Wache sta con Ferrari: “L’ala Mclaren era illegale. Il Costruttori sarebbe diverso”

Piergiuseppe Donadoni, Paolo D’Alessandro
03/12/2024

Il mondiale costruttori 2024 si deciderà all’ultima gara, ad Abu Dhabi, e sarà una lotta tra McLaren e Ferrari, con il team di Woking attualmente in vantaggio di 21 punti su quello di Maranello. Ogni tappa è stata a suo modo decisiva e, all’interno di questa lunga stagione, ogni dettaglio può aver fatto la differenza. In negativo per Ferrari c’è stato il momento di crisi tecnica tra Barcellona e Inghilterra, oltre al Gran Premio del Canada dove la squadra è andata in crisi ed ha accusato anche problemi che hanno portato ad un doppio zero. Di contro, da Miami in poi, la McLaren è stata mediamente la miglior vettura ma sulla MCL38 aleggiano molti dubbi e sospetti da parte dei rivali come, per esempio, l’ala posteriore che ha fatto tanto parlare nel post Baku GP e che la FIA ha bandito poche ore dopo.

Il trick del “mini-DRS” è valso 3 km/h a Baku, non permettendo a Leclerc di attaccare Piastri

La MCL38 è sempre stata una vettura che si esaltava nei circuiti da più alto carico, dove sono presenti curve veloci, e che gradisce l’assenza di forti staccate. Ha sempre sofferto viceversa i circuiti da più basso carico e basso grip, che possono mandare in crisi il suo anteriore. A riguardo, il problema principale era trovare un giusto equilibrio per mettere la MCL38 nella giusta finestra di utilizzo, senza andare a incrementare troppo la resistenza all’avanzamento per poter essere efficiente anche in rettilineo. Un qualcosa che, durante la stagione, i tecnici guidati da Rob Marshall erano riusciti a trovare con un ‘trick’ tecnico venuto poi a galla solamente nell’appuntamento di Baku, seppur poi si sia visto anche in altri appuntamenti precedenti, come quello di Baku e Monza.

Effetto del ‘mini-DRS’ sulla MCL38, visibile sulla specifica da basso carico utilizzata anche a Baku – Illustrazione Rosario Giuliana

Si è arrivati infatti ad osservare, grazie ai tantissimi giri compiuti da Leclerc alle spalle di Piastri in Azerbaijan, che nell’ala da medio basso carico della MCL38 si apriva un piccolo gap alle altissime velocità tra la parte mobile e il mainplane, creando una sorta di effetto ‘mini-DRS’ che, secondo quanto appreso, a Baku ha dato un vantaggio medio di ben 3 km/h in rettilineo rispetto ad un’ala della stessa specifica senza questo particolare fenomeno. La Red Bull – all’epoca ancora in lotta per il titolo Costruttori e con Verstappen in difficoltà nei confronti di Norris – non ha esitato a chiedere chiarimento alla FIA nelle ore successive al GP in terra azera, con l’organo di controllo della massima serie del motorsport a 4 ruote che non ha impiegato troppe ore per bandire quella soluzione. Nel fine settimana successivo, Zak Brown ha spiegato che la McLaren agiva all’interno delle regole ma si è offerta di provvedere a questi cambiamenti per evitare ogni discussione.

Wache: “L’ala Mclaren era oltre la zona grigia, non avrebbero vinto a Baku e la classifica del costruttori sarebbe diversa”

Quell’ala secondo i piani iniziali sarebbe dovuta tornare solamente a Las Vegas, dove la MCL38 si è presentata con la stessa specifica di ala ma senza l’effetto ‘mini-DRS’. Sul circuito americano la McLaren è andata certamente in difficoltà per la tipologia di circuito, per le temperature basse e il basso grip che hanno messo in crisi l’asso anteriore, ma secondo i team rivali, come anticipato da AutoRacer, anche per l’impossibilità di utilizzare proprio quell’ala di Baku che avrebbe garantito un livello di carico maggiore per permettere alla MCL38 di lavorare in una finestra di utilizzo migliore. Sulla tanto chiacchierata ala posteriore della Mclaren è intervenuto anche il direttore tecnico della Red Bull, Pierre Wache che, in una intervista esclusiva all’amico Aaron Deckers di RacingNews365, ha pronunciato parole molto forti ma non sorprendenti: Queste vetture sono difficili da sviluppare ulteriormente. Ci sono sempre delle zone grigie nei regolamenti, ma se guardi l’ala posteriore della McLaren, mi dispiace, ma era oltre una zona grigia. Senza quell’ala posteriore non avrebbero vinto a Baku, per esempio, e se mettessimo tutto insieme, il campionato costruttori ora apparirebbe molto diverso.”

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