Williams, Vowles: “Nuova direttiva impatta più sul bilanciamento che sui tempi”

Giu 12, 2025

Mattia Barzaghi

Il Gran Premio di Spagna 2025 si è rivelato una sfida complessa per la Williams. Nonostante i segnali di progresso rispetto al passato, la scuderia di Grove ha vissuto un fine settimana difficile, culminato con il ritiro di Albon e il 14° posto di Sainz. Al termine della gara, il team principal James Vowles ha analizzato con lucidità lo stato della squadra, evidenziando i limiti ancora da colmare, ma anche i segnali incoraggianti da cui ripartire.

Vowles: “Sapevamo che Barcellona sarebbe stata difficile”

Vowles ha esordito sottolineando quanto la pista catalana sia da sempre un banco di prova severo per la Williams: “Sapevamo che Barcellona sarebbe stata difficile. Storicamente, per il nostro team è sempre stato così, ma sono fiducioso che i cambiamenti fatti negli ultimi anni abbiano avuto effetto anche qui”, ha spiegato.

In effetti, il confronto con il 2024 è significativo: lo scorso anno la Williams si era qualificata in 19ª e 20ª posizione, mentre quest’anno Albon ha sfiorato l’accesso in Q3 (11°), e Sainz, nonostante una qualifica più complicata (18°), ha poi chiuso in 14ª posizione in gara. “L’anno scorso eravamo doppiati da squadre che riuscivamo a superare in qualifica su altri tracciati. Quest’anno siamo stati a pochi millesimi dal Q3. Ma la realtà è che il problema resta. Non lo abbiamo ancora risolto, solo attenuato”.

Vowles: “Entrambe le vetture hanno subito danni in gara”

Il weekend spagnolo è stato segnato da un doppio episodio sfortunato al via. Entrambe le vetture hanno riportato danni già nel primo giro: “Sainz ha subito un danno all’endplate dell’ala anteriore. Albon ha avuto un danno più esteso, alla zona del muso, all’endplate e persino nella parte inferiore. Abbiamo cambiato l’ala, ma poi ha avuto un altro contatto con Lawson in curva 1 e ha rimediato anche una penalità di 10 secondi”, ha spiegato Vowles. A quel punto, la decisione è stata inevitabile: ritiro per Albon. “Con quel livello di danno e una penalità, quando sai di non poter lottare per i punti, la cosa più saggia è guardare ai prossimi weekend” afferma il team principal della Williams.

Direttiva tecnica: secondo il team principal Williams pochi effetti sulla FW47

Il GP di Spagna è stato anche il primo banco di prova per la nuova direttiva tecnica FIA sulla flessibilità delle ali anteriori. Ma per Vowles l’impatto sulla FW47 è stato minimo: “Abbiamo introdotto un piccolo aggiornamento aerodinamico sull’ala anteriore. Il risultato? La macchina a Barcellona era più veloce di quella che avevamo a Imola o Miami. Questo dà la misura di quanto fosse limitato il contributo dell’effetto aeroelastico per noi”. La modifica regolamentare, secondo Vowles, ha reso più complesso trovare un equilibrio tra curve lente e veloci, ma è rimasta all’interno dei margini gestibili: “Abbiamo gli strumenti per adattare il setup, e sono certo che lo stesso valga per tutte le altre squadre. Il cambiamento non ha stravolto gli equilibri”.

Vowles guarda i progressi fatti dalla scorsa stagione: “Rispetto all’anno scorso non eravamo ultimi, e questo è un passo avanti”

Tra i pochi lati positivi del weekend, il team principal evidenzia come Barcellona abbia fornito dati preziosi. La squadra ha sfruttato le libere per effettuare test mirati, anche grazie alla presenza del giovane Victor Martins sulla vettura di Albon in FP1: “Abbiamo montato due rake, uno sull’asse anteriore e uno sul posteriore, per caratterizzare meglio il comportamento della monoposto in un tracciato come questo. I dati raccolti sono buoni e ci aiuteranno a correggere le criticità”. E sul fronte delle prestazioni pure, qualche timido passo avanti si è visto rispetto al 2024: “Albon era a pochi millesimi dal Q3, e penso che il traffico lo abbia penalizzato. Rispetto all’anno scorso, quando eravamo gli ultimi in griglia, è un progresso concreto”.

Vowles: “La virtù che apprezzo di più in Albon e Sainz? Nessun alibi, solo autocritica. Per il 2026 dobbiamo risolvere i problemi di fondo di quest’anno.”

Tra i passaggi più significativi, Vowles ha voluto sottolineare il valore umano e professionale dei suoi piloti, Carlos Sainz e Alex Albon: “Tutti noi abbiamo commesso errori quest’anno. Io, la squadra, Carlos e Alex. Ma la virtù che più apprezzo in loro è il modo in cui affrontano le difficoltà: senza colpevolizzazioni, senza politica interna. C’è solo l’autocritica, la voglia di migliorarsi e di cambiare per il weekend successivo”. Un approccio che, secondo il team principal, sta diventando parte integrante della mentalità Williams: “Siamo consapevoli di non essere ancora a livello da titolo, ma il modo in cui reagiamo agli ostacoli ci rende più forti. È questo il tratto distintivo di Carlos e Alex, ed è qualcosa che si sta radicando nel team”. Il GP di Barcellona ha dunque confermato che la Williams è ancora lontana dagli obiettivi a lungo termine, ma non più ferma al palo. I miglioramenti rispetto al 2024 sono evidenti, anche se parziali, e il weekend spagnolo ha messo in luce due problemi tecnici di fondo, non specificati, che la squadra dovrà affrontare prima di pensare in grande: “Quello che conta è non portarsi dietro questi problemi sulla macchina del 2026”, ha concluso Vowles, lasciando intendere che la vera sfida non è solo migliorare gara dopo gara, ma costruire oggi le fondamenta per il salto di qualità nei prossimi anni con il nuovo cambio regolamentare.

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