Dopo un weekend in Brasile dall’esito positivo, il team VCARB si prepara ad affrontare un’altra tappa il cui obiettivo è quello di riconfermarsi, anche nell’ottica della battaglia fra i costruttori di centro gruppo. Sul fronte tecnico, il GP di Las Vegas non si prospetta un appuntamento semplice, come ha raccontato Yuki Tsunoda, che alla vigilia si è soffermato sul lavoro di correlazione che andrà compiuto fra basse temperature e pneumatici. C’è una forte dose di entusiasmo da parte del Liam Lawson, dopo l’ottimo debutto da pilota titolare. Il Neozelandese ha chiuso a punti in due delle tre gare a cui ha finora partecipato.
Tsunoda: “La sfida principale sarà mantenere freni e gomme nella giusta finestra”
Con la tappa in quel di Las Vegas si aprirà l’ultimo triple header del 2024, che ci condurrà verso l’ultima bandiera a scacchi della stagione. Dopo due weekend di pausa, la F1 tornerà in pista su un circuito tutt’altro che usuale, come ha raccontato Yuki Tsunoda. “È una pista insolita, molto lunga per un circuito cittadino, con curve principalmente lente,” ha affermato il pilota della VCARB alla vigilia del fine settimana. “Quindi l’assetto della vettura è un compromesso tra avere abbastanza deportanza per aiutare nelle frenate brusche alla fine dei tre lunghi rettilinei e avere una buona trazione in uscita dalle curve, senza avere così tanta resistenza che influisce sulla velocità massima sui rettilinei molto veloci.” Uno scenario non semplice, a cui andranno sommate anche le basse temperature, che Pirelli ha stimato nell’ordine dei 10 gradi. “Di notte fa molto freddo,” ha sottolineato il giapponese. “Quindi una delle sfide principali è mantenere i freni e gli pneumatici nella giusta finestra operativa su un lungo stint in gara e anche su un giro lanciato in qualifica. L’anno scorso, c’erano molte attività fuori pista che coinvolgevano i piloti, quindi sono curioso di vedere cosa hanno in programma per noi gli organizzatori questa volta!”
Lawson: “frenate insidiose, il lungo rettilineo offre possibilità di sorpasso”
Un weekend che si prospetta all’insegna dello show, soprattutto in pista, come era accaduto nel 2023. Dodici mesi fa, Liam Lawson guardava il GP all’interno del proprio garage, mentre oggi si prepara ad affrontare per la prima volta le strade della metropoli del Nevada, dopo un debutto di assoluto rilievo. “Non vedo l’ora di correre a Las Vegas, è un posto iconico, con una pista davvero unica,” ha affermato il neozelandese. “Sembra piuttosto insidiosa con molte zone di frenata combinata in alcuni punti. È una pista veloce; ovviamente guidiamo lungo la pista con un rettilineo molto lungo, che consente alcuni sorpassi.” Come il compagno Tsunoda, anche Lawson ha ribadito quanto l’interpretazione delle basse temperature rappresenterà lo snodo principale del weekend. “Sembra che ci saranno condizioni piuttosto fredde, simili all’anno scorso, quindi sarà sicuramente una sfida, ma sono super entusiasta di correre sotto i riflettori. Ero lì l’anno scorso a guardare e desideravo di guidare; quindi, è una sensazione emozionante iniziare la settimana sapendo che questa volta sarò in macchina.” Fra gli aspetti che dovranno considerare team e piloti, anche quello dell’evoluzione della pista in termini di grip, come sottolineato dal DT della VCARB, Jody Egginton. “Il circuito è temporaneo, quindi i livelli di aderenza sono generalmente bassi e, sebbene ci sia una certa evoluzione durante l’evento, l’aderenza rimane un fattore di rilievo, formando parte delle sfide che i piloti devono affrontare in questo appuntamento.”