Anteprima GP Arabia Saudita: carico efficiente è la chiave, Ferrari tenta l’assalto a Red Bull

Mar 6, 2024

Andrea Vergani

A una settimana dalla gara inaugurale in Bahrain, questo sabato si terrà il GP di Arabia Saudita. L’anno scorso Sergio Perez ha vinto grazie ad un guasto meccanico in Qualifica sulla vettura di Max Verstappen, e per la SF-23, Jeddah ha rappresentato il punto più basso della stagione: qui la mancanza di carico sulla vecchia Rossa ha messo in grande difficoltà Sainz e Leclerc, penalizzato anche in griglia di partenza, specialmente nel corso dei 50 giri di domenica e più volte Vasseur ha citato questo fine settimana come il primo punto di svolta della stagione. Le vetture più competitive sono state Red Bull e Aston Martin, che in comune avevano la capacità di generare molto carico aerodinamico: in questo senso Ferrari e McLaren trovano una pista più amica rispetto al Bahrain dove specialmente la Rossa vuole provare ad avvicinarsi e quantomeno mettere pressione al binomio Verstappen-Red Bull. Più indietro Aston Martin dovrà fare attenzione al gruppo formato da Haas, Racing Bulls, Stake e Williams per gli ultimi posti della zona punti.

GP Arabia Saudita: Ferrari, Mercedes e McLaren tentano l’attacco al dominio Red Bull a media-alta velocità

In totale contrapposizione con il Bahrain, le curve a bassa velocità presenti qui sono solamente due: la prima chicane, con un rapido cambio di direzione, e l’ultima curva, che separa due dei rettilinei più lunghi del circuito. L’efficienza del DRS sarà molto importante, e l’anno scorso Red Bull aveva fatto tesoro del proprio vantaggio in quest’area nel GP di Arabia Saudita: quest’anno Ferrari sembra aver accorciato il distacco, in linea con i progressi della scorsa stagione, mentre Mercedes, McLaren e Aston Martin hanno sofferto di più in Bahrain con l’ala aperta. Le aree in cui si potrà attivare l’ala mobile sono tre, e la domenica favoriranno sorpassi e controsorpassi e potrebbero aiutare vetture più lente a stare in gara seguendo piloti più veloci. Nella prima sezione di pista ci possiamo aspettare una buona competitività da parte di Red Bull e McLaren, vetture che hanno tanto carico, mentre – se si dovessero confermare i primi riscontri in Bahrain – Ferrari potrebbe faticare leggermente più per una mancanza di agilità, che di carico aerodinamico puro. Il secondo settore è quello che potrebbe premiare maggiormente la Rossa, e in generale vetture che eccellono nei curvoni a media velocità, mentre nel tratto finale il super DRS Red Bull tornerà sicuramente utile a Verstappen e Perez specialmente nel giro secco e qui la nuova ala Ferrari servirà a contenere il delta di velocità massima a DRS aperto. Infine Mercedes può migliorare il risultato del Bahrain qualora si dovessero risolvere i problemi di raffreddamento avuti settimana scorsa, su un tracciato che faciliterà la scelta di assetti con altezze da terra minori; i valori saranno più chiari dopo le prove libere del giovedì.

Ala posteriore da medio-basso carico che sarà provata sulla Ferrari SF-24 a Jeddah

Ferrari non ha avuto un fine settimana pulito in Bahrain, tra una Qualifica che è scivolata dalle mani di Charles Leclerc per un giro non perfetto in Q3 in condizioni peggiorate rispetto al Q2, e una gara massimizzata solamente con Carlos Sainz, partito dalla quarta posizione. I tre decimi di distacco tra Max Verstappen e Charles Leclerc, togliendo il tempo teorico perso a causa del problema ai freni sulla Rossa numero sedici, suggerito dall’analisi dati fa ben sperare: il Bahrain è storicamente una buona pista per la squadra di Maranello, ma le caratteristiche della nuova SF-24 non si adattano perfettamente ad essa e c’è la sensazione che Jeddah possa essere un circuito migliore per la squadra italiana. Le variabili, come in Bahrain, saranno molte, a partire dal punto di domanda nei tratti molto veloci, passando per le diverse mescole portate da Pirelli, ma Ferrari arriva al GP di Arabia Saudita per fare meglio del primo fine settimana stagionale.

