volte iridato a Budapest, dove conta ben 8 vittorie. L’unica altra volta in cui era rimasto a bocca asciutta era stata nel 2010, quando si era ritirato per un problema al cambio della sua McLaren.

Hamilton

Tornando sulla dichiarazione del sabato, quando aveva dichiarato che forse la Ferrari doveva trovarsi un altro pilota, Hamilton ha detto: “Quando hai una sensazione è una sensazione. Stanno succedendo tante cose sullo sfondo che non sono grandiose… amo ancora correre. La mentalità è la stessa di ieri. Sono contento che sia finita e non vedo l’ora di ripartire“.

Il britannico ha comunque ringraziato la Ferrari, prima di guardare alla sosta estiva: “Sono grato per l’impegno che tutta la squadra ha messo in ogni momento del fine settimana. Ora arriva la pausa: userò questo tempo per ricaricare le energie, resettare e tornare più forte. Non sono ancora dove voglio essere, ma la battaglia non è finita, non mi do per vinto“. Il bilancio sulla sua prima metà di stagione da pilota della Ferrari rimane negativo, come lo stesso Hamilton ha ammesso: “Non mi aspettavo nulla, non avevo aspettative, però è andata molto peggio rispetto a qualunque altra mia stagione“.

Hamilton rinuncia al diritto di presenziare all’udienza dagli steward

Il post di gara di Hamilton avrebbe dovuto avere una coda, con la presenza del britannico richiesta all’udienza presso gli steward per discutere dell’episodio avvenuto in curva 4 con Verstappen. Il britannico era andato largo, lasciando la porta aperta all’avversario, e l’intenzione era di indagare su eventuali responsabilità dell’olandese nella circostanza. Per la Ferrari si è presentato però solo un rappresentante del team, con gli stessi steward che hanno registrato come Hamilton abbia rinunciato al suo diritto di presenziare.

Il tutto si è risolto con un “no further action” nei confronti di Verstappen, dopo che il rappresentante della Ferrari ha confermato che non c’è stato contatto tra le monoposto, con Hamilton che aveva preferito andare largo, dunque scagionando il pilota della Red Bull da una possibile responsabilità nel forzarlo a uscire dal tracciato. Sia la remissività in occasione di questo duello, sia l’assenza all’udienza confermano il momento complicato vissuto da Hamilton.

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