Alexander Albon sta iniziando il quarto anno da pilota Williams, e la grande novità è che sarà affiancato dall’ex pilota Ferrari, Carlos Sainz, che sostituisce l’uscente Franco Colapinto. La concorrenza di Latifi, Sargeant e, infine, Colapinto non può essere paragonata al livello di prestazioni che ci si aspettano dallo spagnolo e Albon ha un’occasione per ribadire il suo valore in pista. James Vowles ha ripetuto a più battute che il 2025 sarà un anno di transizione importante per la scuderia di Grove in vista dell’imminente cambio regolamentare su cui Williams conta di avere una delle Power Unit più performanti della griglia e di riuscire a tornare nelle posizioni che contano come all’inizio dell’era ibrida.
Albon: “Sainz è un ‘pilota pensante’, non sento la pressione”
La novità più importante che vede protagonista la Williams in questo inizio di 2025 è senz’altro l’approdo di Carlos Sainz, che nella giornata della presentazione della FW47 ha vissuto il suo primo impegno ufficiale con il team. Alex Albon, che quantomeno in termini di esperienza nel team, prenderà la fascia di capitano ha commentato il know-how che porterà l’ex ferrarista all’interno della squadra. “Penso che si possa definire un po’ come un pilota pensante, in questo senso vorrei essere nel suo stesso box. Penso sia una buona base da cui lavorare,” ha dichiarato il pilota anglo-thailandese. “Penso che lavoreremo bene l’uno con l’altro,” ha quindi aggiunto. “Ovviamente non abbiamo guidato molto finora. Abbiamo fatto un piccolo test a Barcellona, ma anche tutto quello che stiamo facendo al simulatore, sta andando nella stessa direzione. Sta chiaramente portando molte informazioni sui diversi modi di lavorare rispetto a quelli della Ferrari. Ovviamente erano diversi dalla Williams, ma è molto interessante, non solo per la squadra ma anche per me stesso.”
Albon ha poi aggiunto che il fattore pressione non farà parte sua quarta stagione in Williams, in termini di confronto con il neo-compagno di squadra. “Ad essere onesto non sento la pressione, forse lo vedo in maniera differente rispetto ad altri, ma piuttosto la vedo come migliore è il mio compagno di squadra, meglio posso confrontarmi con qualcuno che ha una grande reputazione, che viene da un anno molto forte,” ha commentato. “L’anno scorso probabilmente ha fatto il suo miglior anno in F1, quindi penso sia una grande sfida da affrontare, ma anche una prospettiva positiva per me. Mi sento come, sai, credo in me stesso e sono felice di affrontare chiunque.”
Sulle prestazioni Williams: “siamo in una posizione migliore rispetto all’anno scorso”
Guardando al fronte prestazionale, Albon ha sottolineato come sia difficile tracciare previsioni alla luce della compattezza emersa nel finale della scorsa stagione, anche nelle posizioni più arretrate. “Penso che sarà davvero tirata, questo è ciò che posso davvero dire per il momento. Penso che l’ultima gara di Abu Dhabi sia stata un buon riflesso del livello del fondo della griglia. Ci sono alcuni team come Alpine e Sauber che hanno portato aggiornamenti e penso che quest’anno avremo la griglia più combattuta nella storia della F1, sarà emozionante.” All’interno del garage di Grove le aspettative sono quelle di compiere dei passi avanti, per preparare una base in vista dell’importante cambio regolamentare del 2026. “Sicuramente mi piacerebbe vedere un passo avanti rispetto all’anno scorso, ma in termini di qualifica è difficile da quantificare,” ha dichiarato Albon nella giornata della prima uscita della FW47. “Mi piacerebbe lottare nella metà superiore del midfield, ma vedremo quanto sarà ampia quella lotta quest’anno. Guardando a dove eravamo l’anno scorso in termini di tempo, distacco e sovrappeso, queste erano le aree fondamentali da fissare per quest’anno. Sembra che abbiamo già iniziato in una posizione migliore.”
Proprio nell’ottica del futuro legato alla nuova generazione di vetture che si aprirà fra 12 mesi, Albon si è detto ottimista guardando i miglioramenti infrastrutturali che sta attuando la Williams, senza però eliminare l’aspetto del realismo. “A seconda delle aree, non credo che molte di esse saranno ottimizzate entro il 2026. Andando oltre i termini totalmente realistici, non vuol dire che non penso che faremo dei buoni passi avanti l’anno prossimo. Sembra strano parlare del prossimo anno all’inizio di febbraio, ma non credo che entreremo nel 2026 senza aspettarci di essere nelle retrovie.”