Ferrari: ecco l’ala posteriore estrema della SF-25 sviluppata per Monza

Set 5, 2025

Paolo D’Alessandro, Piergiuseppe Donadoni

Nella giornata di ieri abbiamo avuto modo di portarvi all’interno dei vari box per ‘spiare’ le operazioni dei meccanici, impegnati nell’allestimento delle vetture e nelle prove dei pit stop. Tra gli osservati speciali, ancor più del solito, c’era la Ferrari. La SF-25 sfoggia una livrea speciale, celebrativa, in onore del titolo mondiale vinto da Niki Lauda, proprio qui a Monza, 50 anni fa. Oltre questo però abbiamo anticipato in esclusiva la disponibilità di una nuova ala posteriore che sarà a disposizione del team per questo appuntamento.

Ferrari: due ali da basso carico disponibili, in FP1 ci sarà un primo confronto. La versione estrema parte come piano B

La stagione fin qui è stata avara di soddisfazioni, ma Monza rappresenta da sempre un appuntamento speciale in cui la Scuderia prova a sorprendere. La vittoria, come ha ripetuto ieri Charles Leclerc, non è sulla carta l’opzione più plausibile con una McLaren dominante. Il circuito però potrebbe in qualche modo livellare il potenziale delle monoposto e nella storia la Scuderia di Maranello, anche in anni difficili, ha mostrato qui buone perfomance. Essendo il GP di casa c’è una preparazione maniacale per Monza, e nonostante le avversità, i problemi, il budget cap e il 2026 alle porte, quest’anno non ha fatto eccezione. Ieri nei box si è vista sulla SF-25 di entrambi i piloti l’ala posteriore da basso carico, la specifica carry over degli anni precedenti, presente sull’auto di Hamilton ancora oggi.

L’ala posteriore da basso carico ‘standard’ sulla Ferrari SF-25 di Lewis Hamilton

Oltre a questa soluzione economica, ma efficiente, che è stata confermata negli anni, la Ferrari ha sviluppato anche un’altra ala posteriore, più estrema, del quale vi abbiamo raccontato alcuni retroscena legati allo studio e alla delibera. Questa specifica è presente in circuito e seppur ieri non si sia vista e questa mattina è comparsa nei box Ferrari, montata per ora sulla vettura di Charles Leclerc. La versione più estrema è un piano B da utilizzare se darà un vantaggio concreto e quindi sicuramente la si vorrà provare nelle prove libere.

L’ala posteriore da basso carico ‘trimmata’ sulla Ferrari SF-25 di Charles Lecler

E’ facile riconoscere le due specifiche differenti a causa di un flap mobile del DRS trimmato, che rende l’ala posteriore ancor più minuta. Questo ridurrà di certo l’impatto del DRS al momento della sua attivazione, ma lo scopo è aumentare l’efficienza generale lungo tutti i rettilinei, anche dove non è possibile utilizzare l’ala mobile. Il livello di carico in curva è già di per se basso, e così facendo diminuirà ulteriormente, e per questo le prove comparative saranno utili a verificare le velocità in curva e il comportamento degli pneumatici.

Autori

RIPRODUZIONE VIETATA. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge