Analisi Qualifiche Cina: Ferrari peggiora in curva, McLaren più carica

Mar 22, 2025

Paolo D’Alessandro, Andrea Vergani

Le qualifiche di oggi hanno mostrato ancora una volta l’estrema sensibilità di queste monoposto ad ogni piccola variazione ed a dei valori molto ravvicinati che possono cambiare anche la percezione di un risultato. Ieri la Ferrari ha conquistato una pole position a sorpresa con Lewis Hamilton ed oggi si è ritrovata ad essere quarta forza in Qualifica; McLaren è riuscita a mostrare la sua forza con Oscar Piastri capace di chiudere il suo ultimo tentativo in Q3, mentre George Russell e Max Verstappen hanno massimizzato il potenziale delle rispettive vetture, con dati interessanti.

Ferrari vs McLaren: la SF-25 ha perso velocità in curva rispetto alla Sprint Qualifying, la MCL39 rinuncia alla velocità di punta e aumenta il carico

La seconda Qualifica della stagione offre alcuni spunti interessanti da analizzare. Innanzitutto non deve sorprendere la pole position di McLaren perché già nella giornata di ieri la velocità pura della MCL39 era stata vista, ma non concretizzata a causa di alcuni errori dei piloti e da una gestione imperfetta da parte della squadra. Lando Norris purtroppo ha commesso un altro errore e per questo motivo non ha concluso il suo giro migliore, ma Oscar Piastri ha conquistato la sua prima pole position in carriera in Formula 1 e domani partirà davanti a tutti. Rispetto alla giornata di ieri è evidente che, riaperto il parco chiuso, la squadra di Andrea Stella ha deciso di aumentare il carico generale sulla MCL39 andando a sacrificare (ancora) un po’ di perfomance sul rettilineo a vantaggio di maggiori velocità in curva, con un pensiero sicuramente alla gara di domani. Il picco di perfomance si ha nelle curve veloci, dove McLaren costruisce il suo vantaggio principale su Red Bull e Mercedes.

Al contrario, Ferrari dai dati ha perso un po’ di competitività nelle curve, un avvenimento che può essere legato a diversi fattori. Può essere stata una scelta consapevole sulle modifiche di assetto dopo aver visto l’ottima gestione gomma della SF-25 nella Sprint Race – non avendo effettuato simulazioni passo gara in FP2 – oppure un po’ di perdite di prestazione con l’aumento di 1ps di pressione che comunque non dovrebbe impattare la prestazione delle monoposto, ma è un opzione non scartata dallo stesso Charles Leclerc, insieme alle stesse modifiche di setup. Viene subito facile ricollegarlo a quanto successo in Australia, con la perdita di perfomance tra Venerdì e Sabato, ma la SF-25 in questo caso è rimasta comunque abbastanza competitiva e bilanciata, seppur più difficile da guidare come afferma Lewis Hamilton. Sarà interessante verificare il comportamento in gara per poter raccogliere ulteriori risposte su questo cambiamento, che come risultato ha portato Ferrari ad essere l’unico team in Top 10 a non migliorare i tempi della Sprint Qualifying.

Ferrari

Analizzando il comportamento di Charles Leclerc e Lewis Hamilton appare evidente che il monegasco ha preso spunto dal lavoro del compagno di squadra e, non solo ha ridotto il gap nel primo settore, ma è riuscito anche a far meglio di circa mezzo decimo rispetto all’inglese nel complesso ‘cavatappi’ iniziale. L’ex Mercedes continua ad essere molto più efficace del monegasco invece a curva 6, oltre che a curva 9, il che gli permette di creare un gap a suo favore nel secondo settore condito di curve medio-veloci. Non migliore invece la fiducia di Hamilton nell’ultimo settore, in particolare all’ultima curva, dove per tutto il weekend prende gap importanti (9-11km/h) rispetto al compagno di squadra e da tutti i rivali. Basti pensare che rispetto a Piastri perde 2 decimi solamente nell’ultima curva e questo fa capire come la sua SF-25 avrebbe potuto lottare per risultati migliori. Nel confronto diretto Woking-Maranello le perdite più grosse, anche qui, sono nelle curve lente, mentre Ferrari si difende in efficienza e nel veloce.

