GP Olanda: i rivali sono lontani, da ora sarà free to race in McLaren?

Ago 28, 2025

Andrea Vergani

Con quattordici delle ventiquattro gare stagionali in archivio e dieci rimanenti, dal GP d’Olanda entrerà nel vivo la lotta per il titolo mondiale piloti tra Oscar Piastri – a quota 284 punti e sei vittorie – e Lando Norris – che detiene 275 punti e cinque vittorie, di cui tre nelle ultime quattro gare. Al traguardo della pausa estiva sono altri i piloti che sono stati capaci di massimizzare (quasi) tutto dalle rispettive monoposto, ma i due piloti papaya hanno a disposizione il mezzo per inseguire il primo campionato del mondo; negli ultimi mesi, grazie ad alcuni update promossi e ad altre modifiche, il duo di Woking ha fatto uno step in qualifica e competere è sempre più difficile per i rivali. Il GP di Olanda può essere una sfida per tutti gli inseguitori per diversi motivi e il trend generale mostra una superiorità McLaren più marcata nei circuiti tecnici in cui sono richieste ali da alto carico. A Zandvoort troviamo un tracciato simile a Budapest per caratteristiche, con tanti tratti di percorrenza a media velocità a dominare i 4 chilometri del circuito; gli assetti da alto carico aerodinamico saranno adottati anche in previsione della pioggia che dovrebbe colpire la zona del circuito per tutti e tre i giorni, con percentuali alte specialmente al venerdì. 

GP Olanda: Norris trova un altro tracciato favorevole, Piastri deve invertire la rotta a Zandvoort

Il momento positivo di Lando Norris, iniziato da Spielberg con l’introduzione di alcuni correttivi che hanno aiutato l’inglese a trovare feeling nel giro singolo, ha prodotto risultati buoni ma è stato stroncato dalla consistenza del compagno di squadra: nelle ultime quattro gare il numero 4 ha trionfato tre volte, ma Piastri è finito in seconda posizione in tutte e tre le occasioni, perdendo solamente tredici punti in questo frangente. L’australiano è sempre stato in lotta per la vittoria e in occasione delle gare in Austria e Ungheria ha visto sfumare la vittoria principalmente per colpa di strategie migliori dall’altro lato del box: a Spielberg la scelta di tenere fuori il numero 81 per tre giri di troppo nel primo stint gli ha impedito di lottare per la vittoria, mentre a Budapest con temperature in calo la gara a sosta singola si è rivelata essere la più rapida come aveva avvisato Mario Isola sabato sera. Vedremo altre situazioni simili? Possibilmente sì, se i due lati del muretto saranno liberi di operare indipendentemente a seconda delle situazioni di gara; dopo la gara di Spa, Zak Brown aveva parlato del ‘free to race’: Vogliamo arrivare in una posizione dove sono solo i nostri due piloti a lottare per il campionato. Con Verstappen quasi 100 punti dietro le McLaren, l’occasione c’è; in quel caso la capacità dei piloti di trovarsi e mettersi in situazioni favorevoli potrebbe essere l’ago della bilancia per l’intero weekend.

Negli ultimi anni Zandvoort si è dimostrato essere uno dei circuiti migliori per Norris negli ultimi anni, con un terzo posto e una vittoria a referto nel GP d’Olanda; dall’altra parte Piastri trova nel tracciato olandese alcune caratteristiche non ideali per il suo stile di guida e, in particolare l’anno scorso, ha fornito una prestazione insufficiente in qualifica e gara. Quest’anno l’australiano ha fatto un passo in avanti significativo e ha migliorato la prestazione nei circuiti ad alto carico, con un parziale di 2-2 e un leggero vantaggio prestazionale nei confronti di Norris in qualifica ma un 4-0 in gara e ‘solo’ 63 punti contro gli 86 di Norris. Dopo Zandvoort ci saranno altri tre eventi con richieste da alto carico – Singapore, Città del Messico e Losail – che contribuiranno significativamente alla classifica e nelle quali Piastri dovrà avvicinarsi e mettere sotto pressione il compagno. Per Norris si tratta di ridurre il distacco dal compagno in vista di una doppietta che tenderà verso le caratteristiche di quest’ultimo: un passo falso qui potrebbe essere un segnale molto negativo. 

GP Olanda: non solo caratteristiche del tracciato favoriscono McLaren, è attesa pioggia!

Tra le dirette inseguitrici solamente Mercedes è più competitiva su circuiti da alto carico rispetto a quelli da basso; la somiglianza con l’Hungaroring è giustificata dalla presenza di curve a media e bassa velocità, ma in Olanda la velocità media si alza e di conseguenza c’è una minore limitazione al posteriore – qualcosa che può andare incontro alle necessità di Ferrari e Red Bull. Inoltre i carichi laterali sono più alti rispetto all’ultimo weekend prima della sosta e questo può contribuire a creare dei grattacapi a Mercedes. Le previsioni meteo indicano forte vento e temperature basse per tutto il weekend (intorno ai 20°C, simile a Silverstone e Montreal), insieme ad una forte probabilità di pioggia concentrata nelle giornate di venerdì e sabato. In questo 2025 è mancata, per ora, l’eventualità di una qualifica bagnata: ovviamente McLaren sarebbe la grande favorita ma anche Verstappen e Russell sono fattori da considerare grazie alla capacità delle rispettive vetture di entrare nella corretta finestra sul giro secco. Ferrari conta di continuare sul trend positivo che la vede in crescita dall’introduzione degli aggiornamenti di Spielberg, ma – come lo è stato negli ultimi due anni – il tracciato olandese sarà una prova difficile per la Rossa. 

Distacco teorico in qualifica tra Ferrari SF-25 e McLaren MCL39 nella stagione 2025 | Autoracer.it

La gara di domenica non dovrebbe essere libera da condizioni variabili ed imprevedibili ma, in caso di asciutto, la scelta di Pirelli è stata compiuta per cercare di creare più alternative in una gara che negli scorsi anni ha regalato poche emozioni senza il contributo della pioggia: la scelta di mescole è cambiata e quest’anno verranno utilizzate C2-C3-C4, uno step più morbido di 12 mesi fa, ma non solo. La FIA ha deciso di alzare la velocità minima in pit lane da 60 km/h a 80 km/h per favorire una gara a due soste. Prima di quest’anno il GP d’Olanda era uno dei pochi weekend in cui il limite era a 60 e una pit lane allungata nel 2024 aveva contribuito a rafforzare la sosta singola. In questo modo la perdita totale di 24 secondi sarà diminuita di 3/4 secondi e si avvicinerà al tempo medio speso in altre pit lane sul calendario. La pioggia, tuttavia, ha la possibilità di scombinare i piani e regalare la quarta gara bagnata dell’anno, finora tutte e tre vinte e dominate da McLaren.

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