Ben Sulayem sotto attacco: “Decisioni a porte chiuse e non trasparenti, FIA in pericolo”

Apr 26, 2025

Mattia Barzaghi

Il mondo del motorsport internazionale sta attraversando una vera e propria tempesta interna. La Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), guidata da Mohamed Ben Sulayem,  è sotto i riflettori per una serie di dimissioni e accuse che mettono in discussione la sua trasparenza e il modo in cui vengono prese le decisioni.

Le dimissioni di Robert Reid

Il primo scossone recente è arrivato con l’uscita di scena di Robert Reid lo scorso 10 aprile, vicepresidente della FIA, che si è dimesso parlando apertamente di “un crollo fondamentale degli standard di governance”. Reid, una figura storica, e considerata il ‘braccio destro’ di Ben Sulayem con l’elezione di quest’ultimo nel 2021, ha detto di non poter più continuare a far parte di un sistema dove le decisioni vengono prese a porte chiuse, escludendo le persone e le strutture che la FIA esiste per rappresentare”. Le sue parole hanno subito fatto il giro del paddock, anche perché arrivano dopo le modifiche allo statuto della FIA dell’ultima Assemblea Generale di fine 2024 considerate da molti come un modo per accentrare il potere nelle mani del presidente Mohammed Ben Sulayem, senza sufficiente controllo da parte degli altri membri.

Natalie Robyn rompe il silenzio dopo un anno dalle sue dimissioni

A rafforzare le preoccupazioni di Reid è intervenuta Natalie Robyn, ex CEO della FIA, che ha parlato pubblicamente per la prima volta dopo le sue dimissioni nel maggio 2024. All’epoca, la FIA aveva dichiarato che se ne era andata “di comune accordo”, in quanto Robyn era alla ricerca di nuove opportunità, ma ora lei stessa chiarisce che la sua uscita è stata forzata a causa di forti disaccordi con Ben Sulayem, il presidente della federazione: “Durante il mio mandato ho cercato di migliorare la trasparenza e rafforzare la ‘governance’. Ma quando si escludono le parti interessate e si ignorano i processi professionali, si mette in pericolo l’intera struttura dell’organizzazione”, ha dichiarato alla BBC. La stessa Robyn ha poi aggiunto di avere grande rispetto per Reid, con cui ha lavorato da vicino, e di essere preoccupata per la direzione che la FIA sta prendendo.

FIA

L’operato di Ben Sulayem viene messe in dubbio anche dal punto di vista legale 

I problemi però non finiscono qui. Alcune decisioni del presidente Ben Sulayem, come quella di prendere in gestione diretta il Campionato del Mondo Rallycross senza passare dal Senato della FIA né dal World Motorsport Council (gli organi interni che devono approvare le decisioni), hanno sollevato dubbi anche di natura legale. Secondo Reid, infatti, questa mossa potrebbe violare le leggi europee sulla concorrenza e contraddice accordi presi in passato dalla FIA per evitare conflitti di interesse. “Quando ho accettato questo incarico, lo feci per servire i membri della FIA, non per servire il potere. Nel tempo, ho assistito a un progressivo indebolimento dei principi che avevamo promesso di rispettare.” ha dichiarato Reid. Inoltre, Paolo Basarri, responsabile della conformità interna che aveva indagato su presunte interferenze di Ben Sulayem in due gare della stagione 2023, è stato licenziato lo scorso novembre. Tutto ciò, alimenta la sensazione di un clima poco trasparente e molto teso all’interno della federazione.

Un altro caso è quello di Susie Wolff, direttrice della F1 Academy e moglie del team principal della Mercedes Toto Wolff, che a marzo del 2024 aveva intentato una causa legale contro la FIA per un’indagine di dicembre 2023 su un presunto conflitto di interesse, avviata e poi archiviata in soli due giorni.

George Russell e il presidente di Motorsport UK David Richards: “È ora di cambiare”

Anche George Russell, pilota Mercedes e rappresentante dei piloti tramite la Grand Prix Drivers’ Association, lo scorso 10 aprile ha commentato la situazione definendo la partenza di Reid “un vero peccato” e chiedendo più stabilità all’interno della FIA. Stessa linea di pensiero per David Richards, presidente di Motorsport UK, che in una lettera aperta ha parlato di “una deviazione della bussola morale” della FIA. A seguito di queste dichiarazioni, Richards e altri rappresentanti sono stati esclusi da alcune riunioni dopo aver rifiutato di firmare accordi di riservatezza, un’altra mossa vista da molti come un tentativo di silenziare i sospetti attorno al sistema FIA.

David Richards

Un nuovo nome per la vicepresidenza: Malcolm Wilson

Nel mezzo di questa bufera, il presidente Ben Sulayem ha cercato di mostrare stabilità nominando Malcolm Wilson come suo candidato preferito per il ruolo lasciato da Reid. Wilson non è un nome qualunque: ex pilota di rally, fondatore della M-Sport, e uomo chiave dietro i successi di Ford nel mondiale rally, è considerato una figura di grande esperienza.

Malcolm Wilson

“Malcolm ha avuto una carriera brillante e porterà un enorme valore alla FIA”, afferma Ben Sulayem. Wilson si è detto onorato della nomina: “Ho iniziato la mia carriera nel motorsport negli anni ’70 e sono pronto a supportare la FIA in questo momento cruciale. È un periodo entusiasmante per il nostro sport e voglio contribuire a portarlo a nuove generazioni e a un pubblico più ampio”. I membri della FIA voteranno la sua nomina a Giugno durante un’assemblea straordinaria a Macao. Tutto questo accade in un momento molto delicato: il mandato di Ben Sulayem scade a dicembre 2025, e anche se al momento non ha rivali ufficiali, si dice che qualcuno stia preparando una campagna per candidarsi contro di lui, riporta la BBC.

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