Mercedes punta tutto sulla velocità massima e il talento dei piloti, Verstappen lotta con i limiti della sua Red Bull

La McLaren si è confermata una vettura veloce ‘a tutto tondo’ sacrificando solamente un po’ di perfomance in rettilineo, dove tra i top team è la meno efficiente. Il vantaggio costruito in curva però basta a vincere questo confronto e potrà essere utile anche alla gestione gomma in gara domani. George Russell infatti si è preso la prima fila grazie ad un ottima prestazione in rettilineo, con Velocità massime interessanti, e sfruttando poi al meglio la W!6 nei tratti più lenti, limitando le perdite. Nei curvoni veloci però il carico aerodinamico di cui dispone la MCL39 ha fatto la differenza ed ha permesso a Piastri di recuperare tutto il tempo perso in allungo. Da verificare sarò la gestione degli pneumatici in gara, perché nella Sprint Race la W16 è stata tra i top team quella andata più in difficoltà (anche se pure Max Verstappen nel finale è crollato, non aiutato dalle diverse battaglie che ha dovuto sostenere con Hamilton e Piastri). Soffrire di graining o accusare un degrado eccessivo renderà vano l’importante risultato di Sabato.

Red Bull e Max Verstappen hanno invece un evidente limite nelle sezioni lente rispetto a McLaren, e non solo. Lì si nasconde il limite più grande della RB21 di inizio stagione. Il talento di Verstappen sopperisce un po’ a queste carenze ed infatti riesce a chiudere un buonissimo primo settore, ma poi il carico di cui gode la MCL39 fanno la differenza nelle veloci e soprattutto permette di arrivare all’ultimo settore con le gomme in uno stato migliore, il che è cruciale ai fini della prestazione generale. Verstappen ha fatto del suo meglio con un ottima curva 3, ma ha poi perso molto nel tratto di curva 11/12 e nonostante un vantaggio di velocità massima nel lungo rettilineo finale, non è riuscita a stare davanti a McLaren in quel settore. Per domani le armi migliori di Mercedes e Red Bull saranno le velocità massime, ma qualora Piastri riuscisse a stare davanti e curare le sue gomme, potrebbe impostare una gara simile a quella di Lewis Hamilton nella Sprint Race. Ferrari dovrà cercare invece di fare subito un balzo in avanti dalla terza fila per guadagnare posizioni senza stressare troppo le gomme e sperare di poter dire la sua, come successo nella Sprint, nella seconda parte dello stint con una gestione gomma (da confermare) migliore.

Pirelli: strategia a due soste la più indicata. Hard e Media le gomme consigliate per la gara.

La Sprint Race ha confermato che in gara sia il graining che il degrado saranno dei fattori rilevanti sulle prestazioni. Alcune squadre hanno sfruttato l’apertura del parco chiuso per poter apportare modifica anche in ottica gara, dove si inizierà con 100kg di benzina a bordo. L’aria sporca sarà un altro fattore cruciale. Non è un caso che nessuna delle squadre abbia utilizzato i due treni di Hard fino a questo momento, tenendoli per la gara, dove saranno molto utili anche nella gestione del graining.

Pirelli indica come possibili strategie sempre le due soste con partenza su Media e poi passare alla Hard per lo stint centrale e concludere con un secondo treno di C2 oppure tornare alla C3, la gomma usata in partenza e nella Sprint Race. Esiste anche una possibile strategia che prevede la partenza sulla Soft, seppur comporterebbe un grosso rischio visto il degrado mostrato anche in Qualifica. Non è indicata, ma non da scartare, una partenza su gomma Hard per allungare il primo stint rispetto ai rivali; scelta che potrebbe essere fatta soprattutto da chi parte in posizione arretrata.

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