Più indietro, il gruppo del ‘midfield’ è estremamente vicino, tra Haas, Racing Bulls, Stake e Williams, e le dinamiche cambieranno da un fine settimana con l’altro: le difficoltà con il pieno di carburante di Aston Martin, che a causa della mancanza di carico aerodinamico potrebbe faticare nel GP di Arabia Saudita più di quanto lo abbia fatto in Bahrain, avvicina gli ultimi posti della zona punti al gruppo citato sopra. Haas ha lavorato molto nell’inverno e durante le prime settimane della stagione per ottenere consistenza tra Qualifica e Gara, e solo lo sfortunato incidente di curva uno ha tolto a Hulkenberg la possibilità di lottare per i punti, ma più indietro Stake potrebbe avvicinarsi se dovesse risolvere i problemi sul giro secco, e Racing Bulls e Williams si sono mostrate piuttosto competitive a media/alta velocità rispetto alla concorrenza del centrocampo. Per ultima Alpine potrebbe pagare di meno il problema di peso eccessivo in una pista meno stop&go, ma il delta in termini di potenza e parte ibrida dovrebbe accentuarsi sul circuito della Corniche.

Aggiornamenti, GP Arabia Saudita: Racing Bulls aggiorna le pance, Pirelli cambia mescole rispetto al Bahrain

Tra le delusioni del primo fine settimana c’è sicuramente Racing Bulls, dodicesima e tredicesima al traguardo e protagonista di una debacle tra Tsunoda e il muretto box: la squadra di Faenza non ha massimizzato il pacchetto della VCARB01 in Bahrain, e per il GP di Arabia Saudita sono previsti i primi aggiornamenti stagionali alle pance, con lo scopo di migliorare l’impianto di raffreddamento cambiando leggermente la veste aerodinamica della monoposto italiana. Ferrari e Aston Martin saranno altre due squadre che apporteranno modifiche alle proprie monoposto, in particolare adattamenti al più veloce circuito di Jeddah: per Ferrari si tratta della più scarica ala posteriore, già provata a Maranello in occasione dei 200km del Filming Day a Febbraio, mentre sulla AMR24 ci saranno piccoli adattamenti in attesa dei primi grandi pacchetti stagionali.

Sulla falsariga di quanto avvenuto nelle tre precedenti edizioni di questa gara, Pirelli ha selezionato le tre mescole centrali della gamma: la C2 come Hard, la C3 come Medium e la C4 come Soft. L’asfalto molto liscio e poco abrasivo, in conflitto con le caratteristiche dell’asfalto in Bahrain, rendono il GP d’Arabia Saudita una gara a una sosta singola, passando dalla C3 alla C2, mescola poco utilizzata a Sakhir. Le pressioni sono simili a quelle della passata stagione che, in seguito alle prove libere, furono leggermente aumentate, arrivando ai valori di base utilizzati quest’anno. Trattandosi di un tracciato cittadino le vie di fuga sono piuttosto limitate e il rischio di incidenti abbastanza elevato, con conseguente alta possibilità di vedere in pista la Safety Car o che venga chiamata una bandiera rossa. Come spesso avviene sui tracciati cittadini, l’evoluzione della pista sarà rapida e il timing del giro di Qualifica sarà fondamentale per massimizzare il grip della pista ed evitare il traffico nel primo settore; come a Sakhir le sessioni di FP1 e FP3 saranno diurne, mentre le FP2, Qualifica e Gara si svolgeranno sotto le luci artificiali.

Gli orari del GP Arabia Saudita, in diretta su Sky Sport F1, in Italia:

  • Prove Libere 1 – Giovedì, 14.30
  • Prove Libere 2 – Giovedì, 18.00 
  • Prove Libere 3 – Venerdì, 14.30
  • Qualifiche – Venerdì, 18.00
  • Gara – Sabato, 18.00

Autore: Andrea Vergani

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