“Non sarei sorpreso di vedere una Ferrari molto forte qui a Monte Carlo“. Sotto sotto Andrea Stella se l’aspettava, calcolatore nei minimi dettagli di tutte le variabili che avrebbero potuto rallentare la cavalcata (finora) trionfale della sua McLaren a Monaco. Nel Principato il “fattore Leclerc”. ha fatto ancora una volta la differenza, pur non abbastanza per impedire alla scuderia inglese di conquistare la sesta vittoria stagionale. “Rispetto allo scorso anno abbiamo apportato dei cambiamenti che ci hanno permesso di aumentare la nostra competitività anche qui“, ha rivelato il team principal di Orvieto, anche se “l meriti maggiori vanno a Lando e alla sua determinazione“.
Stella e il nuovo approccio di Norris: “Ma Monaco non sarà punto di svolta”

In effetti l’inglese veniva da un periodo complicato, complice l’eccellente stato di forma del compagno Piastri che gli ha rifilato un triplo schiaffone tra Bahrain, Gedda e Miami in grado di mandare al tappeto anche i più duri. “Finalmente ha capito che non deve focalizzarsi su quell’1% che non va – ha spiegato Andrea Stella sulla prestazione del suo pilota – sicuramente essere così attenti agli aspetti negativi è una caratteristica che fa crescere, ma l’importante è non farne troppo un problema. Ecco su cosa abbiamo lavorato nelle ultime settimane“. Ma attenzione: “Non voglio pensare a questa gara come un punto di svolta – precisa l’ex Ferrari – perché credo che il viaggio che stiamo affrontando con Lando sia diverso da quanto facciamo con Oscar e si tratta quindi di un viaggio che non viene modificato da una fase del percorso. Certamente questa può aiutare molto a consolidare il lavoro che abbiamo fatto“.
Doppietta McLaren a Monaco? “Leclerc troppo veloce”
Difficile però pensare ad una doppietta sulle strade del Principato, dato che: “per farlo avremmo dovuto essere abbastanza veloci da avere Oscar costantemente attaccato al cambio di Leclerc – ha spiegato Stella – ma la verità è che non siamo stati mai sufficientemente vicini, per cui dubito che l’ordine dei primi tre potesse cambiare. “Piuttosto – aggiunge poi – credo che l’aspetto strategico più interessante sia legato alla nostra seconda sosta con Norris. In quella fase temevamo un undercut da parte di Leclerc ma i nostri ingegneri sono stati molto bravi a non far rientrare subito Lando. Quello è stato il momento cruciale. Una volta usciti davanti alla Ferrari sapevamo che il gioco era fatto“.
Norris entusiasta: “Sensazione fantastica”. Piastri: “Devo lavorare meglio”

“È una sensazione fantastica“, ha raccontato poi proprio Norris al termine della corsa. “È stata una gara lunga ma divertente. Abbiamo potuto spingere per gran parte del tempo. Gli ultimi giri sono stati complicati, con Leclerc che mi pressava da dietro mentre davanti avevo Verstappen, ma… abbiamo vinto a Monaco! E non importa come vinci“. Analizzando il GP di Monaco, l’inglese della McLaren ha spiegato come: “La parte più difficile è stata quella finale. Sentivo di avere la gara sotto controllo per quasi tutta la corsa, ma quando Max ha iniziato a rallentare sapevo che Charles avrebbe avuto delle opportunità. Ho dovuto gestire: provavo ad allontanarmi da Max, potevo spingere quando serviva e respirare quando era il momento. È stata una gara intensa, ma sono felice”.

Sicuramente meno entusiasta Oscar Piastri, che vede la sua leadership nel mondiale assottigliarsi a soli tre punti: “Ho avuto un weekend complicato – spiega l’australiano – è stato un po’ pasticciato dall’inizio alla fine. Sono arrivato alle qualifiche senza tanta fiducia. Sono sempre stato vicino, ma mai abbastanza. Devo riguardare alcune cose in vista dell’anno prossimo, anche se un altro podio a Monaco non è male”. Guardando poi al ritorno al top del compagno Norris, il pilota della McLaren ha aggiunto: “Sono contento che i margini siano così stretti. Sicuramente io dovrò lavorare per andare più forte settimana prossima ma per ora non posso che fare i miei complimenti a Lando“.



