Aston Martin a Barcellona ha vissuto un weekend dai due volti. Lance Stroll ha dato forfait il sabato per un riacutizzarsi di un vecchio problema al polso, già operato e che ha subito un ulteriore operazione nelle scorse ore. Su questa situazione ci sono tante voci, seppur sui social il capo meccanico di Stroll, Harry Rush, ha smentito che Lance Stroll abbia fatto una sfuriata con loro. Dall’altra parte, invece, Fernando Alonso ha conquistato i suoi primi punti della stagione, proprio a casa sua. La AMR25 dotata degli aggiornamenti è migliorata ma i problemi sono ancora tanti, soprattutto la domenica.
Aston Martin migliora ma in gara l’efficienza e la gestione gomme sono un grosso limite
Dopo un ottimo inizio nella stagione 2023, il Team di Silverstone ha iniziato a fare costantemente il gambero in termini di prestazione. Ogni aggiornamento portato in pista non ha mai dato i risultati attesi. A mancare è stato sempre più il bilanciamento, che impediva di sfruttare in pista le varie verdone con i numeri di carico che si osservavano al simulatore e in galleria del vento. Un problema non così inusuale su questa generazione di monoposto, dove l’interazione della piattaforma meccanica con l’aerodinamica è anche più importante dei picchi di carico. Da lì nessun aggiornamento e nessuno sviluppo invernale ha permesso ad Aston Martin di fare l’atteso e importante salto in avanti. Il 2024 si è concluso con Fernando Alonso e Lance Stroll che lottavano nelle retrovie, con spesso un passo gara da ultima vettura in pista. L’inizio di stagione 2025 non è stato molto migliore, ma finalmente si è visto qualche progresso con le ultime novità portate tra Imola e Barcellona. Giudicando le prestazioni rispetto al riferimento in griglia (McLaren) ma anche ai rivali più diretti (Williams) si può valutare un progresso superiore ai 3 decimi di secondo per la AMR25.

“Andiamo un po’ meglio in qualifica rispetto alla gara” ha confermato Fernando Alonso, andando a specificare quelli che sono i problemi da migliorare per sperare di fare ancora un salto in avanti. La prestazione della AMR25 nelle ultime gare infatti ha permesso di lottare per la Top 10 e questo è già un progresso significativo rispetto ad inizio stagione. In gara però ci sono ancora molti problemi da affrontare. “Sul rettilineo non siamo veloci e devo inventarmi sorpassi in curva. Ad Imola era la curva 7, a Barcellona la curva 3. Dobbiamo migliorare per fare sorpassi con il DRS come fanno tutti gli altri” ha dichiarato il due volte campione del mondo. Il fondo della ‘verdona’ non produce ancora abbastanza carico e stabilità e questo costringe i tecnici a non poter osare molto con le scelte delle ali, pagando un po’ di drag sui rettilinei, oltre evidentemente ad efficienza non spiccata di base di questo progetto. Un altro limite è quello della gestione degli pneumatici. “In qualifica i problemi sono nascosti dalle gomme nuove, questo in gara non succede. Con le gomme usate escono i difetti delle vetture ed è il motivo perché in qualifica i distacchi sono più contenuti, mentre in gara le squadre davanti scappano via” ha spiegato Mike Krack.
L’apporto di Adrian Newey sulla AMR25 e la gestione di forza e soldi in vista del 2026
Appare logico fare il naturale collegamento che, dopo tanti errori e passi indietro, possa esserci la mente di Adrian Newey dietro quest’ultimo pacchetto di aggiornamenti portato in pista. “Il mio focus è il progetto 2026, ma c’è un piccolo team di lavoro che sviluppa la AMR25 con cui scambio opinioni durante la pausa pranzo. Ascolto il feedback dei piloti, sento le problematiche degli ingegneri e provo a dare i miei imput, ma poi sta a loro trovare soluzioni” ha recentemente dichiarato l’ex Red Bull, che resta davvero pochissimo coinvolto sull’attuale vettura. Aston Martin vuole che lui si focalizzi solamente sul progetto 2026, anche se, chiaramente, gli sviluppi di questa stagione sono importanti anche per l’anno che verrà. Non tanto per fattori tecnici o aerodinamici nello specifico, ma per utilizzare i nuovi strumenti di Silverstone e migliorane i processi. “Non c’è correlazione al momento e questo potrebbe essere un problema che richiederà del tempo per essere risolto” aveva detto lo stesso Newey, seppur il Team Principal e CEO, Andy Cowell, ha provato a minimizzare: “Tutte le squadre hanno problemi con la correlazione”. Queste auto sono particolarmente sensibili ed imprevedibili e quindi è vero che i problemi si sono visti in praticamente ogni team – a volte anche in positivo, con un guadagno superiore alle attese – ma Aston Martin lavora per migliorare la correlazione portando in pista queste novità.

A spingere perchè Adrian Newey rimanga focalizzato sul 2026 è anche lo stesso Fernando Alonso, che vede il prossimo anno e ciclo regolamentare come l’ultima grande occasione di poter lottare per un mondiale di Formula 1. Lo spagnolo è disposto a rinunciare a tutto in questa stagione, se potesse davvero aiutare a preparare al meglio il 2026. Il team di Silverstone sta utilizzando in queste ultime settimane le ore risparmiate in inverno in attesa dell’arrivo di Adrian Newey e della nuova galleria del vento, entrata in funzione solo ad inizio anno, per lavorare su degli sviluppi che serviranno ad affinare le procedure e i nuovi strumenti da cui dipende la tanto chiacchierata correlazione in pista di galleria del vento e simulatore, per cercare di avere una migliore ottimizzazione in vista del prossimo anno.



