Leclerc sulla Ferrari 2026: “Abbiamo fatto dei progressi molto grossi”

Set 18, 2025

Luca Manacorda

Questo fine settimana Charles Leclerc ritrova una delle piste su cui si trova più a suo agio. Sul circuito di Baku, infatti, il monegasco ha più volte dato sfoggio delle sue qualità sui tracciati cittadini, ottenendo quattro pole position anche senza avere a disposizione la miglior monoposto dello schieramento. Emblematiche in questo senso le partenze al palo ottenute nel 2021 e nel 2023, quando la Ferrari era decisamente inferiore ai rivali. A differenza della gara di casa, il GP Monaco, Leclerc non è però ancora riuscito a conquistare anche la vittoria nel GP Azerbaijan: ci riproverà quest’anno, ben conscio delle difficoltà che incontrerà per battere la McLaren e anche una Red Bull che, come ha dimostrato la vittoria di Max Verstappen a Monza, ha trovato le soluzioni per rendere più competitiva la RB21.

Leclerc: “Mi viene naturale essere veloce qui”

Parlando del suo rapporto speciale con il tracciato di Baku, Leclerc ha spiegato: “Mi viene naturale essere veloce. Sento di essere abbastanza forte normalmente sulle piste cittadine e qui forse c’è qualcos’altro che mi rende particolarmente forte. È una bella sensazione tornare qui. Tuttavia, questo non cambia la mia mentalità per il weekend. La preparazione è sempre la stessa e cerco di non guardare troppo al passato. Ma è sicuramente una pista dove mi piace guidare e per questo non vedo l’ora che arrivi domani“.

Leclerc

Il pilota della Ferrari punta a conquistare la sua quinta pole a Baku ma, ancora una volta, sa che convertirla poi in vittoria non sarà semplice: “Sicuramente è una pista che mi piace, è una pista in cui siamo andati forte anche in anni dove era veramente difficile. Quindi la speranza ce l’ho. Dopodiché dalla pole alla vittoria ci sono di mezzo tanti giri. Non voglio parlare troppo presto, siamo solo al giovedì. Io speranze ne ho come sempre, come le avevo a Monza. Dopo vedremo cosa è possibile, dove siamo messi rispetto alle altre macchine“.

Il confronto con i rivali e con Verstappen

Guardando alla forza dei rivali, Leclerc ritiene che oltre alla solita McLaren anche Verstappen sarà di nuovo un rivale ostico: “Sicuramente non abbiamo la macchina migliore. Mi aspetto una Red Bull che da quando ha messo l’upgrade con Max è andata molto forte. Mi aspetto una McLaren ovviamente molto molto forte. Sono veramente più forti di noi questi due team: la Red Bull sembra aver portato qualcosa di molto, molto buono a Monza e Max ovviamente ha fatto un ottimo lavoro e questo significa che avevano un ottimo ritmo. Penso che queste siano le due squadre che per definizione sono più forti di noi al momento. Con la Mercedes non si sa mai, è un po’ altalenante“.

Parlando dei rivali, Leclerc ha poi commentato le parole di stima che recentemente Verstappen ha espresso nei suoi confronti: “C’è tantissimo rispetto. Siamo cresciuti insieme, abbiamo lottato per tantissimi anni insieme. Purtroppo in F1 non abbiamo ancora avuto l’opportunità di lottare come si deve, ma spero veramente che un giorno sarà il caso. È nostro dovere avere una macchina migliore“.

I progressi del progetto 2026

Prosegue nel frattempo la marcia di avvicinamento alla rivoluzione regolamentare che attende team e piloti nel 2026. Leclerc ha spiegato che la situazione è un’incognita per tutti, ma che la Ferrari sta già lavorando a pieno ritmo sul progetto: “Quello che ho detto in precedenza riguardo la vettura 2026 non era rivolto a noi, era rivolto alle regole. Se alla fine vinceremo, queste regole mi piaceranno un sacco, quindi è su quello che ci stiamo concentrando, sperando di iniziare la nuova era con il piede giusto. Al momento la verità è che non sappiamo niente, perché ci sono troppi punti interrogativi per tutti, ma stiamo facendo tantissimo lavoro e spero che pagherà“.

Non potendo fare ancora confronti con gli avversari, Leclerc si è limitato a valutare come procedono i lavori in casa Ferrari, dando un bilancio decisamente positivo: “Non abbiamo nessuna idea di dove sono gli altri, ma non ci importa per adesso perché bisogna concentrarsi su noi stessi. Abbiamo fatto dei progressi molto molto grossi. Dov’era il punto di partenza per gli altri? Non lo so. Ci sono troppi punti interrogativi, ci concentriamo su noi stessi. Sono contento di come lavoriamo e vedremo solamente l’anno prossimo dove saremo“.

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