Le Qualifiche a Monza si sono concluse con un risultato deludente per Ferrari: Leclerc partirà dalla seconda fila, ma dietro a Verstappen e le McLaren che venerdì hanno dimostrato di avere un passo superiore, mentre Hamilton (penalizzato) scatterà dalla decima posizione dopo aver concluso la qualifica al quinto posto davanti al duo Mercedes. L’analogia con l’anno scorso lascia accesa la speranza di assistere a un miracolo sportivo domani, ma l’impressione è che Ferrari si sia lasciata sfuggire l’occasione per partire davanti e domani sarà difficile competere per il podio, tenendo anche a mente la presenza di Russell e Antonelli alle spalle con assetti meno scarichi. Il secondo settore è stato fatale per la scarichissima SF-25 come era prevedibile e i piloti non si sono migliorati nell’ultimo tentativo dopo due ottimi giri nella prima parte del Q3. Era possibile qualcosa di più?
Ferrari: i dati confermano carenze in punti noti, l’azzardo dell’ala ultra scarica non ha funzionato
Tra i piloti che hanno terminato tra i primi cinque, solo le due Ferrari non hanno migliorato i propri tempi nel secondo tentativo del Q3: un trend già visto nell’ultimo anno e mezzo che a Maranello speravano di combattere con gli aggiornamenti introdotti in precedenza quest’estate, ma che si è rivelato ancora una volta fatale. La ridotta finestra di funzionamento della SF-25 rende molto difficile avere le gomme perfette nel tentativo, cosa che era riuscita ad entrambi nel primo giro in cui Leclerc non ha sbagliato nulla e Hamilton molto poco: entrambi i giri sono stati vicini alla prestazione ideale della vettura. Nel confronto con Max Verstappen e Lando Norris è evidente una grande perdita di tempo – da parte di Leclerc – nei tratti della Roggia e Ascari, dove tra l’ultima fase di ingresso e la prima parte di uscita la SF-25 è inferiore alle altre due vetture. Come anticipato nella giornata di ieri il vantaggio velocistico nei rettilinei è diminuito in particolare rispetto a Red Bull, con Verstappen che ha perso meno di un decimo da Leclerc sopra i 250 km/h, e questo ha fatto la differenza, questo anche grazie ad un cambiamenti avvenuto in FP3 con l’ala posteriore della RB21 trimmata.

Nel confronto tra i due ferraristi è quasi impercettibile la differenza alla Prima Variante e la Roggia, dove Leclerc faceva fatica fino alle FP3, mentre è rimasto un gap importante nelle due di Lesmo e all’Ascari, mentre è minore quello alla Parabolica. Hamilton ha commesso una lieve sbavatura all’uscita di Lesmo 1 ma senza effetti sulla sua posizione finale in griglia. Il tema di giornata, di cui hanno parlato anche Vasseur e i piloti Ferrari, è quello della scia, o meglio della sua mancanza: come accadde nel 2013 con Alonso e nel 2018 e 2019 con Vettel, a Monza non è una novità che la gestione dei piloti sia sulla bocca di tutti a fine giornata. Analizzando gli orari di inizio dei giri appare evidente come i due ferraristi siano stati, tra i piloti dei top team, quelli che ne hanno usufruito di più con gap di 4/5 secondi dalla vettura davanti, contro i 6/7 secondi e oltre dei piloti di McLaren, Red Bull e Mercedes. “Ci è mancata la prestazione”, sono state le parole di Charles Leclerc e il problema principale torna ad essere quello. Anche su un tracciato virtualmente ideale per le caratteristiche di questa vettura, Red Bull e McLaren sono state chiaramente superiori. Difficilmente una pianificazione di una scia avrebbe comportato un vantaggio tale da ribaltare il risultato odierno, a meno di un totale sacrifico di Hamilton dopo il primo run, dando la scia a Leclerc lungo tutto il primo e secondo rettilineo, a patto che poi il monegasco non avesse troppo disturbo alla prima variante. A queste condizioni il vantaggio in rettilineo poteva essere tale da compensare il deficit di prestazione rispetto ai top 3.

Con Verstappen e le McLaren davanti si complica la rincorsa alla prima vittoria stagionale di Ferrari, che avrà a disposizione solo Leclerc nella lotta tra le prime posizioni per via della penalità a Hamilton. L’assetto totalmente scarico poteva essere un fattore positivo se Leclerc si fosse trovato in prima posizione a dettare i ritmi e rendere difficile i sorpassi con un’ottima velocità di punta, ma non sarà così. Il passo di venerdì ha indicato la RB21 e la MCL39 come favorite e una strategia già stabilita per tutti i piloti – quella della sosta singola utilizzando C3 e C4 – non aiuterà ad avere sorprese. Solamente pista più gommata e temperature più alte garantiranno differenze con le condizioni di venerdì. La minaccia Mercedes non è da sottovalutare ma venerdì la W16 era stata inferiore alla Rossa nelle simulazioni di passo gara e temperature elevate non renderanno la vita facile a Russell e Antonelli nella caccia al monegasco.



