Nella giornata di ieri abbiamo avuto modo di portarvi all’interno dei vari box per ‘spiare’ le operazioni dei meccanici, impegnati nell’allestimento delle vetture e nelle prove dei pit stop. Tra gli osservati speciali, ancor più del solito, c’era la Ferrari. La SF-25 sfoggia una livrea speciale, celebrativa, in onore del titolo mondiale vinto da Niki Lauda, proprio qui a Monza, 50 anni fa. Oltre questo però abbiamo anticipato in esclusiva la disponibilità di una nuova ala posteriore che sarà a disposizione del team per questo appuntamento.
Ferrari: due ali da basso carico disponibili, in FP1 ci sarà un primo confronto. La versione estrema parte come piano B
La stagione fin qui è stata avara di soddisfazioni, ma Monza rappresenta da sempre un appuntamento speciale in cui la Scuderia prova a sorprendere. La vittoria, come ha ripetuto ieri Charles Leclerc, non è sulla carta l’opzione più plausibile con una McLaren dominante. Il circuito però potrebbe in qualche modo livellare il potenziale delle monoposto e nella storia la Scuderia di Maranello, anche in anni difficili, ha mostrato qui buone perfomance. Essendo il GP di casa c’è una preparazione maniacale per Monza, e nonostante le avversità, i problemi, il budget cap e il 2026 alle porte, quest’anno non ha fatto eccezione. Ieri nei box si è vista sulla SF-25 di entrambi i piloti l’ala posteriore da basso carico, la specifica carry over degli anni precedenti, presente sull’auto di Hamilton ancora oggi.

L’ala posteriore da basso carico ‘standard’ sulla Ferrari SF-25 di Lewis Hamilton
Oltre a questa soluzione economica, ma efficiente, che è stata confermata negli anni, la Ferrari ha sviluppato anche un’altra ala posteriore, più estrema, del quale vi abbiamo raccontato alcuni retroscena legati allo studio e alla delibera. Questa specifica è presente in circuito e seppur ieri non si sia vista e questa mattina è comparsa nei box Ferrari, montata per ora sulla vettura di Charles Leclerc. La versione più estrema è un piano B da utilizzare se darà un vantaggio concreto e quindi sicuramente la si vorrà provare nelle prove libere.

L’ala posteriore da basso carico ‘trimmata’ sulla Ferrari SF-25 di Charles Lecler
E’ facile riconoscere le due specifiche differenti a causa di un flap mobile del DRS trimmato, che rende l’ala posteriore ancor più minuta. Questo ridurrà di certo l’impatto del DRS al momento della sua attivazione, ma lo scopo è aumentare l’efficienza generale lungo tutti i rettilinei, anche dove non è possibile utilizzare l’ala mobile. Il livello di carico in curva è già di per se basso, e così facendo diminuirà ulteriormente, e per questo le prove comparative saranno utili a verificare le velocità in curva e il comportamento degli pneumatici.



