Max Verstappen domina e vince ma la scena se la prende Fernando Alonso, protagonista di un duello mozzafiato con Sergio Perez, con lo Spagnolo che la spunta per 52 millesimi al fotofinish. La seconda posizione la conquista Lando Norris, autore di una gara solida e impeccabile, tra i protagonisti manca all’appello sicuramente Charles Leclerc costretto al ritiro nel giro di formazione a causa di un problema legato ai sistemi della Power Unit. Carlos Sainz non si accende mai e conclude una gara senza infamia e senza lode in sesta posizione alle spalle di Lance Stroll che completa una giornata memorabile per Aston Martin. Sotto osservazione la Mercedes, inspiegabilmente in difficoltà per tutto il gran premio, solo ottavo Lewis Hamilton mentre il compagno di squadra è costretto al ritiro.
La Sprint del sabato ha tracciato la strada e ha dato un idea su ciò che il GP del Brasile saprà offrirci, sorpassi e controsorpassi l’hanno fatto da protagonista ma anche il degrado delle gomme rosse ha contribuito ad accendere la Sprint Race.
Proprio il compound più morbido potrebbe essere un jolly per chi come Charles Leclerc ne ha risparmiato un set nuovo, rimane però il grosso punto di domanda sulla competitività della rossa rispetto a Lando Norris e Max Verstappen che nella giornata di ieri hanno fatto il vuoto. A giocare sulla carta a favore del Monegasco c’è la presenza delle due Aston Martin dietro di sè sulla griglia di partenza che potrebbero ricoprire un ruolo da alleate. Come prevedibile viene montata da tutti la gomma soft che ha dimostrato di saper performare al di là delle aspettative, solo Charles Leclerc e Lance Stroll partono con la soft nuova con la speranza di sfruttarla al meglio allo spegnimento dei semafori.
I colpi di scena ci sono sin dal giro di formazione
Tutti i piani di Charles Leclerc citati fino ad ora si infrangono nelle barriere ancora prima della partenza, nel giro di formazione in curva 7 con la sua SF-23 che accusa un problema relativo ai sistemi di controllo e sicurezza sul motore. Ennesimo episodio sfortunato che lo vede coinvolto, lui stesso per la prima volta nel team radio “se la prende” con la dea bendata che però con lui sembra vederci molto bene. La SF-23 viene parcheggiata in sicurezza e il gran premio prende il via senza uno dei principali protagonisti. L’assenza di Charles Leclerc permette a Max Verstappen di gestire con tranquillità la prima curva a differenza delle due Aston Martin che a causa di un pessimo spunto vengono sopravanzate da Norris ed Hamilton, rispettivamente in seconda e terza posizione.
Nelle retrovie Alexander Albon è un autore di un incidente che vede coinvolte le due Haas. Kevin Magnussen stringe in partenza il proprio compagno, Nico Hulkenberg, che va a toccare il pilota Williams, mettendolo fuori causa, il quale poi perso il controllo della vettura va ad impattare contro il danese, eliminando così dai giochi subito altre due vetture, oltra alla Ferrari. Coinvolti accidentalmente anche Oscar Piastri e Daniel Ricciardo, entrambi costretti a fermarsi ai box. Il caos creato dall’incidente determina una bandiera rossa che riaccende anche delle piccole speranze per Charles Leclerc di riprendere parte alla gara, speranze che vengono spente sul nascere.
Il gran premio riprende con una standing start e Max Verstappen a comandare il gruppo davanti a Norris e Hamilton. Norris al via non riesce a sfruttare la gomma nuova ma anzi viene attaccato da Hamilton che però non è in grado di portare a casa il sorpasso, complice un bloccaggio che gli costa la terza posizione ai danni di Fernando Alonso. La gara prosegue con Max Verstappen che dopo essere stato impensierito da Lando Norris per un paio di giri riesce ad allungare ad un vantaggio comunque contenuto, anche i gap tra gli altri piloti sono estremamente ridotti.
Così come nella giornata di ieri le due Mercedes sono le prime ad andare in difficoltà con le soft e dopo essere state sopravanzate da Sergio Perez sono costrette a fermarsi al pit montando gomma gialla. Difficile la gara di Sainz che dopo essere stato superato da Lance Stroll all’esterno in curva uno non riesce a controbattere ed è costretto a un primo stint in sofferenza dietro all’Aston Martin.
Il leader della gara Max Verstappen si ferma al giro 27 seguito a ruota da Lando Norris per montare una gomma gialla che fino a questo momento non sembra essersi ancora accesa, almeno per quanto riguarda la Mercedes entrambe superate da Lance Stroll. La Ferrari di Sainz dopo aver montato il compound più duro sembra essersi svegliarsi improvvisamente e al giro 37 lo Spagnolo attacca con successo George Russel, lo stesso destino tocca poco dopo anche al compagno di squadra. Al quarantesimo giro arriva il secondo ritiro in casa Alfa Romeo a completare un weekend estremamente insufficiente.
Al giro 47 si riapre nuovamente il valzer dei pit stop, come in precedenza i primi a farlo sono le due Mercedes in estrema difficoltà per tutta la durata del gran premio, si ferma anche Alonso protagonista fino a questo momento di una gara maestosa per rispondere all’undercut tentato da Perez. La debacle Mercedes è completa con il ritiro di George Russel a 12 giri dal termine nello stesso gran premio in cui l’Inglese un anno fa firmò il suo primo successo in carriera.
A colorire una gara fino a quel momento priva di grosse emozioni ci pensano Sergio Perez e Fernando Alonso: Il Messicano studia l’avversario per diversi giri senza mai riuscirlo a impensierire fino a quando al penultimo giro riesce a uscire incollato dall’ultima curva infilandolo successivamente senza possibilità di replica, lo Spagnolo però, sempre l’ultimo a mollare, riesce a rimanere agganciato a Sergio Perez per tutta la durata del giro e sfruttando il drs riesce ad assestare il colpo del K.O. e a conquistare un podio che sembrava ormai essere svanito.
Di fronte a una battaglia così intensa passa quasi in secondo piano l’ennesima vittoria di Max Verstappen che ormai non fa più notizia, degna di nota anche la gara di Lando Norris, l’unico capace di tenere il ritmo di Max Verstappen per tutta la gara firmando anche il giro veloce. A completare una giornata memorabile per Aston Martin ci pensa Lance Stroll che con un gran sorpasso su Carlos Sainz nelle fasi iniziali si assicura la quinta posizione, autore di una gara considerevolmente solida. Lo spagnolo della Ferrari conclude la sua gara in sesta posizione portando a termine un weekend privo di spunti interessanti. Deludente il weekend della Mercedes inspiegabilmente in difficoltà e sopravanzata anche da un ottimo Gasly che si piazza in settima posizione proprio davanti a Lewis Hamilton. Tsunoda nonostante un piccolo errore a inizio gran premio si assicura la nona posizione precedendo Ocon
Autore: Luca Vanzini