Vasseur: “Ferrari aggressiva, sappiamo perché dei problemi in FP2 e miglioreremo”

Set 5, 2025

Paolo D’Alessandro

Gran premio di casa per Ferrari vuol dire anche un impegno extra a livello mediatico, e non solo. Un bagno di folla, una giornata dedicata alle interviste molto corposa e poi le prove libere. Tanti impegni per la Scuderia in quel di Monza, con Frederic Vasseur che a Sky Sport F1 si è intrattenuto, dopo le due sessioni di prove libere, ad un commento sulle prime sensazioni, ma non solo.

Una Ferrari difficile da guidare, ma migliorabile e con un buon potenziale

Il weekend di Monza è iniziato sicuramente con un piglio diverso rispetto a Zandvoort, con una Ferrari competitiva sin dai primi giri anche se non tutto è andato al meglio e soprattutto, come ci tiene a sottolineare Frederic Vasseur, bisogna aspettare a trarre conclusioni. “E’ andata bene in mattinata, un pochino più in difficoltà nel pomeriggio ma sappiamo il perché”. Molto dipende anche dalla gestione dei motori e dalle mappature e quindi i livelli prestazionali sono ancora molto ignoti. Inoltre la pista continuerà a gommarsi con il passare delle sessioni e il lavoro degli ingegneri aiuterà a trovare un miglior bilanciamento. “Monza è un circuito estremo. Veniamo da Zandvoort dove usiamo le ali quasi le più grandi della stagione, mentre qui siamo dal lato opposto in termini di carico aerodinamico. Bisogna quindi adattarsi, non solo la macchina ma anche i piloti spiega il Team Principal francese.

Il venerdì è sempre un giorno particolare in cui vanno trovati i riferimenti con un assetto così diverso, anche in termini di frenata. Penso che col passare del tempo ci sarà una convergenza da parte dei vari team e sono sicuro che Ferrari domani sarà apposto”. La SF-25 in questo Venerdì è scesa in pista con due configurazioni aerodinamiche diverse, avendo a disposizione un’ala posteriore più estrema ed ancor più scarica di quella standard, che nelle FP2 è stata confermata su entrambe le vetture, alla ricerca della massima velocità in rettilineo. Siamo stati aggressivi, ed ancor di più questo pomeriggio, esagerando forse un po’, però abbiamo tempo per ottimizzare. Non c’è stato un grosso cambiamenti in termini di ala, non rispetto agli altri” ha precisato Vasseur. Molto dipende e dipenderà dal feeling che i piloti potranno avere in macchina, e che dovrebbe aumentare con il passare del tempo, semplicemente girando in pista. Devono trovare il limite ed avere una macchina un po’ più semplice, anche se a Monza è facile commettere errori. E’ una pista old school, un piccolo errore e vai in ghiaia. E’ un aspetto chiave per prestazioni e fiducia dei piloti”.

Leclerc (Ferrari)

Il tracciato di Monza, ed in particolare il suo asfalto liscio e i cordoli piatti, permettono a Ferrari (ma non solo) di poter osare con le altezze da terra senza molti rischi. “Bisogna però trovare il bilanciamento giusto per avere una macchina più facile da guidare, così che i piloti possano evitare di commettere gli errori” ha precisato Vasseur. Un lavoro di fino da fare in vista delle FP3 di domani. “Non siamo lontani” assicura. Non vuole però sbilanciarci ancora troppo. “A Budapest eravamo più o meno su questi livelli il Venerdì ed abbiamo fatto la pole, e siamo stati davanti per due terzi di gara. Non siamo tanto lontani. McLaren è davanti. Noi dovremo essere perfetti e loro magari faticare un po’. Noi focalizziamoci su noi stessi, dopo un inizio di weekend che è stato buono”

