Se nella parte alta della classifica è McLaren a dominare, nel midfield Williams finora la migliore vettura complessivamente: la squadra di James Vowles ha fatto un passo in avanti significativo dopo la nona posizione conquistata lo scorso anno, e si è dimostrata la squadra più costante del lotto senza mostrare cali di prestazione come hanno fatto i rivali. La FW47 non è ancora stata artefice di un weekend da mattatrice, ma la squadra riesce a massimizzare le occasioni grazie a una monoposto sempre competitiva. Haas mostra difficoltà in Qualifica e con le mescole più morbide, mentre Alpine e Racing Bulls non sono riuscite a massimizzare i risultati in questo inizio di stagione e hanno riscontrato alcune difficoltà in fasi diverse di questo avvio. La gara pazza in Australia e la doppia squalifica di Ferrari rendono la classifica molto bugiarda in questa prima fase di stagione: in particolare Aston Martin e Sauber hanno raccolto più di quanto le prestazioni delle rispettive vetture stiano facendo vedere.
Williams: la FW47 si accende nei circuiti ad alta velocità, ma le armi migliori sono altre
I sei punti ottenuti in Arabia Saudita hanno portato al controsorpasso in classifica su Haas nella battaglia per la quinta posizione in classifica costruttori. Il layout del circuito saudita si è adattato molto bene alle caratteristiche della FW47, che è stata la migliore vettura del midfield in Qualifica per la prima volta quest’anno: la vettura di Grove ha dato prova di essere molto competitiva su circuiti ad alta velocità e front limited come Melbourne, Suzuka e Jeddah; nei tracciati di Shanghai e Sakhir il distacco al sabato rispetto alla miglior vettura del centrocampo cresce di tre decimi.

Williams è stata la miglior squadra del midfield nei fine settimana di Melbourne e Jeddah, ma negli altri tre weekend è comunque riuscita a raccogliere nove punti – in confronto nei tre peggiori weekend Haas e Racing Bulls hanno raccolto un solo punto, Alpine zero. La coppia di piloti è un’altra arma che garantisce un misto di velocità e affidabilità che è difficile trovare in altre squadre nella seconda metà della classifica. Gli esponenti della squadra non hanno nascosto il focus totale sul 2026, tanto che ufficialmente non ci saranno sviluppi nel corso della stagione: mantenere la competitività per le prossime 19 gare sarà un compito difficile ma al momento il vantaggio sui competitors è più ampio di quello che dice la classifica.
Haas: le difficoltà della VF-25 sono ben note, il quinto posto è più lontano di quello che sembra
I picchi ottenuti nei fine settimana in Cina e Bahrain sono una faccia della medaglia che fa ben sperare il team americano nella rincorsa al quinto posto nel mondiale, ma i difetti che appaiono negli appuntamenti non favorevoli spiegano quanto sia ampio in questo momento il distacco rispetto a Williams. Inoltre la Qualifica è un problema che appare evidente in ogni appuntamento, in circuiti favorevoli e non, e probabilmente non permette di massimizzare quello che la VF-25 potrebbe valere in gara. La mancanza di carico aerodinamico che ha caratterizzato tutte le Haas di questa era a effetto suolo si è ripresentata quest’anno, e i risultati ottenuti in circuiti front limited ne sono la prova. Aggiungendo alla lista dei problemi la fatica a digerire le mescole più morbide, qualcosa che accomuna questa vettura con la SF-24 – con cui condivide il pacchetto sospensivo – è difficile immaginare una monoposto costante su una larga gamma di tracciati e rappresenta una grande differenza con Williams.
Racing Bulls e Alpine a corrente alternata, ma mancano punti a fine weekend
L’inizio di stagione di Racing Bulls ha sorpreso molti nel Paddock: in pochi si aspettavano una V-CARB02 così competitiva nelle mani di Tsunoda e Hadjar, ma specialmente con il pilota giapponese si sono persi molti punti nelle prime due gare. Al sabato le prestazioni tra Melbourne e Suzuka sono state le migliori in tutto il centrocampo, ma sono stati raccolti solamente sette punti e sono state perse alcune grandi occasioni per candidarsi alla lotta per il quinto posto. Tra Bahrain, soprattutto, e Jeddah la squadra ha fatto qualche passo indietro: se il tracciato del Sakhir non è mai stato un buon terreno di caccia, in Arabia ci si aspettava una risposta che non è arrivata. L’assenza di Tsunoda può essere un motivo delle difficoltà, ma non è escluso che le temperature più alte mettano in difficoltà la monoposto faentina. A Miami avremo delle risposte.

Alpine ha svolto un percorso inverso, soffrendo molto nelle prime tre gare e accusando un distacco di due decimi abbondanti rispetto a Williams, per poi ritrovarsi in Bahrain tornando sulla strada intrapresa nei positivi test prestagionali. Da lì due Qualifiche positive di Pierre Gasly lo hanno portato in Q3 nei dintorni di Williams, e anche Jack Doohan ha dato prova di alcuni passi in avanti seppur il distacco rispetto al compagno sia significativi. Sono motivo di fiducia le prestazioni da top 10 su due tracciati con caratteristiche per molti versi opposte, ma anche per Alpine sarà importante la tappa in Florida. I soli sei punti ottenuti nelle prime cinque gare sono un risultato negativo per la squadra francese, ma il potenziale per fare bene e recuperare alcune posizioni – specialmente quella su Aston Martin – sembra esserci.
La classifica di Aston e Sauber è bugiarda e il distacco rispetto a Williams è in crescita
Le due assolute delusioni sono Aston Martin e Sauber: la classifica costruttori nasconde il pessimo inizio di stagione per entrambe le scuderie, disperse nei bassifondi della griglia e salvate solamente dalla gara pazza in Australia. Aston Martin si trova ad oltre mezzo secondo da Williams al sabato, mentre in gara il ritardo scende a poco più di tre decimi ma senza imprevisti questo non basta per entrare in zona punti: la correlazione persa nella prima metà del 2023 sta esponenzialmente peggiorando e ciò impedisce di progredire; l’ultima speranza nasce dalla nuova galleria del vento, finalmente operativo dal mese scorso, da cui passeranno alcuni aggiornamenti: “Abbiamo fatto la transizione a questa nuova galleria del vento, e ci saranno alcune parti previste in pista per le prossime gare” ha dichiarato Andy Cowell. Dall’altra parte gli ottimi sprazzi fatti vedere da Sauber nell’ultima parte del 2024 non hanno trovato seguito in questo inizio 2025: il distacco rispetto ai rivali cresce a dismisura anche rispetto alla passata stagione, con gap siderali nei confronti dei primi esponenti del centrocampo. In particolare il divario ha raggiunto apici importanti sui due tracciati fortemente rear limited visti finora, perciò Miami può essere un fine settimana difficile per Hulkenberg e Bortoleto.



