Vasseur: “Leclerc andrà in penalità a Jeddah. Mekies resterà con noi, è un pilastro della squadra.”

Paolo D’Alessandro
15/03/2023

La settimana della Ferrari e di Charles Leclerc inizia subito in salita. Il timore che dopo i problemi del Bahrain, la Ferrari SF-23 numero 16 fosse costretta a scontare da subito una penalità si è tramutato ora in realtà. Leclerc andrà in penalità a Jeddah. Ad annunciarlo, il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, che ha preso parte ad una conferenza pre-Gran Premio per introdurre il secondo appuntamento stagionale, con lo scopo di fare anche il punto delle situazione sulla prima gara e i dieci giorni di lavoro effettuati a Maranello.

Un appuntamento che diventerà fisso per essere più aperti e trasparenti verso l’ambiente esterno, su quello che è il mondo Ferrari e su ciò che succede al suo interno; un modo sicuramente anche per cercare di tenere calme le acque attorno alla squadra, interagendo in modo più diretto con mezzi stampa, e di conseguenza, anche tifosi.

Centralina KO: Charles Leclerc costretto a prendere 10 posizioni di penalità

“Come sapete la domenica del Bahrain abbiamo avuto due diversi tipi di problemi. Uno alla mattina, al momento dell’accensione della macchina, e il secondo durante la gara, che purtroppo ci è costato il ritiro do Charles” ha spiegato Frederic Vasseur durante la conferenza stampa, a cui ha partecipato anche Formu1a Uno. “Purtroppo entrambe le volte è stata coinvolta la centralina e questo ci costringerà a prendere penalità a Jeddah.ha rivelato il TP, tramutando in realtà quelli che erano proprio i timori post Gran Premio. Tuttavia, secondo il manager francese, Ferrari non sarà costretta ad abbassare la potenza del proprio motore che, secondo Red Bull, è il più potente del lotto.

Leclerc andrà in penalità

Il monegasco verrà quindi penalizzato di 10 posizioni in griglia dopo la fine delle qualifiche del prossimo sabato. Un brutto colpo per un inizio di mondiale sicuramente non all’altezza, che però non sta scoraggiando la squadra e nemmeno lo stesso pilota monagasco. Charles demotivato? Non pensateci nemmeno. Sicuramente non era felice dopo il ritiro e la notizia, ma era con noi ai test Pirelli il giorno dopo e in fabbrica quando abbiamo parlato con tutti i dipendenti Ferrari. Sta spingendo per ottenere il massimo dalla squadra con un mood costruttivo. E’ normale non essere contenti, sarei preoccupato del contrario, ma non è demotivato.” ha spiegato l’ex Sauber, concedendosi anche qualche risata per sdrammatizzare a qualche domanda sul mood di Leclerc e ad un possibile incontro a Monaco per tirarlo su di morale. Riprendendo quello che fece Mattia Binotto lo scorso anno. “Spero sempre di capire come può sentirsi un pilota dopo 40 giri in Bahrain, in quelle condizioni, finendo per ritirarsi. Era esausto” ha concluso il manager francese.

Le voci intorno a Ferrari non lo disturbano, ma non vuole che la pressione danneggi il team.

Questo incontro è stato utile anche per fare un po’ il punto sulle tante voci che sono uscite in questi giorni sul clima interno a Maranello, di cui noi stessi abbiamo parlato. “Stampa ingiusta? Non spetta a me dirlo. Loro fanno il loro lavoro come meglio credono. Io rimango concentrato sul team e spingere tutti per migliorare questa situazione. A volte la situazione può essere difficile o ingiusta, ma bisogna rimanere concentrati.ha detto il team principal francese.

A questo proposito, gli è stato chiesto della pressione che porta essere in Ferrari, se è differente da come se ne parla fuori e dagli altri team. “In Italia c’è tanta passione, un intero paese che spinge Ferrari e questo porta pressione. Per me non è un problema, voglio solo che non lo diventi per un team, che li distragga, perché non sarebbe costruttivo”. ha affermato Vasseur, ricordando poi situazioni anche del suo passato. “La pressione poi è relativa. Quando Sauber lottava con Manor, la pressione per Manor era molto più grande di quella per Ferrari ora, perché loro lottavano anche per la loro esistenza in Formula 1”.

Leclerc andrà in penalità

A proposito invece delle posizioni di David Sanchez, Laurent Mekies ed altre figure chiavi, il nuovo capo della Ges è stato molto chiaro, dopo aver ‘glissato’ il team dell’ex – e futuro – McLaren, non volendo entrare nei dettagli del suo contratto con Maranello. “Essere insoddisfatti ora è normale senza i risultati sperati. Lasciare Ferrari è un’altra cosa. Ci saranno persone che se ne andranno e altre che arriveranno, come in tutte le Scuderie di Formula 1, non è una cosa strana. Però non mi aspetto che altre figure chiave lascino. Laurent lo conosco da circa 25 anni, da quando andavamo a scuola insieme. Mi fido di lui, abbiamo una buona relazione e lo vedo come un pilastro per il futuro della Ferrari“, confermando le voci che vi avevamo riportato, ossia con l’importante volontà del manager francese di trattanere l’ex Fia. A proposito dell’addio di David Sanchez però, gli è stato chiesto di un possibile sostituito, ossia Simone Resta, attualmente in Haas. “Lui è il direttore tecnico di un nostro team cliente, sta lavorando bene con Gunther e non è previsto quindi il suo rientro“.

Il discorso invece riguardo il suo rapporto con Benedetto Vigna è rimasto invece più sul ‘generale’ con il francese che ha raccontato di avere con lui un rapporto diretto. “Discutiamo di ogni questione insieme, analizzando le varie situazioni. Non posso lamentarmi di questo rapporto nonostante le voci che si sentono in giro e i gossip che ci sono.” ha chiosato.

Arabia Saudita GP: arriveranno i primi piccoli aggiornamenti sulla SF-23

“Quella del Bahrain è una pista particolare, non per forza indicativa per il mondiale. A Jeddah le cose cambieranno.ha detto Vasseur, senza fare riferimento alla posizione Ferrari rispetto a Red Bull o altri team. La sua analisi è generica, ribadendo che il mondiale non si chiude dopo una o due gare, ma che ci sarà tempo per reagire. Dopo la delusione di Shakir, la prima occasione è proprio in Arabia Saudita. “A Jeddah spero possiamo fare un passo avanti. Avremo piccoli aggiornamenti e speriamo di averne altri a Melbourne, per poter progredire”.

Il francese però avverte, gli aggiornamenti non possono essere la soluzione: “E’ il DNA di questo sport. Se io porto aggiornamenti, ma anche gli altri lo fanno, la mia situazione può anche peggiorare. Bisogna quindi essere concentrati e lavorare al meglio, con sviluppi durante tutta la stagione, che funzionino e che aiutino ad estrarre il massimo potenziale della macchina“. L’obiettivo rimane lo stesso quindi: estrarre il massimo della Ferrari SF-23, approfittare degli aggiornamenti in arrivo provandosi ad avvicinare alla Red Bull, scoprendo anche come le vetture andranno su una pista completamente diversa da quella del Bahrain. Il layout e le caratteristiche di Jeddah potranno favorire un compromesso migliore di assetto sulla SF-23 ma basterà per chiudere l’importante gap visto in Bahrain dalle RB19?

Autori: Paolo D’Alessandro

Co Autori: Piergiuseppe Donadoni e Giuliano Duchessa

 

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