Il nuovo approccio di Lewis Hamilton dopo la sosta

Venendo ai singoli piloti, l’attenzione si sposta maggiormente su Lewis Hamilton, alla sua prima Monza vestito di rosso (o in questo caso di blu). Prima delle vacanze l’inglese ha avuto due weekend difficili, di cui il Team principal ha già avuto modo di parlare, ribadendo però la fiducia in alcuni miglioramenti che si sono visti, nonostante i risultati deludenti. Quello che viene sottolineato è anche un diverso approccio, più calmo ma allo stesso tempo aggressivo. “E’ vero che è cambiato. Lui tra Giugno e Luglio è andato abbastanza bene e poi ha avuto delle difficoltà a SPA ed in Ungheria, anche se come velocità non era lontano da Charles e gli è stato anche davanti in alcuni momenti. E’ stata dura per lui accettare quei risultati però è arrivata la sosta ed ha resettato tutto, rinfrescando la mente ed è tornato con un atteggiamento più aggressivo. Zandvoort si è concluso con un errore, ma la Ferrari è stata in difficoltà a partire dalle FP1 e Vasseur non teme che questo possa compromettere la fiducia che Hamilton sta ritrovando in macchina.
Un aspetto che ha voluto sottolineato Vasseur è stata l’accoglienza che il pubblico ha riservato al sette volte campione del mondo, sin da inizio settimana. “Lui è molto sensibile su queste cose. Vedere tutti quei tifosi, che sono stati carini con lui, lo hanno fatto arrivare qui con un grande entusiasmo e con la mente sgombra. Sta svolgendo un lavoro perfetto, ma sa che la strada è ancora lunga”.

I dubbi sul 2026 e l’affidabilità come elemento decisivo per il resto della stagione?

Lando Norris ha perso punti a Zandvoort per un problema di affidabilità – non legato alla Power Unit Mercedes – e quest’oggi George Russell si è fermato anzitempo durante le prove libere per un problema alla sua Mercedes, anch’esso però non legato al motore. Che sia Power Unit o meno, l’affidabilità potrebbe essere un elemento decisivo da qui a fine stagione, e Vasseur ha spiegato perché. Tutti siamo focalizzati sul 2026 e questo vuol dire che dovremo cercare di far durare i vari pezzi un pochino di più rispetto al solito, e questo potrebbe avere dei rischi. Fino a questo momento l’affidabilità non è stato un fattore nel campionato, ma potrebbe diventarlo”.
“Ci sono anche alcune piste particolari ed inoltre siamo portati a spingere al limite ogni giro e questo può costare caro. Per questo motivo dobbiamo avere massima attenzione sulle operazioni in pista ed avere tutto sottocontrollo”. A proposito di 2026, il tema è sempre più caldo e recentemente Flavio Briatore, proprio a Sky, ha dichiarato che anno prossimo sarà molto difficile capirci qualcosa, e che al momento nessuno ha le idee chiare (seppur espresso in maniera più colorita). “Senza dubbio saranno regole difficili da capire” ha risposto Vasseur “Ci sono più aspetti che contribuiranno alla perfomance: gestione dell’energia, guidabilità, il turbo lag e tante cose. Però non dovremmo approfondire più di tanto, perché ai tifosi interessa la lotta in pista. L’importante è avere prestazioni ravvicinate, poi da dove viene questa non importerà tanto. L’importante sarà avere battaglie in pista e delle belle gare”.  Un errore da non commettere secondo il manager francese è quello di non essere spaventati dai cambiamenti. “Ricordiamo il 2014 quando abbiamo introdotto questi motori, che in F1 non si erano mai visti. Abbiamo iniziato con distacchi enormi ed ora siamo tutti vicini. Poi ci sono state le regole 2022 e a Budapest c’erano 5 team in 1 decimo. Non bisogna avere paure dei cambiamenti. Certo, mi auguro che noi andremo bene

Un messaggio per i tifosi

Il GP di casa è chiaramente anche il momento in cui la Ferrari più si avvicina ed è avvicinata dai suoi tifosi. “E’ incredibile. Fin da inizio settimana, in fabbrica, la gente è lì che ci aspetta. Ci hanno anche portato dei regali”. Un retroscena curioso riguarda il regalo dato a Frederic Vasseur “un vaso di origano, che si dice porti fortuna. Io intanto l’ho messo in cucina, che non si sa mai”.
Ringraziando i tifosi per l’affetto, Vasseur ha anche parlato di Niki Lauda. “Non riesco a pensare cosa si possa aver provato, 50 anni fa, quando ha tagliato il traguardo ed ha vinto il titolo mondiale a Monza. Ricordo ancora solo quanto successo anno scorso con Charles e la pole di Carlos l’anno prima. Dopo la gara e la vittoria, noi abbiamo fatto il briefing e dopo due ore siamo tornati ai box e loro erano ancora lì, fuori dal garage, ad aspettarci. E’ qualcosa che non ha paragoni, è fantastico!”

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