Il GP Monaco si è aperto con un terrificante incidente che ha coinvolto Sergio Perez e le due Haas nel tratto di salita che conduce al Casinò. Il pilota della Red Bull partiva nelle retrovie dopo il clamoroso diciottesimo tempo di ieri, divenuto sedicesimo sulla griglia di partenza proprio grazie alla squalifica per irregolarità all’alettone posteriore in cui sono incappate le due monoposto americano. Il messicano si è toccato con Kevin Magnussen che stava provando ad affiancarlo alla sua destra e la carambola che si è innescata ha coinvolto anche l’accorrente Nico Hulkenberg. Impressionanti le immagini dell’incidente e dei rottami della RB20 che ha impattato duramente contro il guardrail oltre ad essere colpita dalle altre due macchine coinvolte.
Perez arrabbiato con Magnussen: “Non avrebbe dovuto essere lì”
Il messicano si è presentato ai media ancora piuttosto scosso dall’episodio e ha incolpato Magnussen per quanto accaduto: “Sono ancora tremante perché è stato un impatto piuttosto forte. Se guardate le immagini della mia onboard, non si vede in nessun momento l’auto di Kevin affiancarmi, mentre la barriera si avvicina sempre di più. Al momento del contatto con il guardrail della mia macchina, semplicemente non c’era spazio per entrambe le monoposto, doveva rendersene conto“.

Secondo Perez, la colpa principale di Magnussen è quella di non aver alzato il piede in una situazione in cui l’impatto sarebbe stato inevitabile: “Mi sono trovato in quella situazione molte volte e, quando sei la macchina dietro, devi capire che è il momento di alzare il piede. Chiaramente non avrebbe dovuto essere lì, perché c’è solo un modo per uscirne: sbattere contro il muro o colpire la mia macchina. Come pretende che gli lasci spazio se non è nemmeno affiancato?“.
Magnussen, a rischio di sospensione dopo aver accumulato 10 punti di penalità sulla Superlicenza, è stato graziato dalla direzione gara che ha ritenuto l’episodio un incidente di gara. Una decisione che non trova d’accordo Perez: “Sono molto sorpreso di ciò, per l’entità dei danni e per quanto sia stato pericoloso. Non credo che abbia pensato alle conseguenze. A volte ti trovi in una situazione e devi prendere una decisione molto rapida per dire: ‘Va bene, c’è solo una via d’uscita, quindi mi tirerò indietro’, ma lui è andato per il contatto“. Il pilota della Red Bull non ha voluto commentare l’ipotesi che il mancato intervento degli steward sia stato motivato dalla sospensione in cui sarebbe incappato Magnussen.
Magnussen respinge le accuse: “Mi avrebbe dovuto lasciare spazio”
La ricostruzione di Perez non trova d’accordo Magnussen. Il danese è convinto che il rivale dovesse lasciarli lo spazio: “Dal mio punto di vista ero lì e mi sono ritrovato schiacciato contro il muro. Secondo me avevo buona parte dell’anteriore a fianco del posteriore di Perez. Quando è andato verso la barriera, sono stato semplicemente spinto contro di essa e sono entrato in contatto con lui. Confidavo che mi avrebbe lasciato uno spazio. Non è una curva in cui stai frenando. È una piccola curva sul rettilineo, quindi devi concedere la larghezza della macchina altrimenti non lasci alcuna scelta all’avversario“.

Il danese ha poi dedicato un pensiero alla Haas, ritrovatasi con due vetture seriamente danneggiate in un weekend già compromesso dalla distrazione costata la squalifica dalle prove del sabato: “È un peccato, costa molto alla squadra, ci sarà molto lavoro per i ragazzi e ovviamente quella di oggi è un’occasione mancata. È frustrante e un incidente come questo ha un grande costo per la squadra in termini di pezzi di ricambio e di creazione di nuove parti. Non è mai una buona cosa“.
Hulkenberg: “È stato un incidente di gara”
Terzo, sfortunato, protagonista della carambola è stato l’incolpevole Hulkenberg. Il tedesco, che aveva subito una staccata decisa di Magnussen in curva 1, ha provato a schivare le due monoposto, venendo colpito al posteriore quando era a un passo dall’uscire incolume dall’incidente: “Sono deluso e a dire il vero un po’ demoralizzato di essere uscito dopo 500 metri. Ovviamente non è l’ideale avere entrambe le vetture fuori, e sono stato messo fuori gioco da un incidente in cui non sono stato direttamente coinvolto“.
Il tedesco sulle colpe per l’episodio ha un punto di vista che sta a metà strada tra Perez e Magnussen: “Il circuito è piuttosto stretto fino alla curva 3. È stato un po’ un incidente di gara: forse Kevin è sembrato un po’ ottimista, ma anche Checo avrebbe potuto vederlo e lasciare spazio, quindi il risultato finale è stato ovviamente sfortunato“.



