La Ferrari ha chiuso la prima parte di stagione in modo assolutamente negativo. La gara di Charles Leclerc fino al giro 40 è stato autore di una prestazione che lo metteva assolutamente in lotta per il podio, da P1 a P3, ma poi c’è stato il crollo totale ed ha chiuso in P4. Non ha avuto problemi tecnici, ma ha pagato la posizione di partenza ed un azzardo in partenza Lewis Hamilton, che non riesce ad uscire dal momento negativo che sta vivendo. Il team principal Frédéric Vasseur, nel post-gara, è intervenuto in difesa del sette volte campione del mondo, parlando della sua situazione, delle prestazioni e delle attese sul futuro.
Sulla gara in Ungheria, Vasseur: “Abbiamo fatto una scommessa ed abbiamo perso, ma attenzione a giudicare Hamilton”
Hanno fatto molto rumore le parole di Lewis Hamilton dopo le Qualifiche di Budapest, con la prematura eliminazione in Q2, dove si è definito inutile ed ha praticamente suggerito a Ferrari di cambiare pilota. “Lewis pretende molto da se stesso, ma è per questo che è un sette volte campione del mondo,” ha sottolineato Vasseur, riferendosi al carattere esigente di Hamilton. “Pretende molto da tutti, anche dagli ingegneri, da tutto il team, me compreso. Ma prima di tutto lo è con sé stesso, ed è una buona motivazione per lui. È ciò che lo spinge a rendere a livelli altissimi.” Nel tentativo di motivare e difendere l’ex Mercedes “anche se sono sicuro che mi prenderò insulti”, Vasseur cerca di guardare la situazione più nell’insieme ed elenca motivi e dati per il quale non è così preoccupato per il futuro di Hamilton. “In Q1 era davanti a Charles. In Q2 era a un solo decimo. Alla fine Charles fa la pole, ma il gap non era un secondo. È vero, Lewis è fuori in Q2, ma a livello di performance ha fatto un giro pochi decimi più lento. Non so se siamo stati sfortunati con Lewis o fortunati con Charles a passare in Q3. Siamo sempre al limite, è lo stesso per Max. Anche loro erano a rischio eliminazione, ne ho parlato con Mekies.”

Il team principal ha poi fatto una sorta di bilancio e di recap sulla stagione di Hamilton, dicendosi incoraggiato da alcuni progressi visti, pur sapendo che c’è necessità di crescere ed ottenere risultati migliori. “Ha avuto un buon recupero dopo Miami, Spagna, Silverstone e Austria. Si è avvicinato a Charles, in Canada è anche arrivato davanti. Lo scorso weekend, quando ha fatto l’errore, era sei decimi più veloce. Certo, bisogna finire il giro e la gara, ma non possiamo trarre conclusioni affrettate.” Si è parlato molto di un Lewis Hamilton demotivato, ma lui in primis ha confermato di non aver perso la voglia di correre, e Vasseur è sulla stessa lunghezza d’onda. “Non penso di doverlo motivare. È frustrato, ma non demotivato. E posso capirlo perfettamente. A volte si fanno commenti su ciò che dicono i piloti in macchina o subito dopo, ma se mettessimo dei microfoni ad altri atleti mentre sono in campo, la situazione non sarebbe molto diversa. La frustrazione è naturale: subito dopo una Qualifica o una gara sei molto deluso e duro con te stesso.”

La gara del Hungaroring non ha aiutato il sette volte campione del mondo ad andare alla sosta con un sorriso o con maggiori certezze. Dopo il risultato negativo della Qualifica di Sabato, Ferrari ha provato una strategia alternativa, partendo con gomma Hard e con una singola sosta, ma questo non ha prodotto gli effetti sperati. “Abbiamo fatto una scommessa e l’abbiamo persa. La partenza su Hard gli è costata subito delle posizioni in partenza ed è finito nel treno DRS. Fare una sola sosta non è servito poi a molto perché siamo sempre stati in un treno DRS. Abbiamo provato, ma non ha funzionato.” Il Team Principal non ha esitato a prendere d’esempio Max Verstappen per far capire meglio il momento di Hamilton, autore a sua volta di una gara incolore a causa di una Qualifica pessima ed un weekend nero di Red Bull.

Si parla molto di futuro, di quanto Lewis possa dare alla Ferrari, ma Vasseur ancora una volta interviene in difesa del suo pilota. “Chiaro che avrei preferito P1–P2, ovviamente. Ma non mi preoccupa Lewis.” Alcune domande sono state anche ‘scomode’, chiedendo al francese se l’arrivo di Hamilton possa avere più rilevanza fuori dalla pista, che in pista, e che magari sia stato scelto per quello. “Noi prendiamo i piloti perché siano competitivi, facciano punti e vincano le gare. E sono sicuro che tornerà a un livello di performance alta.” Nonostante tutto, Vasseur non perde la fiducia per il futuro, sia su Hamilton che sulla Ferrari in generale. “Spingiamo tutti nella stessa direzione. La cosa positiva di oggi è che abbiamo visto che, se mettiamo tutto insieme, possiamo lottare per la pole e stare davanti per 40 giri. Dobbiamo solo arrivare alla fine.”



