Non è stato un inizio ottimale quello della Red Bull a Imola. Il team austriaco si è trovato a fronteggiare diverse difficoltà nelle due sessioni di prove libere del venerdì del GP Emilia Romagna e dovrà lavorare molto con i dati raccolti per apportare i correttivi necessari per affrontare al meglio le qualifiche e la gara. I problemi sono emersi sia nella simulazione di qualifica, come ben evidenzia l’oltre mezzo secondo accusato da Max Verstappen e Sergio Perez nei confronti di Charles Leclerc, sia nei long run. La RB20, giunta a questo appuntamento con alcune novità (ala anteriore, fondo, condotti dei freni posteriori) per rispondere agli aggiornamenti di Ferrari e McLaren, si trova improvvisamente a dover inseguire.
RB20 con problemi con di bilanciamento e gestione gomme, ma restano anche dei punti di forza
Il weekend di Miami, con la McLaren di Lando Norris imprendibile anche per Verstappen nel finale di gara, potrebbe ripetersi a Imola. La RB20 ha faticato nella gestione delle gomme, con un surriscaldamento che si è evidenziato in particolare nella seconda metà del giro, e il bilanciamento non ha soddisfatto i piloti, spesso in difficoltà anche nelle frenate, con qualche escursione nelle vie di fuga. L’analisi delle prestazioni indica in circa 4 decimi il tempo sul giro da dover recuperare per stare al passo con Ferrari e McLaren, un gap accumulato in particolare nei tratti più lenti. Non ci sono solo note negative comunque: Verstappen è stato molto veloce alla Gresini e nelle curve a media velocità come Tamburello e Villeneuve la RB20 è andata bene. I punti critici sono stati invece in particolare Acque Minerale e Rivazza. Come sempre, in fase di prove libere, c’è l’incognita sulle modalità di uso delle Power Unit ed il quantitativo di benzina imbarcato. A giustificazione parziale del ritardo accumulato, il team di Christian Horner ha sicuramente usato una mappatura conservativa del proprio motore, come solitamente è abitudine fare da parte di Red Bull.

Verstappen deluso: “Non potrebbe andare peggio di così”
Le difficoltà Red Bull del Venerdì sono state sottolineate anche da Max Verstappen, apparso tutt’altro che soddisfatto dalle sensazioni avute al volante della RB20: “È stata una giornata difficile, è stato difficile trovare il giusto bilanciamento e non mi sentivo a mio agio in macchina. Era molto facile perdere la macchina, quindi ci sono alcune cose a cui dobbiamo prestare attenzione. Anche il long run è stato pessimo e dobbiamo sicuramente migliorare alcune cose se vogliamo essere competitivi. Se penso che le cose andranno meglio sabato? Non potrebbe andare peggio di così…“. Il nervosismo del campione del mondo è sfociato in una dura reazione dell’olandese dopo che Lewis Hamilton lo aveva ostacolato all’ingresso di curva 6 nel corso delle FP2: Verstappen ha stretto verso la Mercedes come per dare una ruotata, mentre il britannico si è poi scusato con un cenno della mano. La vicenda non ha avuto ulteriori strascichi.
Anche Sergio Perez è stato protagonista di un’incomprensione in pista durante le FP2, danneggiando Charles Leclerc alla curva del Tamburello: i due piloti sono stati convocati dagli steward, ma il tutto si è risolto senza conseguenze per il messicano. Anche Perez ha confermato le difficoltà odierne, sottolineando anche il ruolo del vento: “Le condizioni erano a volte difficili con il vento. Abbiamo del lavoro da fare per essere sicuri di poter sfruttare al massimo la vettura, ma speriamo di essere in una posizione più forte domani. Le qualifiche saranno davvero importanti, credo che saremo nella lotta questo fine settimana“.



