Analisi: Hamilton e Verstappen danno spettacolo. McLaren, Norris e Piastri deludono

Mar 21, 2025

Paolo D’Alessandro

Il drammatico weekend di Melbourne ha fatto spazio a un nuovo inizio a Shanghai: la Sprint Shootout del GP di Cina ha visto Lewis Hamilton e Ferrari accendersi nella prima sessione competitiva del fine settimana caratterizzata da una griglia molto compatta. La SF-25 scesa in pista lo scorso sabato e domenica era troppo brutta per essere vera se confrontata con la Rossa vista nel venerdì australiano e oggi si è rivista una monoposto che può competere le posizioni pensate dopo i test in Bahrain. Non è mancato all’appello Max Verstappen che si è qualificato in seconda posizione, massimizzando tutto il possibile e offrendoci una prima fila incandescente per la Sprint Race di domani, là dove – basandosi sulle sensazioni degli scorsi giorni – ci si poteva attendere il duo papaya. Invece McLaren ha collezionato un terzo e un sesto posto, e la vettura di Piastri e Norris oggi non era così perfetta come quella vista a Melbourne. Chi non si è ancora visto è Charles Leclerc che partirà quarto, in difficoltà con la prima sezione del circuito e autore di una sbavatura costosa in curva 6.

GP Cina Shootout: nessuno come Hamilton nelle prime sei curve, ma McLaren ha sprecato troppo

Si sapeva che qui la prestazione nel lento sarebbe stata fondamentale nella ricerca del tempo sul giro e Ferrari ha trovato esattamente ciò che doveva: nessuno ha pareggiato la prestazione complessiva nei tratti lenti della SF-25 numero 44 nel giro, e solamente Verstappen è riuscito ad avvicinarsi ma il distacco accumulato in quei tratti è risultato fondamentale. Nel lento, la McLaren con Oscar Piastri ha pagato oltre un decimo di secondo, la Mercedes ne ha persi tre e ha mostrato difficoltà simili a Melbourne. Le sezioni in cui il sette volte campione del mondo ha fatto la differenza sono quelli della primissima parte del tracciato, dove il confronto con il compagno di squadra evidenzia la pulizia di Hamilton e un piccolo errore in ingresso di curva 6 da parte del monegasco.

Lo stile di Hamilton si adatta molto bene al tracciato di Shanghai perché l’inglese stacca molto profondo e, vista la natura a raggio ampio di molte delle curve, non perde in trazione ciò che guadagna nella prima parte di curva. L’inglese è stato anche aiutato da una Ferrari che nel primo giorno del GP di Cina si è dimostrata piuttosto bilanciata e competitiva. È da sottolineare la gestione dell’acceleratore nella percorrenza di curva 1, dove Lewis parzializza molto bene riuscendo a controllare il posteriore e mantenere una velocità superiore ai rivali a centro curva. Per motivazioni simili, lo stile di Leclerc non si sposa al meglio con questo specifico tracciato, perché i sacrifici fatti in ingresso di curva per avere un’uscita migliore, non sono prolifici in termini di tempo sul giro totale. Dal numero 16 ci si attendono quindi progressi nella Sprint e nella qualifica di domani, considerando che, senza l’errore in curva 6, sarebbe stato possibile insidiare la posizione di Piastri e quindi il potenziale per fare bene anche con Leclerc c’è.

Stando a quanto dicono i tempi sul giro, la McLaren è stata la terza forza nella Sprint Shootout del GP di Cina, un risultato inaspettato anche se si parla solamente della primissima fetta del fine settimana. Tuttavia, i tempi spesso non dicono tutto se si pensa che l’Ideal Lap di Piastri e Norris sono di qualche millesimo meglio di quelli di Hamilton e Verstappen, molto bravi a mettere insieme il giro giusto quando contava, al contrario del duo papaya. La McLaren è stata presuntuosa, provando a effettuare due giri veloci al contrario di Ferrari e Verstappen che hanno aspettato qualche minuto in più prima di scendere in pista per effettuare l’unico tentativo con la mescola più morbida. Le SQ1 e le SQ2 sono andate bene, mentre per la SQ3 abbiamo provato qualcosa di diverso, uscendo molto prima e provando a fare due giri, cosa che alla fine non sono sicuro sia stata la cosa migliore”, ha infatti dichiarato Piastri. I due piloti non sono stati impeccabili ma, anche dopo la super qualifica di Melbourne, Norris aveva già fatto sapere che la MCL39 non è una vettura così facile da gestire sul giro singolo: questo tallone d’Achille ha messo in gioco le Ferrari e Verstappen almeno per la Sprint. Non bisogna dimenticare che l’anno scorso Max Verstappen aveva comodamente vinto la Sprint dopo essere partito in quarta posizione quindi nulla è perduto per il team che resta chiaramente ancora il favorito.

Il resto del weekend dirà se McLaren può essere considerata ‘umana’  o se il vantaggio in condizioni di gara sarà tale da permettersi anche prestazioni sottotono, come quella odierna, in qualifica. Rispetto a settimana scorsa si è vista una MCL39 meno forte negli allunghi e con un DRS meno efficiente rispetto a Ferrari, Mercedes e Red Bull, con quest’ultima che nelle prime due uscite ha dimostrato dei valori molto positivi in questo senso. In occasione del giro più veloce, le perdite nel rettilineo di partenza da parte di Piastri e Norris sono dell’ordine dei 4 km/h di velocità massima nei confronti degli altri tre top team. C’è da considerare che la Ferrari ha optato per un assetto addirittura più scarico (beam wing a singolo profilo) di quello australiano mentre la McLaren ha caricato il singolo profilo della beam wing rispetto a Melbourne. Due fattori che potrebbero aver aperto quel piccolo gap in velocità massima che in Australia non era presente e che si potrebbe anche facilmente legare ad una perdita di efficienza a causa della nuova direttiva tecnica, su cui la McLaren continua a negare, mentre Haas e Alpine hanno ammesso di aver apportato modifiche alle loro ali posteriori.

In vista di domani sarà da tenere d’occhio la partenza, con Hamilton e Verstappen affiancati per dare vita al duello che ha segnato la stagione 2021: mantenere la prima posizione in curva 1 in Cina non è mai facile, e l’olandese non è uno che si deve fare pregare per provare un assalto. Dopo i 19 giri della Sprint sarà importante sfruttare il parco aperto per ottimizzare le impostazioni delle vetture per Qualifica e Gara ufficiali, tenendo in considerazione l’evoluzione della pista ma anche le nuove pressioni minime (+1 psi su entrambi gli assi) annunciate da Pirelli.

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